CAPITOLO 4
Helios: non hai paura di me?
Maximus: lo guarda stranito mi ci abituerò, in fin dei conti neanche io sono normale. Sono un uomo immortale che vive insieme a un Dio. Passeggia insieme ad Helios
Helios: sono abituato a nascondermi per evitare che qualcuno si spaventi cala lo sguardo
Maximus: mi spiace per la situazione, purtroppo non posso farci nulla. Però siete comunque un dio, i poteri vi sono rimasti.
Helios: essere un dio significa essere acclamato dai credenti, non fare paura.
Maximus: i credenti credono anche a quello che fa paura
Helios: se provassi a farmi vedere in pubblico... ah! Non ci voglio neanche pensare. Si può rimediare a questa mia situazione?
Maximus: fa spallucce voi avete a cuore gli abitanti del mondo?
Helios: altrimenti che dio sarei! Io voglio bene al popolo, però mi sentirei più sollevato se anche loro ricambiassero
Maximus: avete perso tutte le speranze?
Helios: sai Maximus... alle volte ho pensato di incontrare la dea della luna per rimediare a questa situazione, ma...
Maximus: continuate
Helios: anche lei avrebbe paura di me
Maximus: purtroppo non le è concesso di incontrarvi, è stata questa l'unica sua punizione, se così si può chiamare
Helios: ma vorrei sistemare questa orrenda situazione
Maximus: avete mai pregato il Dio Haggar?
Helios: i primi tempi si, perché stavo malissimo. Poi ho capito che non mi avrebbe mai ascoltato
Maximus: se permettete, direi che sbagliate
Helios: non ho mai ottenuto sua risposta
Maximus: al principio neanche il popolo ha ottenuto risposta per qualche mese, ma poi avvenne l'incredibile. Magari, nel vostro caso, non saranno mesi ma di certo, un giorno, cambierà qualcosa
Helios: sono già passate otto discendenze guarda Maximus
Maximus: sospira bisogna credere solamente ed avere speranza dell'impossibile
Helios: fa un ghigno avete appena confermato che è impossibile
Maximus: non era questa la mia intenzio-
Helios: posa la zampa pelosa sulla sua spalla lo so lo so, non scusarti
Maximus: sorride imbarazzato
LA LUNA, INVECE...
Andriew: state bene ora?
Selene: ti preoccupi parecchio direi sorride
Andriew: i miei compagni dicono che ho un comportamento infantile
Selene: e questo ti fa star male? Accarezza il dorso del cavallo
Andriew: un po'
Selene: se fossi davvero così infantile allora il Dio Haggar non ti avrebbe mandato qui
Andriew: avete ragione, dea
Selene: chiamami semplicemente Selene
Andriew: non potrei permettermi mai, specialmente al vostro cospetto. Il Dio degli astri ha detto di portare un assoluto rispetto
Selene: se è stato un ordine da un superiore allora fai con calma, segui il tuo compito.
Andriew: prende qualcosa da una tasca il Dio Haggar ha detto di darvi questo
Selene: cosa?
Andriew: è un bracciale che permette di neutralizzare il vostro potere. Se il dio Helios fosse nei paraggi e io non fossi al vostro fianco allora, grazie al bracciale, lui non vi riconoscerebbe.
Selene: annuisce e porge il braccio fai pure allora
Andriew: subito aggancia il bracciale che subito inizia ad emettere una luce blu
Selene: e questa luce?
Andriew: significa che è già entrato in azione sorride
Selene: perfetto. Che ne dici di andare in città a fare un po' di compere?
Andriew: se è questo il vostro ordine si solleva mettete il mantello, altrimenti il suo aspetto attirerebbe troppo l'attenzione.
Selene: una domanda: il bracciale nasconde anche il mio bagliore notturno? Solleva il cappuccio del mantello
Andriew: sì, neutralizza tutto ciò che è fuori dal normale
Selene: ma posso lo stesso usare i miei poteri?
Andriew: certamente
I due iniziarono ad incamminarsi verso la città e ad Helios fu dato lo stesso oggetto di Selene sotto forma di cavigliera
-Giunti in città-
Andriew: direi che sono più che magnifici i mercati degli umani
Selene: guarda meravigliata confermo pienamente
La città era davvero molto grande e gli abitanti si comportavano in una maniera molto unita. Sembravano una grande famiglia. I mercati erano posti tutti in piazza ed avevano grandi tendaggi di tutti i colori. I venditori erano ricchi di oggetti e non c'era cosa che loro non avessero. Le case erano poste tutte in fila sia alla destra sia alla sinistra e dall'esterno si vedevano le donne che stendevano i vestiti o che innaffiavano le piante.
Selene: di cosa hai voglia? Vuoi mangiare qualcosa?
Andriew: sento un delizioso odore nell'aria e credo che sia di cibo
Selene: annusa l'aria credo venga da quella pasticceria indica il negozio andiamo a vedere?
Andriew: d'accordo
La dea e la sua guardia si sedettero ai tavolini della pasticceria e ordinarono un sacco di dolci, così tanti che ebbero bisogno di farli conservare e portare via.
Selene: sono super sazia sospira massaggiando la pancia
Andriew: anch'io cerca di vedere la strada da tutte quelle buste che ha in mano
Selene: ti dò una mano, aspetta prende il sacco di mele
Andriew: perché abbiamo comprato mele?
Selene: per il cavallo, ovvio
Andriew: avete ragione, scusate
Selene: guarda Andriew e si accorge della sua espressione al quanto strana guardia, tutto bene?
Andriew: tutto bene, solo che...
Selene: parla, avanti poggia la mano sulla sua spalla
Andriew: dea, permettetemi di andare in bagno, vi prego
Selene: lo guarda certamente!
Andriew: va di corsa in bagno
Da lontano si vede una donna camminare avanti e indietro con sguardo preoccupato
Selene: cosa succede lì? Si avvicina di corsa alla donna qualcosa non va?
Donna: vi prego, aiutatemi voi. Mentre ritornavo a casa dal bosco, mi sono imbattuta in dei forestieri. Mi hanno minacciata e hanno preso tutto quello che possedevo in quell'istante.
Selene: cosa vi hanno rubato?
Donna: sono una povera donna, a momenti perdo casa. Dovevo pagare l'affitto ma non avevo i soldi, perciò ho lavorato duramente per ottenerli. Mentre ritornavo a casa però, i forestieri hanno preso tutti quei soldi guadagnati con fatica ed hanno preso le medicine che dovevo dare ai miei figli. Sono a casa malati e non hanno cosa mangiare con lacrime agli occhi
Selene: andrà tutto bene, non preoccupatevi. Vedete quei sacchi lì? Prendeteli tutti e portateli ai vostri figli, io penserò a quei criminali
Donna. Ne siete sicura?
Selene: assolutamente sì si incammina verso il bosco
Forestiero n.1: vediamo un po', che abbiamo qui? Non c'è molto ma va bene lo stesso inizia a ridere
Forestiero n.2: forse di qua ci passa molta gente, potrebbe essere il nostro giorno fortunato
Forestieri: iniziano a ridere tutti insieme
Selene: come osate togliere sorrisi alle umili genti? Cammina dritta e con sguardo serio
Forestiero: hm? E tu chi saresti? Togli quel cappuccio, avanti la guarda in modo malizioso toccandole la spalla
Ad un certo punto, dietro di loro, si iniziarono a sentire passi pesanti e spaventosi e versi da bestia. Di corsa scapparono tutti quanti, tranne la dea, ella rimase lì sull'attenti
Selene: chi c'è lì? Fatevi avanti!
Helios: ...? Si ferma davanti a lei con sguardo imponente
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