Drunk.
"Io sono Magnus" disse lo stregone allungando la mano verso il ragazzo. "Alec" rispose lo shadowhunter.
"E perché sei davanti a casa mia, Alec?" chiese lo stregone ancora sulla porta "Beh, non che non mi faccia piacere avere un bel ragazzo che bussa alla porta alle due di notte.." continuò. "I-Io non lo so, pensavo di essere a casa" balbettò Alexander.
L'odore di whisky era fortissimo e Magnus era abbastanza abituato a berlo, da riconoscerlo immediatamente. "Sei ubriaco?" chiese con un sorrisetto divertito. Alec si girò per andarsene, imbarazzato, ma lo stregone afferrò il suo braccio. "E secondo te, ti lascio andare a casa in queste condizioni?" chiese con viso quasi preoccupato.
Alec barcollò, tentò di aggrapparsi a qualcosa ma rovinò a terra goffamente. "Cazzo" esclamò lo stregone, fiondandosi ad afferrarlo prima che sbattesse la testa contro il pavimento. Lo sollevò di peso per portarlo in casa.
Arrivato alla camera da letto, lo appoggiò sulle coperte rosse morbide che aveva messo nuove il giorno stesso. Alec sollevò la testa e mugugnò qualcosa, per poi crollare nuovamente sul materasso.
Magnus lo spogliò delicatamente e gli mise addosso dei pantaloni della tuta puliti. Lo sistemò sotto le lenzuola profumate di vaniglia e si sedette sul bordo del letto. Toccò i suoi capelli corvini e la sua pelle bianca latte.
C'era qualcosa in quel ragazzo così apparentemente innocente, che lo intrigava da morire.
Un paio d'ore dopo, Magnus stava comodamente dormendo di fianco al Nephilim, quando venne svegliato da delle urla. Cadde dal letto per lo spavento. Si alzò di scatto, sorprendendo lo shadowhunter con una lampada in mano, puntata verso di lui. "Che cazzo mi hai fatto? Mi hai rapito? Lo so che mi hai rapito. Oh mio dio, magari ti sarai pure approfittato di me. Non sono più vergine. Oh mio Dio, Jace lo avrà percepito e adesso come glielo spiego?" urlava confuso il ragazzo.
Magnus non sapeva se ridere o preoccuparsi. "Alec.." . "Sai anche il mio nome?! Mi hai rubato i documenti?!" chiese lo shadowhunter con uno sguardo a metà tra una crisi di panico e un infarto.
"Alec, me lo hai detto tu due ore fa il tuo nome, e no non ti ho né rapito, né fatto altro..ti sei presentato alla mia porta ubriaco, ricordi?" cercò di farlo ragionare lo stregone, sforzandosi di non scoppiare a ridere. Alec lo guardò un attimo incuriosito e insicuro su cosa dire o fare.
Magnus schioccò le dita e la lampada scomparve dalle mani dello shadowhunter.
"Bugiardo! Il mio nome è Alexander, non Alec, quello è un soprannome! Vedi?! Mi hai rapito!" afferrò un oggetto a caso e lo puntò contro lo stregone. Lui prontamente alzò le mani e poi scoppiò in una risata senza fine.
"Fiorellino, innanzitutto se ti avessi rapito di sicuro non ti avrei messo a dormire nel mio letto, ma se mi minacci con un dildo non so se mi fai più impaurire o eccitare" rispose lo stregone ridendo.
Alec guardò la sua mano e si accorse di avere in mano un enorme dildo di gomma viola. Lo gettò immediatamente a terra e con una faccia schifata fece finta di pulirsi la mano sui pantaloni.
"Alexander, ascoltami, siediti che ti preparo una tisana".
Lo shadowhunter si arrese all'evidenza, la sua testa dolente gli stava confermando la presenza di alcol nel suo corpo. Ma chi era quell'uomo? E tra l'altro, come aveva fatto a capitare in casa di un uomo così sexy?
Qualche minuto dopo, Magnus tornò dalla cucina con una tazza in mano e gliela porse. Alec la afferrò e la bevve lentamente, mentre lo stregone gli spiegava bene cosa era successo qualche ora prima.
"E quindi sei vergine.." ribadì lo stregone, seduto sul bordo del letto. Il nephilim assunse in pochi secondi il colore di un pomodoro maturo. Abbassò lo sguardo e non rispose. Magnus sorrise e poi prese il suo viso con due dita e lo alzò.
Quando i loro sguardi si incrociarono, Alec sentì un brivido percorrergli la spina dorsale. Aveva degli occhi color cioccolato, così intensi e profondi che avrebbe potuto perdersi dentro di essi.
"Guarda che non era un'offesa, anzi ti fa onore" gli disse lo stregone con voce rassicurante.
In quel momento Alexander, forse per la prima volta nella sua vita non si sentì giudicato, si sentì sè stesso. Ogni volta che provava anche un minimo di eccitazione per un uomo che passava per strada o gli sfiorava la spalla all'Istituto, si sentiva terribilmente sbagliato, ma non stavolta.
Aveva solo voglia di unire le sue labbra a quelle di quell'uomo, ma sapeva che non lo avrebbe mai fatto. Mancanza di coraggio forse? Ma quello di sicuro a Magnus non mancava.
Quello che subito era un normale bacio, si caricò immediatamente di passione quando le loro lingue si incrociarono. Magnus sentì il forte sapore di alcol nella saliva dell'altro, e si sentì inebriato da esso. Quando si rese conto che ormai l'eccitazione era troppa, capì di doversi fermare, aveva paura di correre troppo. Non avrebbe mai voluto fare qualcosa di male a quel ragazzo, lo conosceva solo da un paio di ore ma sentiva già che non lo avrebbe lasciato andare via tanto facilmente la mattina dopo. Si staccò e riprese fiato.
Magnus guardò Alec negli occhi intensamente. "S-scusa per prima" disse lo shadowhunter mortificato. "È stato più che altro divertente, quindi non preoccuparti tesoro" gli rispose lo stregone sorridendo. "Resta a dormire, vado sul divano" rispose lo stregone alzandosi. Arrivò alla porta e si voltò indietro "Buonanotte Alexander". Alec gli sorrise in risposta. Appoggiò la testa al cuscino e si toccò le labbra ancora calde. Un primo bacio così non lo avrebbe mai immaginato. Chiuse gli occhi e si addormentò.
Il giorno dopo uscì velocemente dal loft, prima ancora che lo stregone si svegliasse. Tornò all'Istituto e si buttò sul letto. Aveva ancora la nausea dovuta alla sera prima. Ma la cosa strana era la sensazione che provava ricordando il bacio. In mezzo ai pantaloni sentiva crescere qualcosa, ripensandoci.
Durante la giornata si allenò duramente, tentando di pensare il meno possibile a quello che era successo.
"Alec, stasera andiamo a una festa, vieni?" chiese Jace entrando nella palestra. "Certo che no" rispose Alec senza degnarlo di uno sguardo. "Dai, è a casa di quello stregone, quello famoso, Magnus Bane" disse Jace ammirando le sue unghie perfette.
Alexander si girò di scatto "M-Magnus?" chiese balbettando. "Si lo conosci?" chiese il biondino. "N-no, ma vengo anche io. Gira brutta gente, non vorrei che Izzy si mettesse nei guai" rispose il moro tornando a prendere a pugni il sacco da box con indifferenza. Il biondino sembrò essersi bevuto la storia e se ne andò soddisfatto.
Verso le 9 erano tutti pronti. "Alec, sul serio?!" chiese Izzy guardando la maglia nera, i pantaloni neri, le scarpe nere e i calzini neri del ragazzo, ma soprattutto l'arco e le frecce in spalla. Lo prese per un braccio e lo riportò in camera sua.
"Molto meglio" esclamò la ragazza quando il fratello uscì dal bagno indossando dei jeans strappati e una maglia bianca molto attillata. Alec deciso a cambiarsi e rimettersi i soliti indumenti, si avvicinò all'armadio. Si dovette guardare allo specchio un paio di volte prima di ragionare sullo scopo della serata. In fondo, voleva attirare la sua attenzione, e quell'abbigliamento sarebbe di certo stato utile.
"Fanculo" pensò, e uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Fatemi sapere cosa ne pensate, i consigli sono sempre accettati❤️
Instagram: @malecisfire 🔥🔥
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top