"noi"?


Carl è rilassato.

Troppo rilassato.

Dopo aver quasi spaccato la faccia a uno dei suoi amici, si è rimesso a parlare con loro come se nulla fosse.

Io, invece, sono ancora seduta su di lui.

Le sue mani sulle mie cosce, il suo respiro calmo, il corpo sotto di me troppo vicino.

E non so perché, ma mi infastidisce.

Non il contatto.

Il fatto che abbia ottenuto esattamente quello che voleva.

Quindi, senza dire nulla, mi alzo.

Mi scosto dalle sue gambe e faccio per andarmene.

Ma Carl non me lo lascia fare.

«Zaira.»

La sua voce mi ferma a metà strada.

Non è arrabbiato.

Non è supplicante.

È solo… Carl.

Mi giro appena.

Lo trovo ancora seduto lì, con uno sguardo che non so decifrare.

Mi fa cenno di tornare.

E io lo faccio.

Non so perché.

Forse perché so che, se non lo faccio, verrà lui da me.

E non voglio dargli la soddisfazione.

Mi fermo davanti a lui, incrociando le braccia.

«Che vuoi?»

Carl non risponde.

Si allunga leggermente verso di me, prende l’orlo della sua maglia, quella che sto indossando, e la tira giù.

La sistema.

Mi copre.

Il mio cuore salta un battito.

Alzo gli occhi su di lui, ma Carl non dice niente.

Non mi guarda nemmeno.

Si volta verso i suoi amici, come se nulla fosse successo.

Come se non avesse appena fatto qualcosa di assurdo.

Ma gli altri hanno visto.

E uno di loro sorride storto.

«Okay, adesso devi dircelo.»

Carl si volta appena. «Cosa?»

«Cosa cazzo c’è tra voi due?»

Il silenzio nella stanza si fa pesante.

Io non respiro nemmeno.

Aspetto la sua risposta.

Ma Carl…

Carl non dice un cazzo.

Mi lancia solo uno sguardo rapido, poi torna a parlare d’altro.

Come se la domanda non valesse la pena di essere risposta.

Come se noi non avessimo un nome.

E il problema?

Il problema è che ha ragione.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top