LA DONNA OSCURA
Risate cristalline
di giovani birichine
si levano nell'aria
come un inno alla gioia.
Solo lei se ne sta in disparte:
una fanciulla dolce e amante dell'arte,
immersa nel suo mondo,
girovagando sempre in tondo,
alla ricerca di un qualcosa di perduto
e che non ha più ricevuto.
Calde gocce di rugiada
scivolano e bagnano il sentiero;
i battiti del suo cuore
sovrastano i suoni della strada,
mentre corre via, sul suo possente destriero
in preda al dolore di un triste amore.
Poi la vede nella sua mente:
una chioma scura e lucente,
scompigliata dal vento di ponente,
di una fanciulla esile e crudele
che inganna l'umanità e l'uomo a lei fedele.
Nessuno sa che costei è la sua tortura,
una creatura del Male e della sciagura:
La Donna Oscura.
Solo lei ne riconosce l'identità,
celata ad hoc dalla sua beltà,
perché anche lei non è del mondo terreno...
Lei discende dal cielo sereno,
ma ha riposto le ali nel cassetto
per amore del suo uomo prediletto.
La Donna Oscura, però, ha tutti soggiogato
e lei, adesso, non ha più un futuro o posto assicurato.
Ormai è l'eterno vuoto errante e immobile,
che vaga senza sosta in un mondo ostile e vile,
sul suo frisone alato
e nel ricordo del passato.
Questa è la sua sventura:
rivivere il ricordo di una felicità che c'era,
alterata e dilaniata dalla malefica Donna Oscura
(per nulla sincera e vera),
e che appartiene a un'altra era.
L'era di un tempo a lei speciale
e che ora le è fatale;
dove tutto era vita e benessere
e ora morte e malessere;
il tempo della gioia e della passione
sulla Terra della sua scomparsa e maledizione.
Selene88Cindy
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