|4| Terza media

Settembre 2015

Nick e Leo sono vennero promossi e sono passati in terza media.
Il fatidico anno degli esami...

In classe di Nick si è aggiunta una ragazzina.
Da Leo, invece, niente di nuovo: le solite cose nella sua classe strampalata.

Come sempre, il primo giorno i due ragazzi si trovarono in giardino e cominciarono a parlare: ormai erano amici a tutti gli effetti.

«Ciao Nick! Come sono andate le vacanze?»

«Benone. A parte i compiti, il resto bene»
I due scoppiarono a ridere.

Poi, gli amici di Leo lo chiamarono.
«Scusa, devo andare. Ci sentiamo» disse, salutandolo.

Bè, parlare cinque minuti così è male, pensò il rosso.
E con questo, potrebbe essere iniziato male l'anno?

Novembre 2015

Due mesi di scuola sono letteralmente volati, come prendere un aereo per poi essere a destinazione l'ora dopo.

Due mesi fulminei.

Tutti quelli del terzo anno, in quel periodo, si sono sentiti offuscati dalla difficoltà che gli creava la scuola. Soprattutto a Nick.

Il ragazzo non era mai andato così male a scuola, sia con gli amici che con lo studio; stava passando un periodo della sua vita che sicuramente avrebbe voluto dimenticare.

Quel venerdì di novembre era freddo, in più c'era anche della nebbia, e quindi si vedeva poco e niente.

A ricreazione, come ogni santo giorno, Nick e Leo si ritrovarono al loro solito posto.

Iniziarono a parlare del più e del meno. Tutto tranne di scuola.
Chissà. Magari sarà stata colpa di quella mattinata di settembre a rendere le cose difficili per entrambi?

22 dicembre 2015, ultimo giorno di scuola

L'ultima giornata di scuola, per quell'anno di merda (ma neanche tanto schifoso) era passata stranamente molto velocemente per i due amici.
I prof gli diedero solo i compiti che avrebbero dovuto svolgere durante le vacanze di Natale; per il resto, zero lezioni.

Era un martedì, quella giornata, ed era tutto particolarmente bello: gli alberi senza foglie, la neve che cadeva dal cielo stracolmo di nuvole e i pettirossi che si fermavano davanti alle finestre delle classi per riposarsi un attimo.

A ricreazione, il rosso e il suo capitano erano seduti sui loro soliti scalini.
Poi, Nick iniziò a parlare:
«Non ci credo ancora che il primo quadrimestre sia già finito»

«Vero?» rispose l'amico «Chissà, quando finirà sto inferno, magari ci verrano in mente i momenti più belli delle medie»

«Tipo le nostre ricreazioni?» scherzò il rosso.

«Tipo. Quelle, almeno io, non me le scorderò mai»

L'amico arrossì: «Nemmeno io»

Suonò la campanella. Quella fu l'ultima ricreazione del 2015 della loro terza media.

15 febbraio 2016

L'inizio del nuovo anno scombussolò la mente di tanti ragazzi.

Gennaio è stato un mese abbastanza leggero: riprendi le lezioni, poche verifiche eccetera. In più, erano tutti belli risposati, e in tanti volevano che la scuola ripartisse: non era bello starsene a casa tutto il giorno a fare niente.

Un lunedì come altri trascinò a scuola gli studenti, già stufi di quel quadrimestre. E, come sempre, a ricreazione ci fu un gran casino, soprattutto quel giorno lì: il giorno dopo San Valentino, che era di domenica.
C'erano un sacco di ragazzi che regalavano cioccolatini, rose o bigliettini alle proprie fidanzate, o semplicemente alle loro amiche.

Nick, però, fece qualcosa di inaspettato...
«Buongiorno capitano» disse, rivolto a Leo.

«Buongiorno a lei, mio atleta» cambiò la risposta e si misero a ridere.
Ci fu una pausa: un silenzio tombale tra loro.

«Senti... Ti ho portato una cosa»
Leo fece una faccia sorpresa: «Cosa?» rispose «Una cosa... Per me?»

L'amico annuì e tirò fuori un sacchetto pieno di cioccolatini.
«Buon San Valentino, amico mio» disse sorridendo, porgendogli il sacchetto di cioccolatini.

La faccia di Leo, stranamente, divenne color pomodoro: «G-grazie Nick» e lo guardò con uno sguardo confuso.

Nick rise. «Tranquillo, non sono innamorato di te. Era per fare un gesto di amicizia»

«Bè, grazie mille amico mio» rispose, abbracciandolo.

«Figurati, per un amico è il minimo».
I due rimasero lì, buoni, a mangiare i cioccolatini gentilmente preparati dalla madre di Nick un giorno prima.

«Senti... Finché non avremo la ragazza...» disse ad un certo punto Leo, che aveva la bocca piena di cioccolatini. Deglutì e continuò: «Facciamo che, ad ogni San Valentino, ci scambiamo i cioccolatini, come veri amici?»

Nick lo guardò un po' incredulo, poi rispose: «Certo, mi sembra una grandissima idea» e addentò un cioccolatino, sorridendo.

Questo sarà uno dei momenti che non dimenticheranno mai...

Fine marzo 2016

Tra pochissimo sarebbe arrivato aprile. Un mese che, in quella scuola, significava l'arrivo di verifiche a non finire. E anche un'altra cosa stressante per i ragazzi di terza: le Invalsi.

I prof assillavano i ragazzi, mettendoli sotto pressione.
Leo sapeva che, alle Invalsi, avrebbe perso la calma e avrebbe mandato a monte tutto.
Nick, invece, si sentiva pronto e studiava come un matto: non avrebbe deluso sè stesso in quei test.

Sarebbero mancate poco più di due settimane alle prime prove Invalsi. E nessuno, ma dico nessuno, aveva voglia di farle, tantomeno i prof stessi.

Inizio maggio 2016

Tutte le classi avevano concluso le prove ed erano tutti entusiasti.
Infatti, Nick e Leo, dopo un po' di tempo, riuscirono a vedersi, dopo un mese e mezzo, a ricreazione.

«Che merda le Invalsi» cominciò il rosso «Non ti fanno neanche fare ricreazione! È una disgrazia»

Leo annuì divertito «Hai ragione. Dovrebbero proprio abolirle le Invalsi. Vabbè, il lato positivo è che al liceo non ce le avremo»

Sorrisero ed entrambi si misero a mangiare la propria merenda, senza nemmeno dire una parola. Ancora un mese e mezzo al delirio...

Giugno 2016

Mancavano tre settimane alla fine della scuola.
Tre lunghissime settimane.

Nella prima settimana rimanete, le terze continuarono un po' col programma; le altre due, invece, i prof gli hanno lasciato un po' di libertà.

L'ultimo giorno, le classi terze si recarono tutte nell'auditorium della loro scuola, dove li attendeva il preside...

«Ebbene ragazzi, il vostro percorso si conclude qui. Siete stati molto bravi questi tre anni e mi siete piaciuti tanto. Quindi, io e i colleghi abbiamo deciso di farvi un regalo»

Entrò un bidello con degli scatoloni in mano. Li porse al preside e li aprì.
Erano pieni di... Magliette!?
Magliette con la classe e perfino il nome dell'alunno!

Tutti rimasero sconvolti e, uno alla volta, andarono a prendere la propria t-shirt, ringraziando insegnanti e il preside.

A ricreazione, ovviamente, se le fecero firmare da compagni di classe e altri amici.

Nick e Leo si incontrarono: entrambi avevano le maglie interamente piene di nomi.

«Ebbene la nostra avventura finisce qui» disse un po' triste Leo.

«Già... Almeno ci possiamo vedere nei campi da rugby» lo rallegrò l'amico.

«Hai ragione. Mi mancherai Nick»

«Anche tu, Leo».
Si abbracciarono. Forse, quella sarebbe stata l'ultima volta che si vedevano al di fuori dei campi da rugby. Al liceo chissà se si sarebbero sentiti...

Uscirono dalla scuola, e tutti lanciarono coriandoli; c'era chi piangeva e chi urlava dalla gioia: se ne sarebbero andati per sempre da quell'inferno.

Bè, non era ancora tutto finito...
Mancavano ancora gli esami...




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Ciaoo. Nuovo capitolo.
Ho riassunto la loro terza media. Come vi è sembrata? Noiosa o divertente?

Se vi piace la storia, lasciate una 🌟 e, se volete, commentate.
A domani miei piccoli lettori 🤗

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