25. Dietro la maschera - Parte 1
Se c'era un aspetto di se stessa di cui Zakuro poteva dire di essere fiera in modo particolare, quella era la sua capacità di tenere sotto controllo le proprie emozioni.
Aveva dovuto imparare a farlo fin dalla tenera età, e ormai poteva affermare con sicurezza che pochissimi eventi avrebbero avuto il potere di incrinare la sua maschera di costruita calma.
Certo, dentro di lei regnavano i sentimenti più tumultuosi, non era affatto indifferente come si premurava di apparire agli occhi degli altri, però era in grado di tenere sotto controllo quella cacofonia di sensazioni, in modo che non potessero prendere il controllo su di lei.
Tuttavia, nemmeno tutti quegli anni di allenamento riuscirono a spegnere del tutto l'espressione di sorpresa che le si dipinse in volto non appena varcò la soglia del laboratorio.
Non si aspettava che al suo interno, oltre a Ryou, la stessero attendendo anche Kisshu e Luana, con le espressioni più gravi e concentrate che avesse mai visto.
- Volevi vedermi, Ryou? - Dopo aver catalogato con un rapido sguardo i presenti, ritrovò in un attimo la propria flemma, dirigendosi con studiata eleganza verso di loro. Non sapeva se fosse successo qualcosa di grave mentre era fuori a pattugliare il perimetro insieme alle sue compagne, ma immaginava lo avrebbe scoperto a tempo debito.
- Sì, grazie per essere accorsa subito. Accomodati.
Mentre prendeva posto su una delle sedie posizionate davanti al monitor principale, la Mew viola lasciò vagare ancora una volta lo sguardo sulle tre figure che le sedevano accanto, cercando di decifrare l'atmosfera che aleggiava all'interno del salone.
L'aura di cupa determinazione presente sul volto di Luana la intrigava in particolar modo: forse quell'impressione era dovuta alla postura più dritta oppure alla fierezza con cui aveva sollevato il mento non appena si era voltata a guardarla, ma c'era qualcosa di diverso nel suo atteggiamento.
A conferma di quel pensiero, non appena incrociò i suoi occhi color antracite, Zakuro fu colta da un'inspiegabile sensazione di disagio che le fece salire la pelle d'oca e drizzare i peli sulla nuca.
"Sembra una persona diversa rispetto a qualche ora fa. Quasi come... un'aliena in tutto e per tutto" si ritrovò a pensare, deglutendo. I geni di lupo che albergavano in lei stavano percependo un potenziale pericolo in quella ragazzina, un pericolo che non aveva mai colto prima.
- Grazie, Zakuro-san. - Fu proprio la Mew alien a spezzare il silenzio teso che si era venuto a creare, rivolgendole un sorriso gentile che, tuttavia, non bastò a dissipare il suo stato di allarme. - Sono stata io a chiedere a Ryou di chiamarti. E l'ho fatto perché sento che è arrivato il momento di prendere in mano la situazione con Kevin.
- Hai intenzione di interrogarlo tu stessa, questa volta?
- Esatto. Ryou è stato così gentile da spiegarmi cosa è emerso fin ora dagli interrogatori e dalla battaglia avvenuta qualche giorno fa, così come i motivi per cui Kevin si rifiuta di collaborare.
La giovane accavallò le gambe, portandosi una mano al mento con fare pensoso. - Ci ho riflettuto, e penso di aver trovato un modo per costringerlo a vuotare il sacco. Ma per far sì che la mia idea abbia successo, ho bisogno del tuo aiuto.
- Perché proprio del mio aiuto? - le domandò Zakuro a quel punto, senza distogliere i propri occhi color zaffiro da quelli dell'interlocutrice. - Non sono certo la migliore in quanto a diplomazia.
Dovette trattenere, ancora una volta, l'istinto di ringhiarle contro, quando la vide distendere le labbra in un ghigno soddisfatto. Si era solo immaginata la sfumatura minacciosa di quel sorriso?
- Lo so benissimo. Infatti, credo proprio che sia arrivato il momento di abbandonare la diplomazia. Ogni minuto che passa rischiamo di perdere Pai e Taruto! È già passato fin troppo tempo da quando sono stati catturati e non abbiamo ancora fatto progressi. In compenso, Kevin continua a giocare con noi, e i nostri nemici ci hanno minacciati di morte. - le fece notare Luana, battendo con decisione la mano sul tavolo, come a voler rimarcare l'importanza di quello che stava dicendo. - Per questo ho deciso di cambiare approccio e di passare a metodi... più persuasivi. E penso che tu potresti aiutarmi.
- Vuoi torturarlo? - La Mew viola non riuscì a trattenere un'espressione allarmata, avvertendo l'aura di minaccia che si propagava da Luana farsi sempre più pressante. Era incredibile pensare che una figura apparentemente innocua e minuta come lei potesse suscitarle tanto timore.
Era forse riuscita a sbloccare parte delle sue capacità quando aveva creato il sigillo insieme a Kisshu? O forse erano le sue intenzioni a renderla tanto terrificante?
Si rese conto che anche l'alieno e Ryou parevano alquanto tesi e preoccupati dalla piega che aveva preso la conversazione; in particolare, quest'ultimo continuava a tamburellare con le dita sul tavolo, squadrando la Mew alien con espressione corrucciata.
Per fortuna, alla sua domanda in merito alle torture, la giovane parve esitare, e ciò diede a Zakuro la minima speranza che quell'apparenza inquietante fosse solo una maschera, e che sotto di essa vi fosse ancora celata parte della ragazzina sensibile che aveva imparato a conoscere e ad apprezzare.
- Inizierei con le minacce. Non amo l'idea di abbassarmi allo stesso livello dei miei nemici. Ma mi servirà il tuo aiuto.
Zakuro si rese conto di aver trattenuto il fiato soltanto quando il sollievo provato la indusse a riprendere a respirare. Per un attimo aveva temuto che Luana le avrebbe chiesto davvero di partecipare a una sessione di tortura. - Se vuoi solo spaventarlo, per me non c'è problema.
Per tutta risposta, Luana le regalò un altro sorriso indecifrabile che le ricordò fin troppo quelli che lei stessa era solita dipingersi sul volto quando non voleva lasciare trapelare le emozioni. - Diciamo che... per citare un famoso film... ho intenzione di "fargli una proposta che non potrà rifiutare".
- Sarà molto pericoloso, Luana. - si intromise a quel punto l'alieno dagli occhi dorati, posandole una mano sulla spalla. - Sei proprio sicura di non volere che venga anche io con voi?
Quella si voltò a guardarlo, lasciando intravedere un nuovo spiraglio di dolcezza nella sua corazza. - Kevin ha un particolare ascendente su di te, perché ha avuto accesso ai tuoi ricordi. Sa come farti cedere. - spiegò, ricambiando la sua stretta. - E se cederai tu, cederò anche io. Per questo è meglio che tu non sia presente. Kevin sa che sei il mio punto debole. Non voglio dargli un'altra occasione per usarti e per farci soffrire.
I due rimasero immobili, gli occhi incatenati gli uni agli altri come se tra loro stesse avvenendo una conversazione silenziosa.
Finché Kisshu non interruppe il contatto visivo per emettere un sospiro sconfitto. - Va bene, ma resterò fuori dalla porta per tutto il tempo. Non me ne frega niente della protezione e dei nemici. Se ti sentirò gridare o mi accorgerò che sei in pericolo, nulla potrà impedirmi di entrare.
- Se la cosa ti fa sentire più tranquillo, va bene.
- In effetti, quello di Luana mi sembra un buon piano. - si intromise anche Ryou, l'espressione più serena rispetto a pochi attimi prima. - Sembra che tu abbia valutato con attenzione tutti i pro e i contro. Zakuro è molto brava quando si tratta di essere minacciosa, in più è un'adulta, sa controllarsi e non si lascia influenzare. Mi sto convincendo anche io che sia la scelta migliore.
Nell'udire gli elogi del proprio capo, la Mew viola si lasciò sfuggire un leggero sbuffo che avrebbe potuto somigliare ad una risata. - Grazie, Ryou, ma non ho bisogno delle tue lusinghe per convincermi a partecipare - asserì, tornando a puntare il proprio sguardo verso Luana con fare indagatore. - Ci sto. Ma a una condizione.
- Dimmi.
- Non so che cosa ti abbia portato a cambiare atteggiamento verso Kevin, ma non sono sicura che questa nuova versione di te mi piaccia. Promettimi che la userai solo per spaventarlo e che non lascerai che prenda il sopravvento su di te.
A quelle parole, la vide irrigidirsi e perdere parte della sua costruita sicurezza. Capì che anche lei doveva essere spaventata all'idea di perdere sé stessa nella vendetta e nella rabbia.
- Ci sto provando. E so che tu sei la persona migliore a cui rivolgersi quando si tratta di mantenere la calma.
Soddisfatta da quella risposta, Zakuro si rilassò. - Allora direi che è il caso di fare un'ultima seduta di meditazione e di pianificazione intensiva, prima di parlare con quella carogna di alieno. - concluse, rivolgendole un sorriso complice.
La Mew alien ricambiò con altrettanto entusiasmo, un'espressione di vittorioso ottimismo dipinta in volto. - Non aspettavo altro. Cominciamo subito.
Vedendole in procinto di andarsene, Kisshu fece per seguirle, ma un rapido cenno di diniego da parte della Mew viola lo indusse a bloccarsi nell'atto di alzarsi dalla sedia.
- Preferirei parlare un attimo con Luana da sola, se non ti dispiace.
Sollevò un sopracciglio, confuso da quella richiesta. Tuttavia, non protestò, limitandosi ad annuire con aria poco convinta. - Come vuoi. Basta che mi avvertiate quando avrete finito.
Zakuro rispose con un cenno affermativo, per poi accompagnare la Mew alien verso la stanza protetta.
Fu proprio quest'ultima a rompere gli indugi, una volta che la porta si fu chiusa alle loro spalle, lasciandole sole. - Di che cosa volevi parlarmi?
L'altra sospirò, sistemandosi con fare corrucciato una ciocca di capelli dietro l'orecchio, come se non sapesse come esprimere nel modo corretto le proprie perplessità. - Non so come dirlo... ma sento che c'è qualcosa di diverso in te. Qualcosa che mette in allarme il mio lato da Mew Mew. Che cosa ti sta succedendo?
Nonostante i suoi tentativi di andarci coi guanti, la domanda le uscì comunque più brutale di quanto avesse voluto e sperò che la ragazza non la prendesse troppo sul personale.
Luana non rispose subito, rimanendo immobile con lo sguardo concentrato sul pavimento. Non sembrava offesa, ma i suoi occhi apparivano distanti, quasi stesse cercando la risposta a quel quesito nei meandri del proprio animo.
- La verità è che non lo so nemmeno io. - si risolse, infine, a dire, in tono incerto.
- Perché all'improvviso hai deciso di affrontare Kevin? Perché questo desiderio di vendetta?
Nell'udire quella domanda a bruciapelo, lo sguardo della giovane si adombrò. - Non è vendetta! Non solo. Io voglio proteggere le persone che amo.
Notando che Zakuro la stava ancora osservando, forse in attesa di spiegazioni più esaustive, continuò: - Finora ho negato la realtà a me stessa. Per quanto Kevin mi avesse ferita e avesse cercato di uccidere me e Kisshu, una parte di me continuava a vederlo come il vecchio compagno di classe che avevo conosciuto, pronto ad aiutarmi nel momento del bisogno. Mi... - deglutì, cercando di scacciare il nodo che le si era formato in gola - mi faceva male, troppo male, accettare che lui mi avesse ingannata totalmente. Che avesse fatto tutto questo al solo scopo di manipolare e ferire me e tutte le persone che mi stanno attorno. Avrebbe voluto dire accettare anche il fatto che aveva cercato di...
S'interruppe e inspirò in modo brusco col naso, tentennando nel fare i conti con quella spaventosa realtà. Finché Zakuro le posò una mano sulla spalla, rivolgendole uno sguardo colmo di comprensione.
Rinfrancata dal suo supporto, la Mew alien si sforzò di continuare. - di violentarmi.
Quando pronunciò quella parola, i suoi occhi si fecero lucidi; tuttavia, la sua voce rimase ferma e limpida, priva di qualunque incertezza. - Ma ora non posso più evitare di fare i conti con la verità. Anche quando lo abbiamo catturato e privato dei suoi poteri, Kevin ha continuato a prendersi gioco di noi e a fare del male a Kisshu. Lo ha quasi fatto crollare di nuovo. E io sono stufa. - asserì, stringendo i pugni. - I nemici stanno facendo del male a tutte le persone che amo e che stimo: Pai, Taruto, i miei genitori, tutte voi e Kisshu. È ora che questo finisca; è ora che io lo affronti.
Zakuro annuì, ritrovandosi a trattenere un'espressione stupita, nel sentirsi annoverare tra le persone a cui Luana teneva. Era vero che avevano cercato di proteggerla con ogni mezzo disponibile, ma restava comunque il fatto che avessero stretto la loro alleanza solo da poche settimane. Il pensiero che lei potesse già essersi affezionata a tal punto al loro gruppo, le provocò un moto di commozione che riuscì a celare solo con un certo sforzo. - Ma sento che c'è dell'altro, dietro questa energia che emani.
- Questa è la parte che non capisco neanche io. Da quando ho ripreso le forze, dopo aver creato il sigillo, ho iniziato a sentirmi strana; ma non in senso negativo. Mi sento carica, attiva, come se all'improvviso avessi acquisito la forza di spostare le montagne.
- Si percepisce, - commentò la Mew lupo, squadrandola da capo a piedi - la tua postura è più dritta e i tuoi occhi mandano scintille. Sembri quasi più...
- Aliena. - completò Luana, per poi annuire, la fronte corrugata in un moto di preoccupazione. - Anche Kisshu me lo ha fatto notare, poco fa. Ha detto che la mia aura sta diventando simile a quella di mio padre. Forse lo sforzo per creare il sigillo ha sbloccato i miei poteri?
- Può essere, ma non credo sia il momento giusto per scoprirlo. - Zakuro fece una pausa, portandosi una mano al mento.
Dopo qualche attimo di riflessione, un'espressione di intenso compiacimento le attraversò il volto, rendendolo ancora più simile a quello di un lupo feroce pronto a balzare sulla preda. - Però, potremmo comunque usare la tua nuova aura minacciosa a nostro vantaggio.
- Mi piace il tuo sguardo. Hai la mia attenzione.
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Quando Zakuro e Luana riemersero dalla stanza protetta, circa mezz'ora dopo, Kisshu stentò quasi a riconoscere la sua protettrice.
La osservò, a bocca aperta, avanzare verso di lui con passo lento e deciso, la divisa da Mew Mew che ondeggiava a ogni passo cadenzato, un'espressione di inesorabile determinazione a illuminargli gli occhi da gatta.
In quell'istante la trovò splendida e, al tempo stesso, terrificante, al punto che si soprese a deglutire e a fare un passo indietro, colto dal momentaneo istinto di darsi alla fuga.
Qualunque cosa avesse escogitato per rendersi spaventosa agli occhi di Kevin, stava funzionando alla perfezione: non gli era capitato spesso di provare una sensazione di disagio e sottomissione simile, se non con individui alieni di incredibile carisma e potenza, come Alain e Deep-Blue.
Zakuro risultava, a suo modo, altrettanto inquietante: si muoveva con la grazia e la potenza ferina di una belva, ma il suo volto risultava tanto inespressivo e glaciale da sembrare quello di una statua.
Nonostante quella visione inquietante, Kisshu si sforzò di mettere a tacere il proprio istinto di sopravvivenza e di andare loro incontro, con quella che si augurò risultasse un'espressione tranquilla. - Eccovi, finalmente! Mi stavo preoccupando!
La sua costruita serenità, tuttavia, non dovette risultare molto credibile, perché la Mew viola, dopo averlo osservato per qualche secondo, commentò con aria compiaciuta: - Direi che il piano sta funzionando, a giudicare dal tuo sguardo terrorizzato.
- Ora ci resta solo da sperare che funzioni anche con il nostro nemico. - le fece eco Luana, abbandonando per un attimo la sua maschera intimidatoria in favore di un cipiglio corrucciato.
Sollevato nel constatare che le espressioni umane sembravano ancora fare parte del suo repertorio, Kisshu trovò il coraggio per avvicinarsi alla giovane e posarle una mano sulla spalla, sospingendola verso una zona più appartata del corridoio.
Stupita da quel gesto improvviso, la ragazza non oppose resistenza, limitandosi a rivolgergli un'occhiata interrogativa.
- Prima che tu vada, volevo darti questi. - Kisshu schioccò le dita e subito tra le sue mani apparvero i Sai dalle impugnature rosso intenso che aveva prestato a Luana innumerevoli volte.
- So che vuoi evitare spargimenti di sangue. Ma mi sentirei più tranquillo sapendoti ben armata. - la precedette, notando il suo sguardo perplesso. - Senza contare che averli ti renderà ancora più terrificante.
Quella esitò solo per qualche istante, prima di annuire e rivolgergli un sorriso velato di gratitudine. - In effetti, è una buona idea.
Non appena la vide allungare le mani con l'intenzione di accettare il suo dono, l'alieno ne approfittò per allungarsi verso di lei e sfiorarle la guancia con le proprie labbra, sussurrandole all'orecchio - Ora posso dirtelo: erano di mia madre, e li ho sempre usati come portafortuna. Adesso proteggeranno anche te.
Vide gli occhi di quest'ultima farsi lucidi a quella rivelazione inaspettata e, per un solo istante, il giovane sperò di poter rivedere la versione dolce e sensibile della Mew alien.
Tuttavia, quest'ultima si limitò a mormorare un flebile - Grazie. - e a battere le palpebre, nascondendo quel breve impeto di emozione dietro la nuova maschera che aveva costruito.
Quella visione lo atterrì più di quanto non fosse disposto ad ammettere, mentre il timore di non vedere più i suoi sorrisi spontanei prendeva possesso del suo animo.
Fu colto dall'istinto di spezzare quella fittizia indifferenza, stringerla a sé e perdersi nella morbidezza delle sue labbra come era accaduto poche ore prima. Tuttavia, all'ultimo istante si impose di reprimere quel desiderio, comprendendo quanto fosse vitale che Luana riuscisse a mantenersi gelida e incrollabile di fronte al nemico. - Ora va' e fai vedere chi comanda a quel maledetto.
- Farò di tutto per non deludervi. - Mew Luana lanciò uno sguardo di intesa a Mew Zakuro, avvicinandosi alla porta della stanza dove si trovava Kevin.
Prima di farsi strada al suo interno, prese un profondo respiro: dire che non era spaventata nel rivedere il carnefice che aveva tentato di violentarla sarebbe stata una bugia bella e buona; la verità era che aveva una paura terribile. Ma il desiderio di ripagarlo con la sua stessa moneta era altrettanto forte, e Luana lasciò che fosse questo sentimento di rivalsa a prendere il sopravvento su di lei, concentrandosi esclusivamente sulla rabbia che provava verso il suo nemico e sulla volontà di proteggere coloro che amava.
Non appena avvertì la paura ritirarsi in un remoto angolino della sua mente, seppe che era pronta ad affrontarlo.
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Angolo autrice:
Ciao a tutti!
So che probabilmente questo capitolo risulterà un po' più breve e scarno di contenuti rispetto a quelli che sono solita pubblicare, ma volevo lasciare la scena topica nella seconda parte.
Eheh, immagino che abbiate tutti una vaga idea di chi si rivedrà nella prossima scena.
Questo preambolo è tuttavia necessario per far comprendere alcuni atteggiamenti che avranno i personaggi in seguito, e che altrimenti sarebbero sembrati un po' OOC, se avessi scritto solo la scena dell'interrogatorio.
Spero comunque che vi sia piaciuto! Io, personalmente, amo alla follia Zakuro e sono super felice di aver scritto una scena dal suo punto di vista. Trovo che sia la compagna perfetta per far prendere male il nostro caro Kevin... voi che ne dite? Pensate che Luana riuscirà a mantenere il pugno duro, che si lascerà intenerire o che si farà prendere la mano da questa sua nuova maschera?
Continuate a leggere per scoprirlo!
Ci vediamo tra pochi giorni con la seconda parte!
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