Cap. 49 - Invaso dal pensiero di lui.

Il giorno seguente, dopo una lunga sessione di allenamento, Midoriya si ritrovò nello spogliatoio, già sotto l'acqua della doccia che scorreva, riempiendo l'ambiente e avvolgendolo in una sensazione di calma.

Il vapore caldo si alzava nell'aria e, mentre l'acqua scivolava sulla sua pelle, i suoi pensieri, come un riflesso incontrollabile, tornarono a quella prima volta con Todoroki. Era stato proprio sotto la doccia, in un momento di vulnerabilità e confusione. 

Ricordava ogni dettaglio: il modo in cui Todoroki lo aveva baciato all'improvviso, la pressione morbida delle sue labbra, il contrasto delle sue mani, una calda e l'altra gelida, che scorrevano lungo il suo corpo. Midoriya si era trovato a stringere le piastrelle fredde del muro per mantenere l'equilibrio, mentre il cuore gli batteva forte e Todoroki gli penetrava con tanta maestria.

Quel giorno, ogni gesto di Todoroki era stato un'esplosione di emozioni che Midoriya aveva ignorato per troppo tempo, come le sue mani che scivolavano dolcemente lungo i suoi fianchi. 

Ogni carezza alternava un calore avvolgente a un freddo che quasi gli mozzava il respiro, creando un contrasto che rifletteva perfettamente la complessità del ragazzo che aveva davanti.

Midoriya serrò i pugni, cercando di non perdersi nei ricordi. L'acqua della doccia continuava a scorrere, ma dentro di lui era come se le fiamme di quelle notti fossero ancora accese. "Non dovrei pensarci... non ora..." disse, cercando di concentrare la mente altrove.

Cercando di trovare calma e scacciare quei pensieri, inspirò profondamente, lasciando che l'acqua bagnasse il viso. Improvvisamente la sua mano destra scivolò giù a toccare il suo punto più intimo, e ricordò di quando Todoroki, usando il suo Quirk, lo quasi congelò.

«Ah, se ci penso, non è la prima volta che combina cavolate...», ridacchiò appena, poi, subito dopo, si fermò, realizzando quanto i suoi pensieri stessero prendendo una piega inaspettata.

Si passò una mano sul viso, «Non posso continuare così, l-lui merita di capire che certe volte agisce d'impulso nel modo sbagliato...», mormorò tra sé, lasciando che l'acqua bollente della doccia scorresse ancora sulla sua pelle, cercando disperatamente di concentrarsi su altro. 

Ma i ricordi tornavano, insistenti, di quelle notti passate insieme a Todoroki. La dolcezza, la passione, l'alternanza tra il calore e il freddo che lo facevano rabbrividire. Era tutto così vivido.

Midoriya si lasciò andare a un leggero lamento, quasi senza accorgersene. "Perché mi piace così tanto Shoto Todoroki? È incredibile... ma allo stesso tempo così frustrante. Fa lo stupido, agisce senza pensare e io finisco sempre per rimetterci...", continuava a parlare a se stesso, cercando di convincersi che doveva smettere di pensare a lui, ma era una battaglia persa.

Ogni volta che chiudeva gli occhi, poteva sentire le mani di Todoroki su di lui, calde e fredde.

Improvvisamente, sentì un tocco sulla schiena e il suo cuore fece un salto. Poi, per un attimo, immaginò che fosse Todoroki. Il suo corpo si tese e i suoi pensieri corsero subito a ciò che sarebbe potuto accadere se fosse stato davvero lui, lì, dietro, facendosi avanti per un bacio.

Ma poi una voce familiare interruppe quel momento, facendogli spalancare gli occhi, «Deku, che fai?! È mezz'ora che stai qui sotto l'acqua!», sbottò Bakugo, «Mi serve la doccia e, per la cronaca, c'è anche Eijiro qui fuori! Non baciarmi, idiota!».

Midoriya balzò, il viso era diventato rosso come un peperone.

«K-Kacchan?!! N-n-non ti stavo baciando!», cercò di difendersi, coprendosi istintivamente il viso con una mano mentre l'acqua continuava a scorrergli addosso.

Bakugo alzò un sorriso beffardo sulle labbra, «Ah sì? Beh, non sembrava così quando mi hai guardato con quella faccia da ebete! E comunque, sbrigati! Hai bloccato la doccia per troppo tempo e Kirishima è fuori che aspetta. Abbiamo fretta!».

Midoriya non sapeva se sentirsi più imbarazzato o arrabbiato. Si voltò velocemente verso il muro, spegnendo l'acqua e cercando di evitare lo sguardo di Bakugo, «S-sì, hai ragione. Scusa... me ne vado subito!».

«E smettila di pensare a quella roba stupida mentre ti lavi, Deku! Contieniti!», aggiunse Bakugo ridacchiando, stuzzicandolo mentre si allontanava e lasciandolo completamente sbalordito.

«Non pensavo a cose stupide!», protestò Midoriya.

Bakugo lo guardò con un sorriso malizioso. «Sì, come no. La prossima volta cerca di non confonderti, cretino. Io non sono Todoroki, e non ho intenzione di baciarti, Eijiro è geloso!».

Midoriya afferrò il suo asciugamano e corse fuori dalla doccia, dove incontrò Kirishima che si stava cambiando, vicino agli armadietti, «Tutto ok, Midoriya? Che cosa stavi combinando con il mio ragazzo esplosivo? Sai che ho ancora sospetti su voi due...», provocò, sorridendo.

«I-Io? Niente!», esclamò il ragazzo coi capelli verdi, che si affrettò a vestirsi, rimettere la sua roba nel borsone, uscire dallo spogliatoio con i capelli semi bagnati e sbattere la porta con nervosismo.

Kirishima, dopo aver visto la reazione imbarazzata di Midoriya, si avvicinò a Bakugo vicino alla doccia con un'espressione preoccupata, «Ehi, tesoro», iniziò, «Che è successo con Midoriya? Perché sembrava così agitato? Vi siete baciati, eh?».

«Assolutamente no! Non cominciare a fare di nuovo il gioco del fidanzato geloso, o ti tiro qui nella doccia e ti faccio bagnare tutti i vestiti!», minacciò il biondo, sorridendo maliziosamente.

Kirishima non poté trattenere una risata. «Dai, Katsuki, lo sai che non è come se Midoriya si comportasse così senza un motivo».

Bakugo sospirò, «In effetti stava per baciarmi, ma pensava fossi Todoroki».

Kirishima guardò Bakugo con un'espressione di curiosità, «Aspetta, aspetta», disse, inclinando la testa, «Stava per baciarti perché pensava che fossi Todoroki? Che cavolo è successo dopo l'evacuazione? Si saranno detti qualcosa e forse Midoriya si sta rendendo conto di...»

Bakugo fece un gesto spazientito con la mano, «Non lo so. Era tutto perso nei suoi pensieri, sembrava un disastro totale, come sempre. Ha bloccato la doccia per un'eternità, e quando l'ho chiamato, ha reagito come se avessi minacciato di distruggergli il mondo. Posso dirti che mi sto stancando di pensare a quei due? Intanto sul sito dicono ancora cazzate su di noi, voglio agire».

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