Il Pericolo Non Dorme Mai
Le urla rompono il silenzio della notte.
Forti.
Disperate.
Vicine.
Io e Zaira ci scattiamo a sedere sul letto nello stesso istante.
I nostri occhi si incrociano.
«Cos’è stato?» chiede lei, la voce ancora un po’ roca per il sonno.
«Non lo so.»
Ma non è mai un buon segno.
---
Ci alziamo in fretta.
Zaira infila velocemente le sue scarpe, quelle che usa sempre per combattere, simili alle Air Force.
Io prendo subito le armi.
La pistola.
Il fucile.
E il suo coltello.
Glielo lancio, lei lo prende al volo.
Un tempo mi sarei fermato a guardarla.
A pensare a quanto fosse incredibile nel muoversi così veloce.
Ma non adesso.
Non quando l’adrenalina inizia già a scorrermi nelle vene.
«Andiamo.»
Zaira annuisce.
E in meno di un secondo, siamo fuori.
---
Appena mettiamo piede fuori casa, vediamo Daryl.
Sta correndo verso di noi, il viso serio, il fucile stretto in mano.
«Che succede?» gli chiedo subito.
Lui non si ferma.
Ci supera di poco, poi si gira di scatto.
«Seguiteci!** C’è un’orda!**»
Io e Zaira ci scambiamo un rapido sguardo.
Le sue dita stringono più forte il coltello.
Il suo respiro cambia.
Siamo già in modalità combattimento.
Non ci serve dire altro.
Non ci serve nemmeno pensarci.
Scattiamo dietro Daryl.
Perché fuori da queste mura?
L’inferno sta arrivando.
Il caos ci investe come un’onda.
L’orda è enorme.
Troppi zombie, troppi per scappare.
Ma io e Zaira non scappiamo mai.
Non è nel nostro sangue.
Non è quello che siamo.
Quindi, senza dire una parola, ci lanciamo nel combattimento.
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Colpiamo, spariamo, tagliamo qualsiasi cosa si avvicini troppo.
Il sangue marcio imbratta il terreno.
Il tanfo è insopportabile.
Ma non ci fermiamo.
Zaira si muove con la solita velocità letale.
Il coltello taglia la carne putrefatta con precisione.
Io copro le sue spalle, sparando a chiunque si avvicini troppo.
Siamo una squadra.
Lo siamo sempre stati.
E per un momento, sembra che possiamo farcela.
Ma poi…
Poi tutto cambia.
---
Qualcosa ci separa.
Non so se è un crollo, un movimento troppo veloce, o semplicemente la merda di caos che ci circonda.
Ma in un attimo, non la vedo più.
«Zaira?!» grido, girandomi di scatto.
Nessuna risposta.
Solo più zombie, più urla, più morte.
Merda.
Merda, no.
Mi guardo intorno, cerco la sua sagoma tra il buio.
Il mio cuore martella nel petto.
Dove cazzo è finita?
---
Poi, all’improvviso…
BOOM!
Un’esplosione illumina la notte.
Un bagliore arancione scoppia nell’oscurità, divorando tutto nel suo raggio.
E in quell’istante, capisco.
Zaira.
Lei ha fatto questo.
Lei ha acceso il fuoco.
E gli zombie?
Si muovono subito verso di esso.
Si lasciano attirare come falene, lasciando uno spiraglio libero.
Ma Zaira?
Zaira adesso è troppo vicina alle fiamme.
E deve trovare un modo per scappare.
«Cristo…» sussurro, sentendo il panico farmi stringere lo stomaco.
Mi muovo subito, taglio ogni ostacolo tra me e lei.
Devo raggiungerla.
Devo prenderla e portarla via.
Perché se resta lì…
Potrei perderla per sempre.
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