V
flusso di pensieri.
M'ero innamorata dell'idea di noi due su quella panchina a mangiare un gelato io alla nocciola tu al cioccolato ma neanche ti piaceva così ti diedi il mio e anche quello ti faceva schifo ma se lo mangiavi dalle mie labbra era un po' più buono e allora sí decidesti di mangiarlo da lì, e poi le tue mani mi accarezzavano e tu dicevi che era solo per pulirti da gelato e farmi un torto ma non era vero perché non eri sporco eri solo troppo in fissa con me.
M'ero innamorata dell'idea di noi due ma non c'era nessuna panchina, nessun gelato e nessun bacio.
M'ero innamorata dell'idea di me stessa innamorata, capisci? Forse no sono complicata so anch'io che è un casino entrare in sta capa
ma a chi importa tanto nessuno c'ha mai provato
a te piaceva come idea ma non è che avessi voglia di impegnarti quindi hai alzato le spalle perché anche tu avevi voglia di vedermi innamorata ma forse non di te o forse ero troppo complicata per poterci provare in primavera, ripasserai a settembre?
O forse ho solo confuso qualche sguardo al gusto di menta, forse cioccolato o collutorio, oppure era proprio la vodka.
Che a sbagliare sono sempre io ma non capisco che cazzo mi hai fatto ti giuro sto in fissa a fissare quel muro nella speranza di provare qualcosa di diverso, di smettere di sorridere al vuoto perché tanto neanche il vuoto mi risponde e smettere di cercare la tua mano nel mio letto perché tanto è sempre stato vuoto un po' più vuoto ora che prima perché prima vuoto mi andava bene adesso no.
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