Amici ad Amici
<< Oh frà, ma che ore sono? >>
La voce impastata dal sonno e le mani a stropicciarsi gli occhi.
Luigi Strangis adorava dormire e non faceva nulla per nasconderlo, soprattutto la domenica siccome non avevano lezioni nè tantomeno le nuove assegnazioni.
<< Le cinque e mezzo >> mormorò Alex, riprendendo poi subito a mordicchiare la penna che teneva tra le dita.
Cancellò l'ultima parola appuntata, errato, sostituendola con un più fruibile sbagliato.
A volte aveva paura che il suo linguaggio fosse troppo poco immediato e che le persone faticassero a capire il messaggio dietro le sue canzoni: lo testimoniava il fatto che Sogni al cielo, il più semplice tra i suoi inediti, per adesso era molto più apprezzato del più complesso Tra silenzi.
<< Che scrivi? >> domandò Luigi, alzandosi e stiracchiandosi rumorosamente << Già un nuovo inedito? >>
Alex sollevò le spalle con tranquillità.
<< Giusto qualche frase, ero ispirato >>
A quel punto l'amico allungò lo sguardo per leggere quelle prime parole un po' sconnesse.
Forse un ritornello, forse un bridge...Alex non ne era ancora certo, aveva solo buttato giù le prime emozioni che gli erano esplose dentro.
Semplicemente è tutto così complicato.
E non è giusto, ma neanche sbagliato.
Luigi lo guardò divertito.
<< E il soggetto della frase sarebbe? >>
Alex sbuffò.
E avrebbe voluto dirgli che si sbagliava, ma la verità era che quelle frasi gli erano venute fuori in modo così spontaneo da non poterle negare.
<< Quello che vorrei, ma che non vorrei volere >> rispose allora sinceramente.
Luigi prese posto allora accanto a lui, costringendolo in quel modo ad una conversazione che forse non era pronto ad avere.
O forse si, se non fosse stato così schiavo delle sue paure.
<< Mi spieghi qual è il problema, Alex? >>
Il ragazzo scosse la testa.
Come avrebbe potuto spiegargli qualcosa che non capiva neppure lui stesso?
<< Credo di essere interessato a lei >> mormorò allora timidamente << Cioè, credo che lei mi piaccia >>
Luigi per poco non scoppiò a ridergli in faccia.
<< Questo lo sappiamo tutti Alex, Cosmary compresa >> affermò poi, riferendosi non solo alla conversazione che lei ed Alex avevano avuto la settimana prima sulle scale, ma anche semplicemente alla sicurezza con cui la ragazza si avvicinava a lui.
Era chiaro che fosse una tipa sicura di sè, ma era altrettanto ovvio che sapesse di fargli un certo effetto.
<< Quello che non capisco è perché non ci provi >>
Alex allora ripensò alla sera prima, a quando erano stati abbracciati in silenzio sulla panchina in giardino.
O a quando era successo la settimana prima, dopo che l'aveva trovata di notte sul tapis roulant e prima che la mettesse a letto.
Ripensò a quel giorno in cucina mentre lei lo provocava parlando del passo a due con Mattia e poi gli si avvicinava a tal punto che era convinto che l'avrebbe baciato.
In tutte quelle occasioni, se non sempre, Alex si era sentito attratto da lei come una dannata calamita.
<< Perché lei è diversa dalle altre ragazze che mi sono piaciute in passato >> provò allora a spiegare, nonostante per lui fosse una fatica immensa tradurre quei pensieri in parole.
<< Insomma, non che non mi sia mai capitato di fare qualcosa senza impegno, ma ho sempre approcciato con ragazze che mi prendevano dal punto di vista mentale. Poi mi rendevo conto che mi piacevano anche fisicamente, ma non partiva mai da lì >>
Non era certo che quel discorso avesse senso, eppure Luigi in qualche modo sembrò capirlo.
<< E Cosmary invece ti fa partire l'ormone >> affermò infatti.
Alex scoppiò a ridere.
<< Oh e ammettilo dai, sennò qua facciamo notte! >> si lamentò allora il suo amico, ricevendo in risposta un cenno d'assenso con il capo.
<< Si >> mormorò poi Alex, ripensando anche solo al primo giorno e a ciò che aveva provato vedendola ballare su quei maledetti tacchi.
<< Non ho mai avuto a che fare con qualcuna che mi attraesse così tanto fisicamente, è difficile per me >> ammise, ma così facendo Luigi perse nuovamente il filo del discorso.
<< Non capisco >> gli chiese infatti << È solo questo, solo chimica? >>
Alex scosse la testa.
<< No. Vedi? È questo il problema >>
Lo sguardo di Luigi era più interrogativo che mai.
Alex sorrise appena, divertito dalla sua confusione e allo stesso tempo grato per il tempo che gli stava dedicando.
Non era abituato a parlare in quel modo, certo, ma non era neppure abituato ad essere ascoltato così.
<< Il punto è che lei è due persone completamente diverse: da una parte c'è quella sicura di sè che mi provoca e mi cerca, dall'altra quella dolce e fragile che si sta aprendo con me e sta provando a conoscermi. Io sono attratto da entrambe in due modi opposti, ma non voglio che l'attrazione fisica prevalga sull'intesa mentale. Capisci cosa intendo? >>
Luigi scosse la testa a destra e a sinistra, l'espressione di un bambino confuso sul viso.
<< Io penso che sia fantastico che la stessa ragazza abbia due lati che ti piacciono entrambi così tanto >> rispose allora << Cioè, banalmente ti fa sia da moglie premurosa che da amante passionale! >>
Alex non lo credeva possibile in una situazione così complicata, eppure scoppiò a ridere.
<< Sei un coglione >> gli disse allora sorridendo, ma la verità era che avrebbe voluto dirgli tutt'altro.
Sei un amico, davvero.
<< Il coglione sei tu se te la lasci scappare, fidati. >>
Luigi si alzò in piedi per andare a lavarsi, lasciandogli uno schiaffetto dietro la nuca per incoraggiarlo.
<< A parte che, fossi in te, inizierei davvero a preoccuparmi di Mattia >> gli disse poi, prima di chiudere la porta del bagno << li vedo un po' troppo vicini ultimamente! >>
*
Quel pomeriggio Maria chiamò tutti sulle gradinate per dare due annunci importanti.
Il primo era una busta blu per Christian, un passo a due per lui e Mattia assegnato dal maestro Todaro.
<< Oh frate, che spettacolo! >> esclamò Christian, voltandosi verso il suo amico e sorridendogli.
Era una coreografia di hip hop, perfettamente nelle corde del moro e un po' meno in quelle del biondo, ma Cosmary era certa che il suo amico ce l'avrebbe fatta comunque.
<< Uffa, anche io voglio un passo due con te >> si lamentò Cristiano al suo fianco, facendo il broncio e facendola ridacchiare.
Cosmary gli passò quindi un braccio dietro le spalle, schioccandogli un bacio sulla guancia: << Lo facciamo in camera stasera, tranquillo! >>
Il suo amico rise a sua volta, ma quell'ilarità fu subito interrotta dall'arrivo di una nuova comunicazione.
Era un video di Rudy Zerbi ed era per Elena.
Ma Cosmary non riuscì a cogliere cosa dicesse, perché proprio in quel momento Mattia, seduto accanto a lei dal lato opposto rispetto a Cristiano, le sussurrò nell'orecchio.
<< Cosmy, possiamo andare un attimo di là? Devo dirti la cosa dell'altro giorno, è importante >>
La ballerina era estremamente in difficoltà.
Da un lato la comunicazione per Elena che, a giudicare dall'espressione del suo professore, sembrava tutto tranne che positiva; dall'altro il suo amico e quella verità che provava a dirgli da qualche giorno.
Come poteva scegliere di stare vicino solo ad uno dei due?
<< Ti prego... >>
Mattia le strinse la mano, mentre le parole di Rudy si rincorrevano ancora e lei non riusciva a concentrarsi abbastanza da comprenderle.
A pensarci adesso, il biondo accanto a lei non era rimasto neanche particolarmente entusiasta della coreografia da ballare con il suo migliore amico, cosa alquanto sospetta.
La cosa che lo turbava doveva essere davvero importante se non gli permetteva neppure di gioire insieme a Christian.
<< Andiamo >> disse allora, sperando di non pentirsene.
Alex intanto ascoltava le parole di Rudy Zerbi senza capirne il senso, come in realtà succedeva fin troppo spesso.
Non era un mistero infatti che tra lui e il professore non scorresse proprio buon sangue: un po' per il carattere troppo sincero di Alex, un po' per le continue critiche che Rudy continuava a muovere nei suoi confronti.
Prima c'era stata la questione del sei sempre uguale quando canti, poi la tua scrittura è antica.
Lorella diceva che in realtà era solo invidia per non averlo preso nella sua squadra, un po' come con Sissi, ma Alex era convinto che vi fosse anche una sincera antipatia di base.
E del resto un po' lo capiva: con il carattere schivo ma diretto che si ritrovava, non era raro che le persone non lo prendessero troppo in simpatia.
<< Ceh ma quindi ora questa viene qui in casetta? >> domandò Cristiano confuso.
<< Si, sta tutta la settimana con noi e poi in puntata fanno la sfida >> gli spiegò Luigi, allungando poi una mano a sfiorare la spalla di Elena.
<< Va beh, ascoltiamola >> mormorò allora Luca, passandole un braccio attorno alla vita per avvicinarla a sè. O forse per allontanarla da Luigi, chissà.
Per quanto il cantante facesse ormai sul serio con Carola infatti, Alex sapeva che Luca provava gelosia verso chiunque si avvicinasse ad Elena.
Perché non avesse ancora trovato il coraggio di avvicinarsi lui però, ancora non lo aveva capito nessuno.
Il monitor mostrò il provino di una ragazza bionda di diciannove anni, una certa Paily.
Nel video precedente infatti, Rudy aveva avvisato Elena di stare pensando di sostituirla e le aveva spiegato che la sua pseudo sfidante sarebbe stata in casetta con loro quella settimana, dandogli così più elementi per poter decidere in puntata chi tenere delle due.
<< È brava, cazzo >> affermò Elena con dispiacere.
Si, era brava.
Nel video interpretava Stay di Rihanna in un modo così personale da stupire, aggiungendovi anche delle barre in inglese rappate con un accento che Alex non potè non apprezzare.
<< Non più di te >> si affrettò a ribattere Luca, ma qualsiasi cosa avesse detto in quel momento sarebbe sembrata dettata dall'affetto.
E forse questo non valeva solo per lui, ma per tutti quelli seduti sulle gradinate.
E forse fu quello che spinse Elena a voltarsi verso Alex, cercando il suo sguardo ma prima di tutto la sua sincerità.
<< Che ne pensi? >>
Il ragazzo si grattò la nuca leggermente imbarazzato da quei riflettori puntati su di lui: era come se tutti desiderassero che dicesse qualcosa di carino, ma allo stesso tempo si aspettassero che non lo facesse.
<< Ha una bella voce e una bella padronanza, sia del ritmo che dell'inglese >> mormorò allora lui.
Elena annuì tra sè e sè, mordicchiandosi la guancia dall'interno.
<< Però dovremmo sentirla in italiano e soprattutto su un inedito >> aggiunse e poi, guardando la ragazza con tenerezza, abbozzò un sorriso << Il pezzo che stai preparando tu è davvero forte, se riesci a portarlo in puntata hai tutte le carte in regola per batterla >>
Elena gli sorrise.
<< Grazie Alex >>
*
<< Ti prego Cosmary, non devi dirlo a nessuno >>
Le mani di Mattia tremavano tra le sue, mentre i suoi occhi azzurri erano velati di lacrime.
La ragazza allungò una mano ad accarezzargli il viso, asciugando una goccia solitaria che gli aveva rigato la guancia.
<< Te lo giuro Matti >> gli ripetè ancora << Tu però stammi a sentire, prova a fare ciò che ti ho detto >>
Il biondo annuì.
E poi fece per dire qualcosa, ma proprio in quel momento la porta della stanza gialla si aprì rivelando un Alex palesemente infastidito.
<< È pronto da mangiare >> masticò, guardando Cosmary come se gli avesse fatto chissà che torto.
<< Ah, e la tua amica sta piangendo. Se non sei troppo impegnata, io ci andrei a parlare. >>
Angolo autrice:
Ho deciso di aggiornare oggi, anche se con un capitolo un po' di passaggio, per distrarmi un po' dalle notizie del tg, spero possiate fare lo stesso.
Ci sentiamo nei commenti 🤍
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