Il sole è alto nel cielo, Alexandria è tranquilla.

Io sono impegnata a sistemare delle casse vicino all’armeria, mentre Carl sta lavorando al cancello con altri ragazzi.

Facciamo finta di niente.

Facciamo finta che non sia successo nulla.

Facciamo finta che il bacio di ieri non abbia cambiato tutto.

Ma entrambi sappiamo che è una bugia.

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Uno degli amici di Carl, Liam, si avvicina mentre sto spostando le casse.

«Hey, vuoi una mano?»

Lo squadro un attimo, poi scrollo le spalle. «Fai come vuoi.»

Lui ride, prendendo una delle casse.

«Deve essere strano per te.»

«Cosa?»

Liam inclina la testa, quasi divertito.

«Stare qui. Con noi.»

Sollevo un sopracciglio. «Ci sto bene.»

Lui annuisce, ma il suo sorriso diventa più furbo.

«Soprattutto con Carl, vero?»

Mi fermo per un attimo.

«Che cazzo significa?»

Liam ride di nuovo, come se fosse ovvio.

Poi, con un’alzata di spalle, dice qualcosa che non dovrebbe dire.

«Dai, si vede che gli piaci.»

Il mio stomaco si stringe.

Cosa?»

Liam si blocca subito, come se avesse appena realizzato di aver parlato troppo.

Abbassa lo sguardo, nervoso.

«Cosa hai detto?» insisto, fissandolo.

Lui scuote la testa. «Niente. Lascia perdere.»

Ma ormai l’ha detto.

E io non lo dimenticherò.