Cap. 53 - Finalmente zero drammi!

Shinso abbassò lo sguardo, visibilmente imbarazzato, «Lo capisco, e mi dispiace davvero. Avevo solo pensato che, essendo parte della nostra classe, avrei potuto capire meglio cosa stava succedendo tra di voi e... sì, mi sono spinto troppo oltre. Ho visto che Kaminari ha provato a entrare nella mia rete protetta. Non sono affatto un esperto in sicurezza informatica. Ho dovuto fare i conti con le mie stesse limitazioni».

Kirishima fece un passo avanti, cercando di lenire la situazione, «Ok, ora che tutto è chiaro, dobbiamo trovare un modo per sistemare le cose. Se hai le competenze per rimuovere tutto e garantire che niente di questo venga fuori, sarà un buon inizio, e avvisa Kaminari».

Shinso annuì, sollevando leggermente lo sguardo, «Sì, farò tutto il possibile per risolvere la situazione. Mi assicurerò di rimuovere tutto ciò che riguarda il sito e di garantire che nessun altro possa accedervi. Inoltre, avviserò Kaminari immediatamente, così saprà che non ha più motivo di cercare nel mio sistema».

Kirishima sorrise in segno di incoraggiamento, «Grazie, Shinso, soprattutto per la sincerità». 

Shinso deglutì e si schiarì la voce, «Non c'è di ché. Spero che possiamo lasciare questo capitolo alle spalle e tornare alla normalità».

Kirishima annuì, «Sì, e mi raccomando, se hai bisogno di aiuto per sistemare le cose, non esitare a chiederlo. Siamo una squadra, dopotutto».

Bakugo, sebbene ancora un po' scosso, fece un segno di assenso, «Ok, fai ciò che devi fare e assicurati che tutto venga sistemato. Non voglio più avere a che fare con questo argomento».

Shinso sorrise timidamente e, dopo un ultimo sguardo ai due ragazzi, si allontanò verso la sua destinazione, determinato a risolvere la situazione. Kirishima e Bakugo invece uscirono del campus, sentendosi sollevati.

«Senti, Baku, se ti va, potremmo passare al centro commerciale dopo scuola. Ho visto alcune nuove tendenze che mi interessano e penso potrebbero piacere anche a te», propose Kirishima.

Bakugo lo guardò con un'espressione disinteressata, «Tendenze? Che razza di tendenze?».

Kirishima rise, «Niente di troppo complicato, solo alcune cose nuove e interessanti».

Bakugo con un grugnito, accettò, «Va bene, ma non pensare che questo cambi qualcosa. È solo che sono stanco di pensare a questo sito ridicolo».

Con questa nota, i due ragazzi si diressero verso il centro commerciale, pronti a rilassarsi e a lasciarsi alle spalle la tensione accumulata. Nel frattempo, Midoriya uscì anche lui e si diresse verso quell'angolo del campus appartato dove Todoroki lo aveva baciato la seconda volta.

Fu proprio lì che lo vide, Todoroki, seduto sull'erba con la schiena al muro, pensieroso.

Midoriya si avvicinò lentamente, «S-Shoto Todoroki... Posso sedermi accanto a te?».

Todoroki alzò lo sguardo, sorpreso di vedere Midoriya lì, «Certo, Dek... Midoriya. Vieni pure».

Midoriya si sedette accanto a lui, mantenendo una certa distanza, piegando le ginocchia e abbracciandosi i polpacci, «Ho pensato molto a quello che è successo... al bacio, a quel che ti ho detto l'altra notte, quella cosa di saper gestire le emozioni e Uraraka... l'ho lasciata, solo amici».

«Ma come?», Todoroki guardò Midoriya con confusione.

«Stamattina è successo, perché mi sono reso conto che ti ho limitato troppo e io non posso più tenere dentro quel che provo per te, non ho smesso di pensarti nemmeno un secondo», rispose Midoriya, avvicinandosi di poco a Todoroki, «Perdonami».

Todoroki fissò Midoriya con uno sguardo intenso, «Izuku... non scusarti. Siamo solo due disastri, alla fine! Nessuno dei due è riuscito a dire i propri sentimenti in modo veloce e genuino, abbiamo aspettato tutto questo tempo... Allora comincio io: ti amo, Deku».

Todoroki avvicinò il volto di Midoriya al suo e lo baciò. Midoriya ricambiò e il bacio terminò con uno schiocco rumoroso e i due rimasero fermi, con i volti vicini, «Anch'io ti amo, Shoto», sussurrò Midoriya, sorridendo.

«Ti piacerebbe diventare il mio ragazzo?», domandò Todoroki, mormorando.

«Sì, voglio essere tuo, Shoto», rispose Midoriya, riprendendo il bacio e approfondendolo.

Le sue mani scivolavano dietro la nuca di Todoroki, accarezzando i capelli bicolore del ragazzo e il bacio fu prolungato a lungo, finché, dopo alcuni istanti, si separarono di nuovo, senza fretta. I loro sguardi rimasero incollati, e Midoriya si ritrovò a ridere nervosamente.

«Non posso credere che stia succedendo davvero...», mormorò, stringendo ancora la mano di Todoroki, «È così surreale, dopo tutto quello che è successo...».

Todoroki, ora addolcito da un sorriso, rispose, «Neanch'io lo avrei immaginato, ma mi fa sentire... bene. Come se fosse giusto».

Midoriya si appoggiò leggermente alla spalla di Todoroki, «Cosa ne pensi degli altri? Quando dovremmo dirlo a loro? A parte Kacchan e Kirishima che già lo sanno?».

Todoroki rifletté un momento prima di rispondere, il suo sguardo fisso sull'orizzonte. «Non penso che dobbiamo fare un annuncio formale o qualcosa del genere, ma quando sarà il momento giusto, lo sapremo. O almeno, lo sentirò».

Fece una pausa, poi si voltò verso Midoriya con un piccolo sorriso. «Anche se... forse non dovremmo aspettare troppo. Mi fido dei nostri amici, credo che capiranno».

Mentre Todoroki e Midoriya sorridevano teneramente l'uno all'altro, una voce familiare e inconfondibile ruppe il silenzio, facendoli sobbalzare.

«Finalmente state di nuovo insieme!», tuonò Bakugo, apparendo all'improvviso dal lato del campus, con le braccia incrociate e una smorfia soddisfatta.

Dietro di lui, Kirishima cercava di trattenere una risata, «Dai, Baku, non essere così brusco», disse con un sorriso affettuoso, avvicinandosi ai due ragazzi seduti sull'erba, «Ma sì, ha ragione! Sono davvero felice per voi! Era ora, ragazzi».

Midoriya arrossì violentemente, mentre Todoroki alzò un sopracciglio, sorpreso di vederli lì.

«Kacchan?! Kirishima?! Da quanto siete lì?», balbettò Midoriya, visibilmente imbarazzato.

Bakugo sbuffò, lanciando uno sguardo irritato a Midoriya, «Abbastanza da capire che finalmente avete smesso di fare i drammi! Era pure ora! Che perdita di tempo tutte quelle paranoie e quei tentennamenti, non sai quanto abbiamo sopportato io e Kiri, Deku!».

«Cioè?», domandò Midoriya.

«Perché non te lo fai dire da Todoroki stesso?», sbottò Bakugo.

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