Sopravvivere, Non Vivere


Il mondo fuori è spietato.

Ma io lo sono di più.

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Le settimane passano.

Io continuo a muovermi.

A sopravvivere.

A combattere.

Ad evitare di pensare.

Ma ogni notte, quando tutto è silenzioso…

Il suo viso torna nei miei pensieri.

Il suo sguardo tormentato.

La sua voce che mi chiama "Fenice".

Mi manca.

Cristo, mi manca così tanto che a volte è difficile respirare.

Ma non posso tornare.

Non dopo tutto.

Non dopo quello che abbiamo detto.

L’ho lasciato.

E adesso devo convivere con la mia scelta.

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Un giorno, mentre cammino lungo una strada abbandonata, mi imbatto in un gruppo.

Cinque uomini.

Armati.

Mi vedono.

Mi sorridono.

E io so già che non vogliono solo scambiare due parole.

Mi preparo a combattere.

Perché è tutto quello che mi è rimasto.

E mentre stringo il coltello tra le mani, mi chiedo se Carl starebbe fiero di me…

O se si incazzerebbe perché continuo a rischiare la vita.

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