Benvenuti!
Benvenuti, signore e signori, nel Topsy-turvy Contest!
Accomodatevi, prego, ci sono delle poltroncine lì e…sì, lei può prendere lo sgabello là in fondo, certamente… qualcuno può dire al ragazzo nell'angolo di non starsene seduto per terra?
Bene! Ora che abbiamo tutti preso posto -il tè è stato servito? Oh, ecco i biscotti!- possiamo passare alle presentazioni.
Dunque, qualcuno di voi si starà chiedendo, e a ragione, perché vi abbiamo riuniti qui oggi in queste specie di circolo per scribacchini anonimi (mentre qualcun altro salterà tutta la pappardella qui di seguito, cosa che, tuttavia, sconsiglio vivamente.)
Partiamo dal titolo.
Perché "Topsy-turvy"?
Questa piccola e tenera espressione, che abbiamo preso in prestito dai nostri vicini d'oltre Manica, significa "sottosopra" (sì, come quello di Stranger Things, bravissimi!)
L'abbiamo scelta proprio perché sarà vostro compito, in questo concorso, ribaltare ogni regola, norma e uso comune e dare vita, così, a realtà distopiche o, chissà, magari anche utopistiche. Ma questo a partire da cosa, esattamente?
Eccovi una (non poco difficile) definizione, per la quale ringraziamo il nostro fedele compagno di vita, Internet:
Relativismo: ogni atteggiamento del pensiero che consideri la conoscenza come incapace di attingere una realtà oggettiva e assoluta.
Ora, chi di voi si è dovuto destreggiare, nel corso dei propri studi, con argomenti di ambito filosofico, saprà bene che questo è un concetto molto antico e molto vasto. C'erano dei signori, in Grecia -alcuni simpatici e altri meno- che andavano affermando l'impossibilità di giungere a un'unica verità, una definizione assoluta per ogni cosa, o all'incapacità umana di esprimerla, nel caso essa esista. Perché ogni cosa sarebbe relativa, appunto, all'ambiente socio-culturale in cui cresciamo, agli insegnamenti che ci vengono impartiti, al linguaggio che siamo abituati a utilizzare. Pensate, per esempio, al fatto che un fiore può essere bello e profumato per quella donna seduta sul sofà e invece brutto e puzzolente per il vecchietto addormentato accanto al buffet. Pensate a quanto sia difficile stabilire un metodo per decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato. Pensate a quante sfumature di verità può contenere una singola menzogna.
Noi crediamo che a tutti sia capitato di interrogarsi, come migliaia e migliaia di altri uomini e donne prima di noi, in maniera più o meno profonda, su cose come queste. Perché è naturale. Fa parte della nostra indole, del nostro essere umani e, di conseguenza, sempre alla ricerca di risposte, che queste siano facilmente accessibili o dal raggiungimento pressoché irrealizzabile.
E allora, vi starete domandando, noi cosa vi chiederemo di fare? Ed ecco a voi la risposta: sarà vostro onere -e, ma sì, anche onore, perché no?- spingere il relativismo all'estremo. Cosa accadrebbe se all'improvviso fosse impossibile condannare un assassino perché "giusto" e "sbagliato" non esistono più? Sono nient'altro che parole, in fondo, astrazioni. Cosa succederebbe se a ogni domanda voi poteste rispondere, semplicemente, dipende?
Be', le vostre storie saranno le nostre risposte!
Vi aspettiamo nel prossimo capitolo con il regolamento.
(introduzione a cura di M4rtyPerl4)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top