13. Incensi
Le parole incenso e profumo racchiudono in sé un antico significato che riporta indietro di tantissimi secoli. Incenso significa letteralmente "acceso" e indica un qualsiasi oggetto che continua a bruciare una volta acceso, profumo, invece, ha origine dalle parole "attraverso e "fumo", indicando chiaramente l'azione di fumigare un ambiente con sostanze odorose.
La scoperta dell'incenso sarebbe avvenuta in Medio Oriente, dov'è largamente presente la Boswellia, un piccolo albero che cresce in zone calde e asciutte, che produce una resina giallastra considerata una delle prime sostanze ad essere usata per le fumigazioni. Da quel momento in poi non ci volle molto perché questa pratica si diffondesse, sperimentando varietà e combinazioni di resine, fiori, erbe e piante diverse.
In quasi tutte le popolazioni conosciute si può trovare l'uso dell'incenso, vi sono testimonianze nelle iscrizioni egizie così come nella bibbia. Qualcuno ne ha fatto una vera e propria arte, come ad esempio in Giappone, dove la fumigazione possiede ancora un codice di comportamento e una filosofia specifica.
L’incenso è uno degli elementi più comuni nei Rituali Magici poiché gli aromi rilasciati durante la fumigazione contribuiscono a creare un legame tra il mondo materiale e quello spirituale. Secondo Aleister Crowley il fumo dell’incenso rappresenta “il piano astrale tra il materiale e lo spirituale”. Ogni incenso possiede determinate proprietà magiche e la scelta del giusto aroma è fondamentale. Esistono incensi per attirare l’amore, altri per attirare il denaro e altri ancora per purificare oggetti, luoghi o persone. Gli usi magici degli incensi sono numerosi, così come sono numerose le tipologie di incenso che si trovano in commercio.
Gli incensi si possono trovare in bastoncini, in coni e in grani. I primi due sono quelli più comuni (e probabilmente quelli più venduti) e sono facilissimi da “integrare” in un rituale. Quelli in grani invece devono essere bruciati mediante carboncino oppure in un apposito bruciaresine. Con il carboncino si otterrà una fumigazione più intensa, mentre con il bruciaresine una fumigazione più delicata. Per molti operatori esoterici gli incensi in grani sono migliori dei bastoncini e dei coni, in realtà la qualità dell’incenso dipende solo ed esclusivamente dalla loro composizione chimica. I comuni bastoncini di incenso sono, da un punto di vista magico, uguali a quelli in grani, purché la miscela sia naturale al 100% e non contenga additivi chimici. Naturalmente sapere cosa “brucia in pentola” può fare la differenza, per questo motivo gli incensi in grani sono più sicuri rispetto ai bastoncini e ai coni.
Gli incensi in grani sono resine aromatiche. Tra queste citiamo le sei più utilizzate in Magia e Stregoneria:
Incenso: una resina estratta delle piante Boswellia. Si tratta dell’incenso propriamente detto e si usa come base per qualsiasi fumigazione, poiché esalta le proprietà magiche dell’incenso con cui è combinato.
Benzoino: una resina balsamica estratta dalla corteccia dell’arbusto Styrax benzoin. Il benzoino è usatissimo negli incantesimi per attirare denaro o per propiziare il successo negli affari, specialmente di attività commerciali.
Mirra: resina estratta dall’albero Commiphora myrrha. La mirra è usatissima negli incantesimi di purificazione e protezione.
Dammar: resina ottenuta dagli alberi dalla famiglia delle Dipterocarpaceae. Il dammar è un incenso ideale negli incantesimi d’amore.
Canfora: una resina estratta principalmente dal legno della Cinnamomum camphora. La canfora è una resina che ha un effetto purificante e “calmante” sull’ambiente in cui viene bruciata. Dunque, è ideale nei rituali di riconciliazione, ad esempio negli incantesimi per far tornare un ex.
Copale: una resina prodotta da diverse piante arboree delle Cesalpinioidee delle regioni tropicali. Il copale è una resina che veniva offerta agli Dèi dagli Aztechi, e oggi è offerta alla Santissima Muerte dai Brujos messicani. Anch’essa, come la mirra, è ideale negli incantesimi di purificazione e protezione.
Oltre alle resine aromatiche si possono bruciare come incenso anche legni, erbe e spezie. Anche in questo caso citiamo le sei più utilizzate nelle pratiche occulte:
Palo santo: un albero tropicale che cresce spontaneamente in alcune zone dell’America Centro-Meridionale. Veniva bruciato dagli Inca per accendere i “fuochi sacri” durante i loro riti religiosi. In Magia è usato soprattutto per purificare gli ambienti e per tenere lontana la negatività.
Sandalo: una piccola pianta tropicale della famiglia delle Santalaceae. Lo abbiamo già citato nel nostro Erbario Magico. Nell’Hoodoo si usa per purificarsi e proteggersi prima di lanciare un incantesimo, ma è molto utile anche nei rituali d’amore.
Patchouli: una pianta della famiglia delle Lamiacee, nativa delle regioni tropicali dell’Asia. L’aroma di questa pianta tropicale, usatissima nella preparazione di profumi, è considerato afrodisiaco e, proprio come il sandalo, è utile negli incantesimi d’amore.
Muschio quercino: lichene che ricopre i rami delle quercie. L’intenso profumo del muschio quercino propizia l’amore ma è anche utile in alcuni rituali magici per avere successo in una determinata impresa, poiché l’aroma di questo lichene infonde coraggio.
Cannella: spezia ottenuta dalla corteccia di un albero sempreverde delle famiglia delle Lauracee. È utile nei rituali d’amore e in quelli di purificazione e protezione.
Chiodi di Garofano: spezia di origine asiatica che si ricava dai boccioli essiccati della pianta di Eugenia caryophyllata. Come già spiegato nel nostro Erbario i chiodi di garofano sono utilissimi sia nei rituali d’amore che in quelli per attirare denaro e/o prosperità in generale.
L’aroma dell’incenso è il veicolo astrale della nostra aspirazione, cioè dell’intento del nostro rituale magico, che prende forma attraverso il fumo e poi “svanisce” entrando nella dimensione dell’invisibile. Pertanto scegliere l’incenso magico più adatto allo scopo del nostro incantesimo è fondamentale tanto quanto scegliere la fase lunare giusta. Inoltre, come ci insegna l’aromaterapia, le molecole aromatiche sprigionate dall’incenso stimolano il nostro cervello determinando quella piccola, ma fondamentale, alterazione della coscienza che si deve ottenere durante un cerimoniale. Alterazione che ci aiuta a “cogliere” le più impalpabili sfumature della dimensione spirituale nella quale tentiamo di accedere.
Il capitolo è molto corto ma non c'è altro da dire se non cose dette e ridette. Vi lascio due libri consigliati, purtroppo non ho trovato PDF gratuiti o applicazioni fatte bene per questo argomento. Alla fine erbe, oli, incensi e candele vanno scelti tutti in base a quello che si sta facendo quindi sarebbe inutile farvi un papiro su tutti gli incensi esistenti quando potete andare su wiki e cercarvi tutte le info che volete. Io posso darvi un incipit ma poi solo voi potete sapere cosa vi serve, io sono comunque sempre a disposizione. Ogni domanda riceverà una risposta ✨
Non molti vanno pazzi per Scott Cunningham ma io penso sia ok e scrive bene. Poi è ovvio che non tutto va preso alla lettera, dovete interpretare qualsiasi cosa in questo mondo, niente è sicuro e niente non può essere rivisitato purché funzioni per noi stessi.
Questo è un bonus dato che non parla proprio di incensi però è utile se vi va di comprarlo.
Non obbligo nessuno a comprare niente, solo perché non avete il libro non vi rende meno streghe o meno interessate. Son tutte cose che, se fatte le giuste ricerche, si trovano anche su internet.
Ah e grazie per tutte le visualizzazioni e le stelline e i commenti 🥺🥺
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