Fever
Non sai quanto ti ami
Non sai quanto io ci tenga
Quando mi metti le braccia intorno
Mi viene una febbre che è dura da sopportare
<< Bene ragazzi, avete mezz'ora per provare, poi tocca a Luigi >>
Alex annuì, nonostante la voce fosse fuori campo e non ci fosse effettivamente nessuno della redazione lì con loro.
Ma, del resto, ormai aveva imparato che lì ad Amici qualcuno c'era sempre: credere di essere soli era più un'utopia che altro.
<< Sei pronta? >> domandò poi a Cosmary, già in posizione nell'angolo dello studio.
Lei gli sorrise.
<< Devo solo calcolare bene gli spazi, ma sono sicura che verrà bene >>
Era la prima e unica volta che avrebbero provato in studio prima dello speciale del giorno successivo ed in realtà era anche la prima ed unica volta che gli allievi provavano in maniera separata gli uni dagli altri.
Di solito infatti, le prove generali erano un delirio, quasi più della puntata in sè: gente che correva a destra e a manca per capire dove posizionarsi, i cantanti che steccavano e dovevano ricominciare daccapo, i ballerini che perdevano tempo a scaldarsi.
Quel giorno invece, forse complice la magia del Natale alle porte, avevano lo studio tutto per loro e l'atmosfera era così serena da apparire irreale.
Beh, serena se non si contavano i battiti accelerati di Cosmary all'idea di ballare quella coreografia davanti a lui.
Aveva infatti aggiunto qualche modifica rispetto alla versione provata in sala il giorno prima e sperava davvero che Alex apprezzasse.
Del resto, anche lui aveva deciso di cantare in piedi anziché seduto come avevano concordato all'inizio.
<< 3,2,1... >> avvisò la voce fuori campo, facendo dunque partire la base della canzone.
Romeo amava Giulietta
Giulietta ricambiava
Quando lui le mise le braccia attorno
Lui disse: "Giulietta, piccola, sei la mia fiamma"
Alex aveva scelto di cantare Fever prima ancora di chiedere a Cosmary di partecipare a quell'esibizione.
Da subito aveva infatti avuto in mente di fare qualcosa di diverso dal solito, cimentarsi in un range più basso ed in un certo senso sensuale.
E, quando aveva pensato alla sensualità, inevitabilmente gli era venuta in mente lei.
Lei che adesso era arrivata al centro dello studio e si muoveva davanti a lui con quei tacchi vertiginosi e quei pantaloni decisamente troppo stretti.
Lei che avrebbe potuto fargli dimenticare ogni parola della canzone se solo l'avesse guardata troppo a lungo.
Mi fai venire la febbre, quando ci baciamo
La febbre con la tua ardente giovinezza
La febbre, mi sento il fuoco addosso
La febbre, si, brucio davvero.
Cosmary aveva montato quel pezzo pensando a lui, era stato inevitabile.
La prima volta che l'aveva sentito pronunciare quelle parole in quel modo, era convinta che la febbre sarebbe venuta a lei.
Ecco perché aveva cercato una coreografia abbastanza sensuale da sposarsi con il testo, ma che allo stesso tempo non fosse volgare e che, un po' c'aveva pensato, potesse far colpo su Alex.
Danzava quindi davanti a lui cercando di non coprirlo mai e poi, ogni volta che arrivava il ritornello della canzone, si avvicinava al cantante e gli girava attorno, così da spostare l'attenzione su di lui.
E spostare, senza alcun dubbio, quella di lui su di lei.
Dunque avete ascoltato la mia storia
Ecco il mio punto di vista
Le ragazze sono nate per farvi venire la febbre.
Lo studio stava andando a fuoco, per forza.
Non poteva esserci altra spiegazione al caldo insopportabile che Alex provava in quel momento.
Le ultime note della canzone si espansero nell'aria mentre Cosmary si avvicinava ed Alex pronunciava le ultime parole.
Che bel modo di bruciare cantò, voltandosi verso la ragazza che in quel momento gli poggiava una mano sulla spalla e poi voltava la testa verso il pubblico scandendo così l'ultima nota.
La base della canzone terminò, ma lo sguardo di Alex restò immobile su di lei, incapace di vagare altrove.
Cosmary intanto, che non se n'era accorta, lasciò scivolare via la mano dalla sua spalla e si voltò a guardarlo sorridente.
<< È venuta bene, no? >>
Alex aveva pensato tantissime volte a quel momento, a ciò che avrebbe provato e a come sarebbe potuto iniziare.
C'avevo pensato a lungo e si era ripromesso di aspettare un momento molto diverso da quello, un attimo più profondo e meno impulsivo, magari dopo aver condiviso qualcosa di importante come quando lei gli aveva raccontato del suo passato e aveva cercato di far dare lo stesso a lui.
Aveva detto a Luigi che non voleva farle credere che il suo fosse solo un interesse fisico, e poi lo aveva ripetuto a se stesso così tante volte che aveva finito per perderne il senso.
In quell'istante infatti, mentre la guardava accanto a sè, non riusciva a trovare una sola ragione per cui l'attrazione che provava avrebbe dovuto essere una cosa da trattenere.
<< Alex, ci sei? >>
Si, c'era. C'era più di quanto ci fosse mai stato.
E così, incoerente verso se stesso e verso ciò che si era prefissato, finalmente si lasciò andare.
Allungò una mano a prenderle il viso, nascondendola tra i suoi capelli morbidi, e la avvicinò a sè così tanto che per un attimo Cosmary sembrò stranita.
Ma poi, quando era ad un attimo dalle sue labbra, la vide sorridere.
Dio, se era bella.
Era bella mentre sorrideva con quella dolcezza quasi quando lo era prima, quando ballava davanti a lui con sensualità.
Lei era entrambe le cose.
Ed Alex voleva entrambe le cose, le voleva così tanto che non riuscì più a trattenersi.
Schiuse le labbra per catturare quelle di lei, che non stava aspettando altro, dato che subito allungò le mani a prendergli il volto.
Si baciarono così la prima volta: entrambi che trattenevano il viso dell'altro per la paura che potesse scappare via.
Ma Cosmary non sarebbe mai fuggita da quello che desiderava da settimane.
Ed Alex, sebbene fosse il primo ad evitare sempre di esporsi troppo, in quella situazione non pensò neanche per un attimo di allontanarsi da lei.
Portò l'altro braccio sulla vita di lei, avvicinandola un altro po' e chiedendosi intanto dove fosse finito il suo imbarazzo di mostrarsi così davanti alle telecamere.
Si separarono quindi un secondo, giusto il tempo di prendere fiato, e Cosmary sorrise così tanto che quasi neppure sembrava possibile.
<< Finalmente >> sussurrò sulle labbra di lui, schioccandogli un rapido bacio a stampo.
Alex sorrise a sua volta ma, a differenza di lei che sembrava semplicemente felice, lui non riuscì a nascondere un po' d'imbarazzo.
<< Lo so che lo volevi da tanto >> la prese allora in giro, tanto per darsi un tono che differisse dal rossore sul suo viso.
Cosmary si mordicchiò il labbro divertita, mentre Alex seguiva con lo sguardo quel movimento e, per la prima volta, sapeva di poterlo replicare.
<< In realtà, da come mi guardavi prima, sembrava che tu non vedessi l'ora >>
Il ragazzo ridacchiò, mentre adesso le stringeva i fianchi con entrambe le braccia e non accennava a lasciarla andare neanche un attimo.
<< Forse... >> mormorò allora, schioccandole un bacio sulla punta del naso e vedendola sorridere teneramente a quel gesto.
Non le avrebbe mai detto ciò che aveva provato poco prima, vedendola ballare davanti a sè in quel modo, eppure era abbastanza certo che lei lo avesse percepito.
Cosmary fece per baciarlo di nuovo, quando ecco che la voce fuori campo li interruppe.
<< Ehm...ragazzi, il vostro tempo è scaduto. Potete tornare in casetta >>
Che bel modo di bruciare.
Angolo dell'autrice:
Habemus bacio! Vi avevo promesso un capitolo 🔥 e quale canzone migliore se non proprio Fever?
Spero davvero che vi sia piaciuto, ci tenevo tanto a non "sprecare" il momento del primo bacio e farlo arrivare nel modo più naturale e coerente possibile, ecco perché spero anche che i ragionamenti di Alex vi siano sembrati chiari...fatemi sapere!
Cosa pensate che succederà adesso?
Vi avverto che purtroppo non sarà tutto rose e fiori! Del resto, il nostro Malinconia non è proprio una persona facile da prendere...
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top