CAPITOLO 15

LA DEA, INVECE...

Selene, dopo essere stata presa con la forza, venne rinchiusa in una cella creata appositamente per resistere ai poteri divini. Venne colpita più volte con dei fulmini talmente violenti da ustionare la sua delicata e candida pelle fino a quando, al di là delle sbarre, comparve una figura muscolosa e imponente: aveva una camminata composta, vestiva di una tunica di seta bianca ornata di fili d'oro ai bordi; i suoi piedi erano nudi, la sua barba corta e bianca, i capelli nel medesimo modo, la sua pelle olivastra e i suoi occhi erano rossi.

Selene: solleva lo sguardo spalancando gli occhi Tu!...

Dio Haggar: benvenuta, dea Selene. Come state? Fa un sorrisetto e si china all'altezza di Selene che bella creatura ho creato... le solleva il mento

Selene: lasciami stare!! Scosta la testa

Dio Haggar: solleva un sopracciglio dea cara, mi stupite se vi comportate in modi così scontrosi; se siete una dea dovete saperlo dimostrare la guarda seriamente specialmente se siete in presenza di un vostro superiore.

Selene: porto rispetto a chiunque io ritenga degno di tale cortesia, ma tu... non credo abbia la possibilità di ricevere la mia gentilezza lo guarda con disgusto HAGGAR, COME TI SEI PERMESSO A FARE QUESTO ALLA TUA STESSA CREAZIONE?! IL TUO CUORE L'HAI PERSO TEMPO FA?? CHE RAZZA DI MOSTRO SEI?!?

Dio Haggar: COME TI PERMETTI??! La colpisce ferendole il collo CHIEDI PERDONO, ORA!!

Selene: si alza in piedi mai! Fin quando ne avrò le forze, continuerò a ripetere quanto in realtà sei orribile e disgustoso!! Mi sono fidata del Dio che mi ha presentata al mondo, ho rivolto sempre le mie preghiere e i miei occhi a lui stesso, per poi scoprire che... CHE EGLI E' L'ARTEFICE DEL MIO DOLORE!! COME SI PUO' MALEDIRE QUALCUNO CHE HA SEMPRE FATTO DI TUTTO PER IL BENE ALTRUI?! COME PUO', UN DIO, ODIARE COSI' TANTO?!

Dio Haggar: sono semplicemente stato ragionevole: gli umani avevano iniziato a venerare tanto il dio del sole e la dea della luna e questo non lo potevo permettere. Sai come muore una divinità? Non essendo più venerata; quindi avevo bisogno di sopravvivere, creando, ad un certo punto, questa simpatica storiella.

Selene: ti distruggerò, Haggar!! Se ti ritieni tanto intelligente allora perché non hai inventato qualcos'altro?!

Dio Haggar: avanti! Alla fine a te non è costato nessuno sforzo, soltanto per quell'altro le tocca le labbra con il pollice

Selene: cerca di muovere le braccia fallendo, dato che se le ritrova bloccate dalle catene tu non sai quello di cui sono capace, mi sottovaluti fin troppo.

Dio Haggar: dici? Bene, allora prova a liberarti da queste catene e da questa prigione. Ne sei capace, no? Ride malvagiamente e va

Selene: cede sulle sue stesse gambe cadendo a terra Helios, perdonami... inizia a lacrimare

NEL MENTRE, HELIOS...

Maximus: dio del sole, tenetevi forte, stiamo per varcare la sfera divina.

Helios: non preoccuparti per me

I tre giovani, con molta difficoltà, riuscirono ad accedere al regno celeste, ritrovandosi all'entrata di un imponente castello con in cima una statua raffigurante gli Astri.

Helios: si guarda intorno e questo sarebbe...

Maximus: sì, è la dimora del Dio degli Astri indica un punto alla sua destra lì sorge il grande palazzo della dea punta il dito alla sua sinistra invece lì dovrebbe sorgere il vostro.

Helios: non sono mai entrato nel mio palazzo sospira

Maximus: non preoccupatevi, vi entrerete preso. La vostra dimora è mantenuta bene e sono sicuro che molti servitori vi stanno aspettando.

Helios: speriamo.... Guarda davanti a sé l'entrata del castello del Dio andiamo ragazzi, dobbiamo sbrigarci!

Andriew: ehm si guarda attorno io distrarrò le guardie del palazzo

Maximus: dio Helios, Haggar già conoscerà le nostre intenzioni, quindi quello che noi due possiamo fare è semplicemente distrarre le altre guardie e magari farle alleare con noi.

Helios: tu ed Andriew andate, penserò io ad Haggar

Andriew: ho piena fiducia in voi! Andiamo Maximus i due iniziano a distrarre le altre guardie

Helios: fa apparire tra le sue mani la lancia dei riflessi qui dentro è come se il tempo si fermasse, quindi non mi trasformerò in bestia... a noi due, Haggar! Inizia a correre verso l'entrata

-POV SELENE-

Ero sola in quel posto che sarebbe dovuto essere accogliente e pieno di ospitalità, e che invece... stava corrodendo la mia allegria fino a farla diventare terrore e sofferenza. Non volevo perdere la speranza però... non volevo farmi pestare in questo modo.

Selene: inizia a cantare scuotendo le braccia per cercare di spezzare le catene non ti permetterò di rovinare le nostre vite, Haggar!

-FINE POV-

Helios: sente la melodia di un violino accompagnata ad un canto cosa? Si ferma

"Ascolta questa melodia, Helios. È la melodia che mi ha permesso di incontrare per la prima volta la donna che sarebbe divenuta il mio sogno più bello. Sono Helios della prima generazione."

Helios: la prima divinità dite? Cosa volete riferirmi?

"Semplicemente... permetti a Selene di risplendere e di sorridere. Permettile di cantarti la ninna nanna della luna al suono dello strumento che ama tanto: il violino. Salvala, salva colei che più ami e demolisci il palazzo del Dio degli Astri. Egli è stato ingiusto con noi, non ci ha permesso di amarci e di unire i nostri poteri per costruire un nuovo ed unico regno tra luna e sole. Finché ne avrai la possibilità, Helios, stringi tra le tue braccia quella fanciulla dai bianchi capelli. Fallo per me, per l'uomo che si è visto portare via il suo unico amore."

Helios: stringe la lancia sarà fatto! La proteggerò, costi quel che costi! Annuisce e abbatte le porte d'entrata HAGGAR, FATTI VEDERE!!

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