Capitolo 4
I banchi sono disposti a semicerchio ma non sono occupati da nessuno poichè i miei compagni di classe sono tutti spalle al muro con le borse tra i piedi.
Modo bizzarro di iniziare quest'anno scolastico.
Sulla cattedra invece, è seduto un uomo molto giovane. Avrà poco più di 35 anni.
È di bell'aspetto e secondo il mio sesto senso potrebbe essere anche molto simpatico.
Siamo stati sulla soglia della porta fin troppo tempo quindi mi giro verso i miei compagni e faccio cenno di entrare.
Thomas mi segue immediatamente e ci posizioniamo anche noi vicino al muro.
Dopo pochi minuti entra Celine.
<Buongiorno> si prende una gran pausa poichè non riesce a respirare per la corsa che avrà sicuramente appena fatto.
<Scusatemi per il ritardo>.
Con tutti i capelli spettinati decide di addossarsi al muro.
Mi sporgo leggermente avanti per farmi vedere e le faccio un gran sorriso. Lei mi risponde.
Ci saluteremo bene nei 10 minuti di pausa che abbiamo tra un ora e l'altra.
L'uomo seduto sulla cattedra si alza.
<Buongiorno a tutti ragazzi, sono il nuovo docente di matematica>.
Nel sentir pronunciare quella parola mi vengono i brividi.
Prima ora, del primo giorno di scuola mi viene nominata la matematica.
Cosa ho fatto di male?!
Riprendo ad ascoltare.
<Il mio nome è Pierre Morin. Poichè non vi conosco e non ho idea di come vi comportiate tra di voi per oggi, e per tutto l'anno, sceglierò io il vostro posto>.
Questa non ci voleva, come posso superare l'ora di matematica non avendo Celine al mio fianco?
<Vi chiamerò in ordine alfabetico e voi vi siederete>.
Faccio due calcoli veloci e mi rendo conto che dovrei capitare nel banco con Daniel.
Incrocio le dita.
Inizia a chiamarci in oldine alfabetico.
<Arnaud, Aubert, Balboa...>
Mi stacco dal muro che era iniziato ad essere più scomodo del solito.
Prendo la borsa che avevo vicino ai piedi e mi diriggo verso il secondo banco del semicerchio.
Mentre cammino vedo Daniel che mi segue con un espressione sul viso molto soddisfatta.
I miei calcoli sono stati esatti e sono felice per due cose:
io e Daniel ci faremo compagnia nelle interminabili ore di matematica e, soprattutto, ho capito che sono brava a fare i calcoli e posso affrontare quest'ora senza grossi problemi.
Smetto di fare questi pensieri abbastanza stupidi e un po assurdi e guardando l'altra parte vedo ormai i banchi tutti occupati.
Osservo Monique e Paul molto tristi forse, anzi, sicuramente sarà perchè tra di loro ci sono tre persone che li dividino.
Il prof Molin si siede e ci avvisa
<ora passeremo alle resentazioni, voglio conoscervi il più possibile>.
Le due ragazze che sono sedute nel banco che da inizio al semicerchio si alzano a turno e si presentano.
Tocca a me.
Mi alzo facendo un rumore assordante con la sedia.
Allungo un po la maglia perchè si era alzata e inizio a parlare.
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