Una Spedizione e Troppa Gelosia
La spedizione parte all’alba.
Io, Zaira, Glenn, Aaron, Daryl e altri quattro ragazzi.
Ragazzi che non mi piacciono per niente.
E non perché mi hanno fatto qualcosa.
Ma perché le guardano troppo.
Giuro su Dio, non smettono di fissarla.
Ogni volta che ci fermiamo, ogni volta che lei parla, i loro occhi sono sempre su di lei.
E questo mi manda fuori di testa.
Mi posiziono sempre il più vicino possibile a lei.
Ma anche così, non la smettono.
E allora?
Decido di farglielo capire a modo mio.
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Dopo un’ora di cammino, ci fermiamo in una vecchia farmacia.
Glenn e Daryl entrano per primi, controllano che non ci siano vaganti.
«Tutto pulito,» dice Daryl.
Entriamo uno alla volta.
Zaira cammina davanti a me, e subito vedo due di quei fottuti idioti guardarle il culo.
Mi si chiude la gola.
Sorridono.
Fanno pure una battutina tra loro.
E allora io?
Mi avvicino subito a lei.
E la bacio.
Forte.
Lento.
Con la lingua.
Zaira sobbalza leggermente, sorpresa.
Poi sorride contro le mie labbra.
Sa esattamente cosa sto facendo.
E si diverte troppo.
Io, invece, mi diverto a vedere le facce incazzate degli altri.
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Dopo un po’, iniziano con le domande.
La prima la fa uno di loro, Josh.
«Allora, Carl, com’è stare con Zaira?»
Io lo guardo, senza espressione.
«Perfetto.»
Lui ride.
«Dai, intendo… davvero.»
Io serro la mascella.
«L’ho detto.»
Un altro ragazzo si intromette.
«Com’è a letto?»
Mi blocco.
Il sangue mi si gela.
Lo guardo come se avesse appena firmato la sua condanna a morte.
Lui ride nervosamente.
«Dai, solo curiosità.»
«Fatti i cazzi tuoi.»
L’altro si mette le mani avanti.
«Ok, ok, niente domande scomode.»
Come no.
Dopo due minuti, ne arriva un’altra.
«Quando vi siete messi insieme, chi ha fatto la prima mossa?»
Io sospiro forte.
«Lei.»
«Oh, quindi sei stato rincorso?»
Mi fermo.
«No.»
«Mh.»
Io serro i denti.
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Più tardi, mentre raccogliamo provviste, un altro ne approfitta.
«Ehi, Carl, quando avete litigato la prima volta?»
Io rido piano.
«La prima volta che ci siamo parlati.»
Tutti ridono.
Ma Josh continua a scavare.
«Ti ha mai lasciato senza parole?»
Io mi mordo l’interno della guancia.
«Più volte di quanto ammetterò mai.»
«Sei mai stato geloso di qualcuno?»
Mi irrigidisco.
E non rispondo.
Perché cazzo, lo sono proprio ora.
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Quando ci spostiamo per cercare armi, Zaira mi chiama.
«Amore, puoi aiutarmi?»
Io mi giro subito.
Non le do nemmeno il tempo di spiegare, sono già lì accanto a lei.
«Dimmi.»
Mi lancia un piccolo sorriso, indicando una cassa troppo pesante per lei.
«Sollevami un attimo, non ci arrivo.»
Le sorrido di lato, la prendo subito per la vita e la sollevo.
Le sue mani si appoggiano sulle mie spalle, le gambe sfiorano i miei fianchi.
E in quel momento, vedo gli altri guardare.
Soprattutto Josh.
Che sta per dire qualcosa.
Ma prima che possa aprire bocca, mi abbasso di scatto e bacio Zaira sul collo.
Lunga.
Forte.
E la sento rabbrividire tra le mie braccia.
Josh smette immediatamente di ridere.
Bene.
Missione compiuta.
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