5. Tra Sogno e Realtà

Simone non si accorse di niente, pensai che essendo riuscita a nasconderglielo quella volta,sarei riuscita con un po'di attenzione a farla franca per sempre;sì perché non avevo nessuna intenzione di rinunciare a Matteo,le sensazioni che mi stava regalando e che mi avrebbe ancora regalato,erano troppo forti per riuscire a rinunciarci così su due piedi.
Dopo quel primo bacio nel parcheggio del supermercato,arrivò per noi il primo vero momento d'intimità.
Avevamo aspettato con ansia e programmato con cura il momento giusto, decidemmo per la serata di calcetto di Simone,avremmo avuto molto tempo a disposizione, visto che dopo la partita si recavano tutti insieme a bere al bar,facendo notte.
Aspettai di vederlo uscire col borsone e uscii poco dopo per raggiungere Matteo. Lasciai la mia auto al punto stabilito e salii sulla sua,mi sorrise e mi diede un bacio.
- Finalmente mia...-mi sussurro'.
Io sentivo il cuore in gola,ero nervosa,in fondo era sempre una prima volta.
Mi portò a casa sua,l'appartamento era molto ordinato,pochi soprammobili,poche foto;nella sua camera il letto matrimoniale era il protagonista assoluto, occupava il centro della stanza ed era circondato da grandi cuscini,era un'alcova perfetta.
Per un attimo pensai- chissà quante donne sono passate qui prima di me-
ma quello era il mio momento,il nostro momento.
La nostra prima volta insieme l'avevo immaginata un po' diversa da come poi andarono le cose;pensavo che nella foga ci saremmo strappati i vestiti e avremmo fatto del sesso sfrenato,ma quello che successe fu molto più appagante.
Mi portò davanti allo specchio e cominciò a spogliarmi lentamente.
-Voglio che ti guardi...lo vedi come sei bella?-mi disse mentre le sue mani segnavano la linea del mio corpo completamente nudo.
Mi fece voltare verso di lui e comincio' a baciarmi sul viso,sulla bocca,poi mi prese per mano e mi fece stendere sul letto.
- Chiudi gli occhi,immagina di essere sola...toccati per me -
Io lo guardai stupita dalla sua richiesta e indugiai un po'.
--Fallo per me...-mi prese la mano spronandomi a farlo.
Chiusi gli occhi, in fondo non doveva essere poi così difficile,ero abituata a darmi piacere ,sarebbe bastato estraniarmi e immaginarmi lì da sola.
Cominciai a far scivolare la mia mano,mi accarezzai i seni,poi scesi giu'tra le gambe le stringevo forte ad un tratto sentii le sue mani sulle ginocchia,aprii gli occhi lo vidi lì di fronte a me,mi sorrideva,capii subito quello che voleva;allargai le gambe permettendogli di guardare mentre le mie dita scivolavano dentro,il fatto che lui fosse lì mi eccito' tantissimo,mi lasciai andare al piacere ansimando e gemendo ,perdendo ogni cognizione del tempo,ma prima che arrivassi all'apice del godimento, Matteo mi fermò.
Prese la mia mano portandola alla bocca e assaporo'le mie dita leccandole e succhiandole,così come aveva fatto con le sue quel giorno al bar ;affondò il viso tra le mie gambe,sentii la sua lingua ,la sua bocca saziarsi di me,poi tornò a baciarmi in bocca,il sapore del mio sesso era ancora forte sulla sua lingua e lo assaporammo insieme;mi teneva le mani piegate dietro la testa e a quel punto,lo sentii scivolare dentro di me,
i suoi affondi erano lenti e profondi,provai  un orgasmo multiplo quella sera,fino a quel giorno pensavo fosse una leggenda,ma non riuscirei a descrivere in nessun altro modo quel piacere intenso e prolungato,il mio corpo che continuava a sussultare scosso dai fremiti di piacere e mai come quella volta ne diedi sfogo gridando senza riuscire a trattenermi in alcun modo.
Lo sentii venire dentro di me,solo allora mi resi conto che non aveva usato il preservativo,per fortuna io prendevo la pillola,almeno su una cosa potevo stare tranquilla,ma
in quel momento non m'importava nient'altro ,lui mi faceva stare bene e questo mi bastava.

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