Ti Chiedo di Restare


Carl non si tira indietro.

Non fa un passo indietro.

Mi fissa, troppo vicino, troppo sincero.

E poi, con voce più bassa, più ruvida, finalmente cede.

«Zaira… ti prego.»

Il mio cuore perde un battito.

Carl Grimes non prega nessuno.

Eppure, sta pregando me.

«Non voglio perderti per una cazzata.**

Si passa una mano sulla nuca, frustrato.

«So di aver sbagliato. So che avrei dovuto dirtelo. Ma non sapevo come farlo senza sembrare ancora quel coglione che ero prima.»

Io resto immobile, il respiro lento.

Carl mi supplica con gli occhi.

«Mi dispiace.»

Due parole semplici.

Ma dette da lui, pesano più di tutto.

Abbasso appena lo sguardo, incerta.

Ma poi lo sento.

Sento che è sincero.

E alla fine, lo perdono.

Non con le parole.

Ma con un sospiro lungo e un cenno della testa.

Carl lo capisce subito.

E per la prima volta, sorride davvero.

---

Tornano a casa insieme, come se niente fosse.

Come se, dopo questa discussione, qualcosa fosse cambiato in meglio.

Carl mi tiene per mano.

Non la stringe troppo, mi lascia sempre il controllo.

E io non mi scosto.

Quando arriviamo in casa sua, si butta sul divano, tirandomi con sé.

Mi ritrovo sopra di lui, il mio corpo che combacia con il suo.

Carl mi guarda, il suo sorriso divertito, soddisfatto.

«Ti sei abituata a stare su di me, eh?»

Alzo gli occhi al cielo, spingendolo leggermente sul petto.

«Zitto, cowboy.»

Lui ride piano.

Mi sfiora i capelli, il pollice che accarezza piano la mia guancia.

È un gesto nuovo.

Qualcosa che Carl non ha mai fatto prima.

Lo guardo negli occhi, confusa.

E per tutta risposta, lui mi bacia.

Lento.

Profondo.

Come se volesse farmi sentire che ora è tutto a posto.

E il problema?

Il problema è che, per la prima volta, ci credo davvero.

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