Capitolo XXIV
Quel pomeriggio prima di andar a parlare con Modra decido di passare dal vecchio Izu per portargli una torta, senza zuccheri, come ringraziamento delle informazioni datemi l'ultima volta.
Dopo un po' che sto bussando arriva scocciato.
- Oh, ancora lei. - sbuffa aperta la porta.
- Che vuole ancora? -
- Volevo solo ringraziarla. Le ho portato una torta... -
- ...senza zuccheri. - aggiungo vedendo che sta per ribattere.
- E si può definire comunque torta? -
Un sorriso, no eh?
- Se non la vuole posso riportarla a casa. -
Me la leva dalle mani.
- Non era per me? -
Sorrido soddisfatta - Certamente. -
- Bene, ci vediamo signorina. -
- Oh... sì... buona giornata. - rispondo leggermente delusa.
Appena mi volto per andarmene mi ferma.
- Ah, una cosa. -
- Sì? -
- Poi come si è trovata con le gambe? -
- Bene. - sorrido.
- Ecco... -
- C'è altro signore? -
- Potrebbe entrare un paio di minuti? -
Lo guardo sorpresa.
Non me l'aspettavo.
Beh, di certo non fremo all'idea di andare a scaricare Modra quindi dieci minuti posso anche sforare.
Mi fa accomodare in salotto e si siede sulla sua poltrona solo dopo aver preso carta e penna.
- In che occasione si sono... manifestate per la prima volta le gambe? -
- Oh... mi ero addormentata su uno scoglio. Quando mi sono svegliata le avevo già. Faceva molto caldo rispetto ai giorni precedenti. -
Inizia a scribacchiare.
- Non ha sentito nulla? -
- Devo dire che ho sentito un forte formicolio. Per questo mi sono svegliata. -
- Com'è il mondo terrestre? -
- Sta prendendo appunti di ciò che dico? -
- No, sto disegnando spirali e quadri! Certo che sto scrivendo ciò che dice. -
- Ma... va bene? Non vedono di buon occhio chi sa troppo sulla terra ferma. Me l'ha detto proprio lei. -
- Io me ne frego. Pensano già abbastanza che io sia strano. Di più credo sarebbe impossibile. -
- Oh... per me lei non è strano. È stato il mio salvatore. Avevo davvero bisogno di quelle informazioni. Mi chieda pure ciò che vuole. -
- Com'è il mondo terrestre? -
- Cosa vuole sapere di preciso? Perché c'è praticamente un universo da spiegare. -
Passiamo poi quasi un'ora tra lui che mi fa varie domande e io che rispondo, ma alla fine per evitare di tergiversare troppo sul fattore Modra me ne vado.
Non avendogli raccontato nemmeno metà di ciò che c'era da dire gli prometto di passare ancora.
E mi trovo così a girare nei giardini del castello.
Non sono pronta.
Come glielo dico?
Come inizio il discorso?
Non sarò mai pronta!
Ma... devo!
- Umi? Sei tu? - sento una voce familiare.
Mi volto verso il portone del castello per veder avvicinarsi Nami coi suoi capelli color caramello e gli occhi azzurri quasi trasparenti.
- Ciao Nami... -
- Quindi sei tornata? Finita l'ansia prematrimoniale? -
- Io non ero scappata. -
- Ho sentito la storia del rapimento. Fatti dire che non ci credo. Ho capito essere solo una balla per coprire la tua fuga. -
- Pensala come vuoi. -
- Non puoi fare così Umi. Modra non è un giocattolo che puoi prendere o lasciare quando vuoi. -
- Non l'ho mai pensato. -
- E allora perché te ne sei andata? -
- Puoi anche non crederci, ma ciò che hai sentito è la verità. -
- Vorresti dire che sei davvero stata rapita dai terrestri?! -
- Sì e tecnicamente lo sono ancora. -
- Ma se sei qui! -
- Come siamo perspicaci. - ribatto acida.
Il suo tono sprezzante m'infastidisce molto.
- Invece di usare quel tono spiegati. - commenta altrettanto acida.
- Sono... diciamo scappata. Ma per un motivo che non sto a spiegarti, perché perderei tempo, devo tornare. -
- Di solito il termine rapita indica che non si può andarsene e tornare a piacimento. -
- Questo è un caso straordinario. -
- Anche mettendo il caso che ti creda. Tu vorresti tornare dai tuoi rapitori? -
- Non è questione di volere o meno. Devo. - sbuffo.
In più non è che io voglia tornare dai miei rapitori.
È da Kai che voglio tornare.
Ma meglio non dirlo ad una pettegola come lei.
- Devi? -
- Per riuscire ad avere questo... "permesso" sto mettendo in pericolo la persona che mi ha aiutata. Non posso farle passare dei guai a causa mia. -
- E a Modra non ci pensi? -
- È proprio per lui che io sono qui. -
- E che vuoi fare? Dargli un piccolo contentino e poi andare nel mondo della superficie?! -
- Non sono qui per dargli un contentino! - sbotto indignata.
- Se lo dici tu... - mi guarda per nulla convinta.
- Ma... in ogni caso, come pensi di tornare? Ti aspettano fuori dall'acqua? Perché tu non puoi girare per la terra con la coda. -
- Senti... dov'è Modra? -
- Ti sto forse annoiando? -
Ma è sempre stata così antipatica?
O forse semplicemente ho solo realizzato che mi sta sulle scatole.
- No, ma non sono qui per te. -
- Oh... stai già diventando snob come una principessa? Ti alleni per diventare la moglie ideale? -
- No, semplicemente mi danno fastidio tutte queste critiche da qualcuno che non sa nulla della situazione. -
- So quanto basta. Modra è praticamente sempre di pessimo umore da quando sei stata "rapita". -
- Non sto sulla terra per divertimento! - urlo.
- Ah, si? Quindi Modra non ti ha vista ad un appuntamento con un ragazzo terrestre? -
Mi gelo sul posto.
Modra le ha parlato di Kai?
- Oh, che c'è? Ti ho colta in fallo? - sorride maligna.
- Non sono andata a nessun appuntamento! -
Erano solo uscite per distrarmi.
E quella dove Modra mi ha visto era per comprare dei vestiti.
- Mm... eppure mi ha detto che sembravi... raggiante. Solare come non ti aveva mai vista. -
Rimane a fissarmi in silenzio soddisfatta che le sue parole mi abbiano colpita.
- Quindi... fingi un rapimento per stare col tuo ragazzo terrestre? Non ti facevo tipa da doppio gioco. Potevi almeno lasciare Modra prima. O forse stai puntando al trono con tanto di amante segreto? Perché in tal caso sei pessima a non farti scoprire. -
Stringo i pugni lungo i fianchi arrabbiata.
- Io non fingo proprio nulla! E stai sparando un sacco di cavolate!! -
- Dici? Eppure non ho mai visto Modra così in crisi, per lui eri fin troppo presa da quel ragazzo! -
Modra... è in crisi?
Per colpa mia?
Perfetto!
Ora sarà ancora più difficile dirgli che voglio annullare il matrimonio.
- Perché Modra dovrebbe raccontare i suoi dubbi proprio a te? - la fisso male a braccia incrociate.
Così mi sento leggermente più protetta dalle sue calunnie.
- Forse perché tu non c'eri? Eri troppo impegnata a spassartela. -
Digrigno i denti.
- Potresti almeno fingere che tutta questa situazione non ti piaccia? -
- Stai forse ammettendo tutto? -
- No, non ammetto nulla. Non sto lì per divertimento e sono stufa di ripetertelo. Semplicemente vedo come tu sia felice di far da spalla su cui piangere a Modra. -
- Lo sai cosa provo per lui! - ringhia.
- Sì. -
- Tu non lo ami!! - urla.
Rimango in silenzio a fissarla.
Ha ragione e non posso certo negare.
Un tempo rispondevo solo che i sentimenti che provavo per lui erano profondi.
E lo sono sempre rimasti.
Peccato siano sentimenti d'amicizia.
- Ecco! Nemmeno hai il coraggio di negare. - aggiunge con una risata amara.
Sospiro.
Nami non è cattiva.
È solo innamorata.
E odia che ci sia un'altra donna intorno all'uomo che ama.
So cosa si prova.
Forse però per lei è peggio.
Modra non mi si è mai dichiarato, ma non si è nemmeno opposto alla proposta.
Capisco cosa deve provare.
Se Kai mi dicesse che sta per sposarsi io... non voglio nemmeno pensare ad una cosa del genere!
Nami non mi sta sulle scatole per davvero.
Ero solo infastidita da ciò che diceva.
Purtroppo un fondo di verità c'è.
Io sono innamorata del ragazzo con cui mi ha vista Modra.
Meglio però non dirlo a Nami.
La guardo - Devo andare da Modra. -
Serra i denti.
- Abbi la decenza di essere onesta... almeno con lui. -
Dopo di che si volta per andarsene.
In fine prendo coraggio e mi faccio annunciare al principe.
Qualche attimo dopo mi trovo in un salottino privato in attesa che arrivi.
Ogni volta che entro al castello ne rimango stupita.
Tutto questo sfarzo, queste stanze enormi.
Come si può chiamare questo un salottino?
È grande quasi come metà di casa mia.
Non mi sono mai sentita a mio agio qui.
Mi sento completamente fuori posto.
A suo tempo, quando era arrivata la proposta, la mia remora più grande era proprio il fatto di non vedermi a vivere per il resto della mia vita qui.
Nami invece sarebbe perfetta.
Tra le due è sempre stata quella più fine ed elegante.
Ma cosa più importante ama il futuro Re.
Se io amassi Modra non m'importerebbe dove abito purché sia con lui.
Invece mi sento solo soffocare ora.
Da ciò che mi circonda.
Dal peso di ciò che devo dire.
Da cosa comporterà.
Perché quella volta la proposta non è stata fatta a Nami?
Quando ho saputo che il re e la regina volevano me come moglie del loro unico figlio sono rimasta sotto shock.
Modra era pure venuto a chiedere il consenso per la mia mano prima a mio padre dopo che i genitori gli avevano dato la notizia.
Io... io non so cosa prova per me.
Non ne abbiamo mai parlato e dopo ciò che mi ha detto Kai ho paura a saperlo.
L'unica cosa che è certa è che oggi scioglierò il fidanzamento.
Lo devo a Modra.
Lo devo a Nami.
Ma lo devo anche a me.
La maniglia della porta si abbassa e sento il cuore in gola.
È giunto il momento di dirglielo.
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