Epilogo
Sanremo, 6 febbraio 2018
Mancavano poche ore alla prima serata della 68ª edizione del Festival di Sanremo; quell'anno sarebbe stato particolare perché cambiava la direzione artistica: al posto di Carlo Conti arrivava, come padrone di casa, nientemeno che Claudio Baglioni.
E poiché era un cantante, su di lui c'erano aspettative altissime: aveva rivoluzionato tutto, per questo Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino lo prendevano in giro soprannominandolo "il dittatore artistico".
Grandi nomi sfilavano tra i Big: tra questi i ritorni di Noemi e Max Gazzè, Ermal Meta in coppia con Fabrizio Moro, l'ultima esibizione di Elio insieme alle Storie Tese; era stata messa molta carne al fuoco, doveva essere tutto perfetto.
Una figura si aggirava sorridendo tra le quinte e la sala prove: era Elena Sebastiani, ormai signora Di Biase, che era stata richiamata per coordinare le attività legate al Festival anche dal nuovo direttore artistico; essendo un artista, Baglioni conosceva suo padre, e in più aveva saputo l'egregio lavoro dell'anno precedente: nom era difficile che la sua scelta ricadesse su di lei.
Mentre controllava che tutto procedesse al meglio, a poche ore dalla prima serata di quell'edizione, ripensava a quanto era cambiata, nell'ultimo anno: mise piede al Teatro Ariston che era una ragazzina insicura e ignara della sua storia familiare, ora era una donna sposata e consapevole delle sue origini.
Sanremo era il suo destino: dopotutto aveva nelle vene il sangue di Giulia Fioretti e Lorenzo Molinari, di Alba Guerrieri e Antonio Sebastiani.
Corse incontro a suo marito che stava accordando il pianoforte, lo baciò: lui era stato una delle prime persone che aveva incontrato all'Ariston insieme alla ballerina Carla Grandini e Jacopo Lo Monaco, quando l'avevano già riconosciuta e lei credeva che stessero bluffando.
Adesso questi ultimi, anch'essi sposati, avevano avuto due gemelli: la femmina si chiamava Alba, il maschio Lorenzo. Come avevano promesso al funerale dell'anziano autore, rimasto in vita unicamente per ricongiungersi a quella nipote che gli era stata strappata, esattamente come sua figlia e come la donna che amava; una generazione di sfortunate, che con Elena aveva trovato il suo riscatto: la ragazza aveva pensato che fosse un vecchio mitomane, ma poi aveva imparato a conoscerlo, a conoscere sua nonna e sua madre attraverso i racconti di lui, ed erano venute fuori da una parte una donna intelligente e luminosa, dall'altra una giovane difficile e bellissima, con una sensibilità fuori dal comune; sarebbero state i suoi angeli custodi insieme all'anziano autore, che se n'era andato ormai da undici mesi.
<< Elena, vieni! >> fece la voce di Carla, che stava correndo incontro a lei e Umberto.
<< Cosa succede? >> domandò la ragazza.
<< Claudio sta per provare l'entrata in scena! >> l'avvertì la ballerina.
<< Allora tutti ai vostri posti, si va in scena! >> li esortò la coordinatrice delle attività, cominciando a dare direttive a tutto lo staff.
Jacopo diede il segnale ai suoi macchinisti, Umberto si preparò al piano e Carla entrò in scena per la coreografia d'apertura.
Poi entrò Claudio Baglioni dalla scalinata, nella nuova scenografia Bianca dell'Ariston.
Una nuova epoca stava cominciando, a Sanremo, ed Elena e i suoi amici erano fieri di farne parte.
Fine
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