Cap. 55 - Ora è tutto risolto, forse.
Dopo quello che sembrava un'eternità, Bakugo si schiarì la voce, ma il tono era meno tagliente del solito, «Aspetta, Deku... stai dicendo che in tutti questi anni in cui ci siamo fatti a pezzi... tu... tu avevi una cotta per me?».
Midoriya annuì lentamente, sentendo il calore salire alle guance, «Sì, Kacchan. È stato tutto molto confuso per me... non lo capivo, e ho cercato di ignorarlo. Ma è sempre stato lì, anche quando pensavo di provare qualcosa per Uraraka. Non so come o quando è iniziato, ma tu hai sempre avuto un posto importante nel mio cuore...».
La sua voce si abbassò, quasi in un sussurro, «E alla fine non potevo più nasconderlo».
Bakugo rimase in silenzio per qualche istante, poi, all'improvviso, fece un passo indietro, come se avesse bisogno di spazio per respirare. Si passò una mano tra i capelli, visibilmente a disagio, e sbuffò, «Deku... tu sei... assurdo», disse, la sua voce era strana, quasi tremante, «Non posso crederci. Mi hai detto questa cosa e... cosa diavolo dovrei rispondere? Io amo Kirishima».
Midoriya aveva paura che Bakugo si arrabbiasse, ma il modo in cui lo guardava, confuso e vulnerabile, era qualcosa che non aveva mai visto prima, «Non ti sto chiedendo niente, Kacchan. Dovevo solo essere onesto, io adesso sono felice con Shoto e tu... Tu sei importante per me, e volevo solo che lo sapessi, anche se... non sono sicuro di cosa accadrà ora».
Bakugo scosse la testa, «Nulla, perché io sono innamorato follemente di Eijiro, Deku».
Midoriya restò in silenzio, colpito dalla risposta di Bakugo. Le sue parole non erano taglienti o crudeli come temeva. Erano sincere, «Io... capisco, Kacchan», disse, con voce un po' tremante.
«Non volevo creare complicazioni. Volevo solo essere sincero, dirti la verità su ciò che provavo. E... sono felice che tu ami Kirishima. Si vede quanto siete importanti l'uno per l'altro».
Bakugo lo guardò con confusione, «Non sei obbligato a dire 'sono felice' come se fosse facile, Deku. Lo so che non è facile per te, ma... apprezzo che me l'hai detto comunque. Avrei odiato scoprire una cosa così importante in un altro modo».
Midoriya fece un piccolo sorriso, «Grazie, Kacchan. È davvero tutto ciò che volevo dire. Ora posso concentrarmi su Todoroki senza nascondermi dietro il passato, lui mi piace tanto».
Bakugo lo guardò per un attimo, poi sbuffò, scuotendo la testa come per scrollarsi di dosso il peso di quella conversazione, «Bene. Ora che hai fatto la tua confessione drammatica, vai a dormire. Non voglio che ti distrai o perdi la testa durante l'addestramento domani per colpa di tutto questo. Sei comunque il mio rivale, Deku, e non ti lascerò mai un secondo di vantaggio, neanche per le faccende sentimentali».
Midoriya ridacchiò leggermente, «Non ci contare, Kacchan. Sarò pronto».
Bakugo fece cenno per andarsene, ma prima di scomparire nella sua stanza, si fermò di nuovo e aggiunse, con voce più bassa e meno aggressiva, «Siamo a posto, Deku. Non preoccuparti di quello che è successo. E... grazie per avermi detto la verità».
Midoriya, mentre Bakugo si preparava a raggiungere la sua stanza, si sentì colto dall'ansia, «Aspetta un attimo!», chiamò, avvicinandosi di nuovo.
Bakugo si fermò, voltandosi, «Che c'è ancora, Deku? Ho già detto quello che dovevo».
Midoriya si grattò nervosamente il collo, «Volevo solo essere sicuro che non fossi arrabbiato. Non voglio che pensi che ti abbia messo in una situazione difficile. Soprattutto per Kirishima. Non voglio mettermi in mezzo a voi due».
Bakugo lo guardò, sospirando, «Non sono arrabbiato, Deku. È solo... tutto un po' strano. Ma non preoccuparti, non ti odio per questo. E per quanto riguarda Kirishima...», fece una pausa, lasciando trasparire un sorriso genuino, «Io amo Kirishima, Deku. Al punto da impazzire per lui».
In quel momento, Kirishima, che si trovava dietro la porta della sua stanza, non poté fare a meno di sorridere ampiamente. La confessione di Bakugo lo riempì di gioia e affetto.
Midoriya, colpito dalla sincerità di Bakugo, si sentì sollevato, «Grazie per avermelo detto, Kacchan. Non volevo interferire tra voi due. Mi fa piacere sentire che lo ami così tanto».
«Bene, allora buonanotte Deku», disse Bakugo, aprendo la porta della sua stanza.
«Ma io...», balbettò Midoriya.
«Ho detto: buonanotte Deku», ripeté Bakugo, sbattendo la porta dietro di sé.
Midoriya sospirò, poi si diresse verso la stanza di Todoroki e bussò delicatamente. Dopo un momento, la porta si aprì, rivelando Todoroki con un sorriso caldo e accogliente, «Deku! Entra!», lo invitò, spostandosi per fargli spazio.
«Shoto!», rispose Midoriya, entrando e sedendosi sul letto, «Scusa il ritardo... ho avuto una conversazione con Kacchan... è stata un po' intensa».
Todoroki si sedette accanto a lui, «Non ti preoccupare».
«Ho solo detto qualcosa che mi tenevo da tempo, ma ora sono molto più tranquillo», spiegò Midoriya, passando una mano tra i capelli, «Sono contento che siamo fidanzati».
Midoriya baciò Todoroki e sorrise, «Ti amo, Shoto».
«Anch'io ti amo, Izuku», rispose Todoroki, abbracciandolo.
Nel frattempo, Kirishima si avvicinò alla porta della stanza di Bakugo, bussando leggermente, «Baku, posso entrare?», e non appena Bakugo acconsentì e aprì la porta, si infilò dentro.
«Sei sempre in orario per le coccole, eh?», disse Bakugo, stendendosi sul letto.
Kirishima si sistemò accanto a lui, avvolgendolo in un abbraccio caldo, «Certo! Non voglio perdermi nemmeno un secondo con te. Tra l'altro, ho sentito la tua conversazione con Midoriya».
Bakugo si irrigidì per un attimo, «Che cosa?».
«Scusami se...».
«No, anzi. Lo hai sentito? Io alcune volte non lo capisco proprio quel Deku. È solo un matto che non sa cosa vuole», rispose Bakugo, sbuffando.
Kirishima rise, accarezzandogli delicatamente i capelli, «Forse è solo un po' più onesto di quanto tu pensi adesso. Ma non devi preoccuparti per lui. Siete entrambi importanti l'uno per l'altro, anche se in modo diverso».
Bakugo lo guardò con irritazione, «Non so come si senta, e onestamente non mi interessa. Io... io amo te, Eijiro. Non ho bisogno di complicazioni».
Kirishima sorrise, avvicinandosi per un bacio leggero. «E io ti amo, Baku. Non c'è nulla di complicato tra noi, giusto?».
«No, niente affatto», rispose Bakugo, rilassandosi mentre si abbandonava all'abbraccio di Kirishima, sentendo il calore della sua presenza. «Ma Deku è davvero un matto», aggiunse, con una risata poco convinta.
Mentre i due si coccolavano nel letto, Midoriya continuava a parlare con Todoroki, sentendo che la sua sincerità aveva aperto nuove strade per il suo futuro.
La notte continuava, ognuno dei ragazzi a riflettere sulle proprie emozioni, ma con la consapevolezza che, qualunque cosa sarebbe successa, non sarebbero stati soli.
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