14. Tra Sogno e Realtà

Apro gli occhi,il dolore al collo mi porta tristemente alla realtà, non era un sogno ma un incubo reale quello che stavo vivendo. 
Non riesco a credere di essere ancora viva,lui é seduto sul letto accanto a me,sento il suo sguardo pieno d'odio.
Cerco di alzarmi ma il mio corpo é spossato,mi siedo a fatica e tirò su il lenzuolo per coprirmi ,per nascondermi.
Cerco le parole giuste per farmi perdonare,gli chiedo scusa implorandolo,cercando di spiegargli che non l'ho mai realmente tradito.Matteo esiste solo nella mia fantasia,é un personaggio che ho costruito e ho fatto interpretare a lui,che é stato l'unico uomo della mia vita.
Matteo é la passione che mi mancava,il piacere carnale,ho reinventato il nostro rapporto che stava affogando nella noia ,allontanandoci sempre di più .
Sicuramente discutibile il modo che ho usato per riaverlo, ma ha funzionato..siamo arrivati a cercarci come i primi tempi,forse anche di più.
Ho sbagliato lo so,ho commesso un errore imperdonabile,il sogno e la realtà si sono fusi tra loro e l'ho ferito, ho insinuato in lui il dubbio,spero che riesca a seguirmi in questo discorso un po'contorto ma sincero.
Matteo é il nome  di un ragazzo che lavora davvero nel supermercato che frequento,ma con cui ho scambiato solo parole di circostanza,che é quindi al di fuori e all'oscuro di tutta  questa sceneggiatura che ho messo in piedi.
Ho avuto bisogno di creare una situazione eccitante per potermi eccitare ancora,per avere ancora voglia di fare l'amore con un uomo che non mi desiderava quasi più,
se l'ho tradito é stato solo col pensiero e niente più;era lui a toccarmi,a darmi piacere,era con lui che sfogavo le mie perversioni.
Lui scuote la testa,forse fatica a seguirmi ,non mi crede  é ancora troppo arrabbiato...
Mi dice che ho rischiato di morire e che comunque non me la cavero' così, vuole punirmi...
Lo vedo cercare qualcosa nel comodino,tira  fuori una vecchia cravatta e mi lega i polsi;io non oppongo resistenza ,sento di meritare qualsiasi punizione,se questo lo fara' sentire meglio.Mi fa girare e mi lega al letto.
Lo sento trafficare con qualcosa,incomincio ad avere paura, sento un dolore lancinante sulla coscia,grido...forse é stata una cinghiata,ma non ho il tempo di realizzare che arriva un altro colpo ancora più forte del primo e grido ancora.
Lui sembra impazzito, mentre mi colpisce mi insulta pesantemente,io grido e piango,il bruciore che sento é insopportabile spero invano che smetta,lui continua imperterrito,senza alcuna pietà;oltre al dolore fisico,quello che più mi fa male é sentire il suo disprezzo.
Finalmente ha smesso di colpirmi,lo se nto piangere e chiedermi perdono,mi slega,io mi lascio cadere sul letto sfinita.
Gli dico di non toccarmi,il dolore é forte, ma lui mi prende in braccio e mi porta  sotto la doccia.Mi appoggio a lui le gambe non mi reggono...sento l'acqua scorrere sul mio corpo ferito e provo un leggero sollievo, ma continuo a piangere...
Mi avvolge intorno un asciugamano e mi riporta sul letto,mi tiene tra le sue braccia e piange,chiede ancora perdono,mentre io non parlo chiudo gli occhi e mi lascio cullare da lui.
Io amo quest'uomo nonostante tutto,se ho sbagliato,ho sbagliato per amore e se lui mi ama capirà perché l'ho fatto...
capirà che Matteo é sempre stato lui...

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