Capitolo 15
ATTENZIONE!
Il capitolo contiene linguaggio scurrile, riferimenti a sesso,
pratiche ed oggetti non adatti ad un pubblico sensibile.
Vi rinviamo alle ultime righe del racconto
dove potrete leggere un breve riassunto "clean version"!
Ringrazio infinitamente nikmory per il preziosissimo e continuo aiuto
nello scrivere queste minchiate!
E ricordatevi di passare al capitolo "Facce Trash"
per darci il vostro contributo e dare un aspetto ai nostri beniamini!
Vanessa Amber POV
<Sei andata a letto con lui, vero?> mi chiede, gelido, indicando con gli occhi la casa di Kyle Justin.
Ho un moto di rabbia nei suoi confronti, ripenso alla sfida che mi ha lanciato mentre baciava la tipa sul retro del bar. Ripenso a tutte le sfide che mi ha lanciato in questo ultimo periodo, ed al fatto che adesso sia qui.
<Si>
<E avete solo dormito, vero?>
<Credici>
<Tu lo stai facendo apposta per farmi ingelosire>
<Non penso proprio, potrei descrivertelo centimetro per centimetro>
<Non mi interessano venti descrizioni>
<Oh> mi scappa, sono turbata da questa affermazione ma proseguo, <intendevo centimetro quadrato del suo corpo, e comunque è stata una serata fantastica>
Inizio a descrivergli il rapporto sessuale con Kyle Justin, cercando di entrare nei minimi particolari e lo faccio così tanto bene che vinco due scambi di letture su Wattpad e lui, alla fine, è tremendamente turbato ma i suoi occhi mi guardano in una maniera stranissima, poi si alza, e prende la porta.
<Hai giocato col fuoco, Vanessa Amber>
<Specchio riflesso, cadi nel cesso> replico, ma non so quanto possa aver contato. Mi butto sul letto e lo sento sgommare via con la sua moto, questa volta non lo seguirò.
Mi sveglio con una strana sensazione, la stanza è in una greve penombra, sento uno strano freddo che mi percorre la pelle, non avverto lenzuoli o coperte. E questo non sembra nemmeno il mio letto.
Provo a muovermi ma la strana sensazione diventa sgradevole, sono strettamente legata, sia mani che piedi, ed ho uno strano oggetto in bocca a forma di... pallina?
Non capisco che cosa sia, in fondo sono una ragazza semplice, ma non riesco a parlare, nemmeno a chiamare aiuto. Ad un certo punto sento un respiro metallico e nella penombra vedo una figura.
<Ciao Vanessa Amber, finalmente ci conosciamo>
Mi inquieta con quella voce metallica e quella maschera da... Darth Vader?
<Piccola Vanessa Amber, non ti inquietare, se eseguirai ogni mio ordine non ti succederà nulla. La prima regola del tuo padrone è che puoi rispondere solo 'si' alle mie richieste, per cui è inutile che io ti tolga questa bella pallina. Sono stato chiaro?>
Dalla mia bocca esce un suono neutro e lui ripete la domanda avvicinando un braccio, nella mano tiene un frustino.
<Sono stato chiaro?>
Annuisco, ma prego perchè ho incontrato un pazzo.
<Ti seguo da molto, Vanessa Amber. So tutto di te. Ma ciò che mi piace di te è che non ti fai facilmente imbrigliare. Vero?>
Diniego con la testa, lui fa schioccare il frustino.
<Vero?>
Annuisco.
<Però, guardacaso, ti ho imbrigliata. Sono stato bravo, me lo dico da solo. Bravo. Grazie. Tu pensi che io sia uno di quei maniaci che vogliono possedere un corpo che altrimenti non potrebbero possedere, vero?>
Annuisco.
<No!>
Diniego.
Lui fa schioccare il frustino, io annuisco.
<No nel senso che so che lo pensi, ma non lo è! Scusami, devo ancora fare pratica da padrone severo. Comunque dicevo che io voglio solo portarti in luoghi che tu non conosci, e questi luoghi sono dentro di te.>
Lui mi guarda, poi fa un cenno col frustino, io non so che fare, annuisco.
<Si, brava, vedo che mi segui.>
Estrae dalla tasca un telecomando, si pone davanti a me.
<Tra poco sentirai qualcosa di inaspettato>
Preme il tasto ON e sento qualcosa vibrare dentro di me, il calore sale.
<Notevole, vero? Sono palline vibranti. Aspetta che aumenti l'intensità.>
Gira il trim ma dopo un attimo si spegne tutto. Rimango scocciata, non mi piace questa tortura. Con foga aggredisco la pallina con labbra e lingua e riesco a sputarla.
<Ehi, non mi piace questo tipo di tortura, lascia acceso l'aggeggio!>
<No, è che, ehm... si devono essere scaricate le batterie, però posso stringere le pinze per capezzoli un po' di più, se vuoi>
<Ma che cazzo dici?! Riaccendi subito quell'affare! Ma che padrone oscuro sei santoddio?!>
<Ehi modera i termini, ci sto lavorando sul personaggio!>
<Ma non dire cazzate! Accendi!>
<Se non la smetti accendo quello anale!>
<COME HAI OSATO METTERMI UNA COS... ooooooooohhhh>
Qualsiasi cosa ha messo, adesso sta funzionando, mi calmo, lui si ricompone, fa di nuovo schioccare la frusta.
<Ricordati che sei in mio potere, io e solo io posso darti piacere, e te lo dimostro> e così dicendo spegne.
<Se non riaccendi all'istante giuro che mi libero e ti ammazzo di botte, poi urlo così tanto che mi sente tutta la polizia di Los Angeles, arrivano e ti ammazzano pure loro e poi ti riammazzo io!>
Agitato, riaccende il telecomando ma la rotella del trim si sfila e la vibrazione rimane ferma ad una velocità talmente bassa che è quasi impercettibile.
<Ti dai una mossa idiota?! Dove le hai prese queste cianfrusaglie su Aliexpress?! Accendi!!>
<Ma è acceso!>
<Ma quasi non si sente! Ma che pagliaccio che sei, che padrone da quattro soldi, ma santo cielo. POLIZIAAAAAA! POLIZIAAAAAA!> mi metto ad urlare e lui che si avvicina e inizia a dire <shhh shhh!> ma si avvicina troppo e gli tiro una testata sulla maschera, cadendo manda in frantumi il telecomando e la leggerissima vibrazione si ferma del tutto. Sono allibita dalla sua prestazione squallidissima da padrone, con la bocca libera addento le fascette che mi cingono i polsi e con calma mi libero.
Sono passata alle caviglie quando lui si risveglia dallo svenimento.
<Oh, no! No no no! Non puoi liberarti! Sei la mia schiava del sesso!>
<Ma che cazzo dici, non potresti fare il padrone nemmeno a un pesce rosso! Adesso vattene che ho di meglio da fare, ho passato una notte troppo movimentata e devo tornare a casa per vedere in che guai si è cacciato il mio vero amore, Aaron Ryan.>
Lui si blocca, il suo respiro si fa più grosso e infine si leva la maschera.
<Piccola, sono io!> mi dice Aaron Ryan, io sgrano gli occhi, allibita.
<Tu?>
<Si, non potevo sopportare che andassi via da me, ma come bad boy non potevo dirtelo, e nemmeno come fratello>
<E quindi mi hai rapito e mi hai fatto una dimostrazione di sex toys cinesi di bassa qualità>
<A quest'ora non ho trovato nulla di meglio! E nella stanza di mia sorella Susan Chanel non si poteva entrare.>
Si avvicina a me.
<Volevo darti un piacere indimenticabile, un po' particolare, ma non ci sono riuscito>
<Beh> dico io con noncuranza, <puoi sempre rimediare ora>
Aaron Ryan POV
Quando mi dice così, non me lo faccio dire due volte e le salto addosso, lei gioca a Star Wars muggendo come Chewbacca e chiedendomi quando estrarrò la mia spada laser.
Non me lo faccio dire due volte e nella stanza in penombra la prendo massaggiandole i seni ed avvolgendole il mio mantello di Darth Vader.
<Non puoi nasconderti all'infinito, Vanessa Amber, consegnati al lato oscuro della Forza> le sussurro con voce grave all'orecchio e la mia spada laser si insinua nelle sue fresche carni mentre lei si lascia andare.
<Sei molto meglio delle palline vibranti> mi dice, e mi dondola davanti agli occhi il giocattolo che si è estratta da sola.
<E tu sei già molto più oscura di quello che pensavo>
<E tu sei talmente oscuro che sembri quasi di colore> mi dice maliziosa spingendo il suo bacino contro il mio e piantando le sue unghie nei miei lombi.
<Non giocare con me, Vanessa Amber, sto caricando il mio raggio della morte>
<Uh.... attendo l'invasione dei tuoi bianchi stormtrooper!> mi urla dimenandosi ad un ritmo forsennato sulla mia pannocchia. Un urlo di piacere mi investe mentre siamo in preda al godimento ed io, elettrizzato, inizio a respirare come Darth Vader, la prendo furioso dicendole <non hai scampo!> e il mio piacere le esplode dentro con un botto che nemmeno quando salti nell'iperspazio.
<Ma quello è Star Trek, non Star Wars> mi dice, con disappunto, ma mi bacia lo stesso mentre il mio cuore va a mille.
Pochi minuti dopo già dorme esausta. Io continuo ad essere divorato da un tarlo, e che rischia di rovinare tutto. Mi spoglio del mio costume da Darth Vader, prendo la moto e scappo via lasciandola ai suoi sogni. Parcheggio poco dopo davanti a casa di Kyle Justin.
Devo risolvere la mia questione privata, altrimenti il mio rapporto con Vanessa Amber non potrà mai essere sano.
Suono, ma nessuno mi risponde. Starà dormendo, la porta è accostata ed entro.
<Coach?>
Cerco per la grande casa, soffermandomi a guardare i tanti trofei che ha conquistato, alzo al cielo alcuni dei più importanti sognando di averli vinti, poi li riappoggio, è stato un fenomenale giocatore di football e di... uhm... beach volley? Ah, e c'è pure una foto con Vanessa Amber? Uh, ma quando hanno giocato assieme?! E da quand'è che si gioca a beach volley in reggiseno di pizzo coprente?! Devo trovarlo, devo farmi spiegare un mucchio di cose! Mi dirigo in bagno dove sento gocciolare il lavandino.
Quando apro, una scena raccapricciante: il coach giace nella vasca da bagno, folgorato, un orrendo odore di carne bruciata aleggia nella piccola stanza, mentre un filo elettrico è immerso nella vasca. Lo tiro con cautela ed emerge un silkepil.
Kyle Justin è irrimediabilmente morto. Ripenso alle ultime ore, ripenso alla nostra rivalità per Vanessa Amber, ripenso a me stesso che tocca le maniglie delle porte, i trofei ed il filo del Silkepil, e capisco che sono in una orrenda trappola.
Fuggo disperato, salgo sulla moto e corro.
Corro per salvarmi.
Ma corro lontano da lei.
Non potrò più correre con lei?
Spero di poter correre assieme.
Ma ora devo correre via.
E corro per le strade di Los Angeles, per salvarmi da questo tremendo guaio.
RIASSUNTO CLEAN VERSION
Vanessa Amber dichiara di essere andata a letto con Kyle Justin e questo fa scappare nel pieno della notte Aaron Ryan.
Vanessa Amber poi si sveglia e scopre di essere stata catturata da un "padrone" che, dopo qualche peripezia, si scopre essere lo stesso Aaron Ryan che voleva sbloccare il loro rapporto. I due poi si riconciliano arrostendo la pannocchia, ma Aaron Ryan non si sente a posto e corre a casa di Kyle Justin per chiarire.
Tuttavia lo trova morto e tutti gli indizi portano a lui come il responsabile, quindi decide di fuggire dalla città.
Ed ora, cosa succederà al povero Aaron Ryan, preso in trappola da questa morte improvvisa?
1) Si rifugerà da un vecchio amico di origini coreane conosciuto ai tempi del suo badboyismo più sfrenato
2) Rimarrà nascosto cercando di indagare su chi ha cercato di incastrarlo, mandando messaggi alla sua Vanessa Amber attraverso "fantasiosi" messaggeri.
3) Verrà fermato dalla polizia per un banale controllo ma fuggirà dopo una breve colluttazione, questo scatenerà una caccia all'uomo che Vanessa Amber seguirà con apprensione in TV senza sapere come aiutarlo
AVETE TEMPO FINO A GIOVEDI 15 APRILE!
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