La Mia Vittoria
Sono in casa con Rick e Michonne.
Carl è seduto sul divano, il cappello abbassato sugli occhi, il solito sorrisetto da stronzo sicuro di sé stampato in faccia.
E io non ho dimenticato.
Non ho dimenticato che mi ha lasciata lì, con il cuore che batteva troppo forte, con il desiderio che non volevo ammettere.
Ora devo vincere io.
---
Aspetto il momento giusto.
Rick e Michonne sono distratti, parlano tra loro.
Carl è rilassato, non si aspetta niente.
Perfetto.
Mi muovo piano, come se niente fosse.
Mi siedo accanto a lui, il corpo leggermente più vicino del solito.
Carl lo nota.
Lo sento nel modo in cui il suo respiro cambia appena.
Ma non dice niente.
Aspetta.
Così mi giro verso di lui, piano, abbassando lo sguardo sulle sue labbra.
E poi lo faccio.
Lo bacio.
Carl si irrigidisce per un secondo.
Forse non si aspettava che fossi io a farlo.
Forse pensava di avere il controllo.
Ma ora ce l’ho io.
Le mie mani scivolano lentamente sul suo petto.
Sui suoi addominali.
Lo sento trattenere il respiro.
Le mie dita si muovono piano, esplorano, lo sfiorano con calma calcolata.
E poi succede.
Succede qualcosa che non doveva succedere.
Carl geme.
Piano.
Quasi impercettibile.
Ma io lo sento.
Il suo respiro si spezza, la sua presa sulle mie gambe si stringe leggermente.
E capisco.
Ora ho vinto io.
Mi stacco appena, lo guardo negli occhi.
Lui è ancora troppo vicino, troppo caldo, troppo arrabbiato con se stesso per aver reagito così.
Sorrido appena.
«Che è successo, cowboy? Pensavo fossi tu quello ad avere il controllo.»
Carl stringe la mascella.
Mi osserva, gli occhi scuri, pericolosi.
Poi, con voce bassa e ruvida, minaccia:
«Questa me la paghi.»
E il problema?
Non vedo l’ora di scoprire come.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top