Weekend insieme

[Nome Cognome]

Era una bellissima giornata di sole. Io e le ragazze eravamo in cortile a passare l'intervallo. Trascorrevamo molto tempo insieme e oramai ci consideravamo tutte amiche.

-"Visto che domani non c'è scuola, che ne dite di andare in centro?" propose di punto in bianco Yaoyorozu.

-"Ottima idea!" rispose Uraraka. -"Dove andiamo?"

-"Propongo il centro commerciale nel distretto di Kiyashi!" disse Hakagure.

Ne avevo sentito parlare, era un posto alla moda pieno di negozi. Ci si poteva trovare di tutto e di più. Non ci ero mai stata perché i miei genitori preferivano fare compere nelle piccole attività vicino casa. Non vedevo l'ora di andarci, senza contare che la scuola era iniziata da una settimana e da allora non avevamo mai fatto nulla di divertente.

-"Andiamo solo noi ragazze?" chiesi.

-"Certo che no!" mi rispose Ashido mettendomi un braccio intorno alle spalle. -"Ovviamente inviteremo anche i ragazzi!"

-"Allora è deciso!" disse Yaoyorozu contenta. -"Ci vediamo all'ingresso della scuola alle cinque."

A quel punto le ragazze andarono alla ricerca dei ragazzi da invitare. Mi chiedevo chi si sarebbe unito a noi. Finii di mangiare e poi tornai dentro. Stavo per entrare in aula quando mi accorsi che Tokoyami era dentro, da solo come sempre. Era seduto sul suo banco e aveva gli occhi chiusi. Bussai alla porta. Lui mi guardò con aria interrogativa.

-"Perché bussi? Questa è la nostra classe." mi disse.

"In effetti..." pensai imbarazzata -"Vorrei parlare con te, ma se ti disturbo posso passare più tardi."

Tokoyami scosse la testa. -"Non preoccuparti. Che cosa c'è?"

Entrai dentro e mi avvicinai. -"Ecco... io e le ragazze pensavamo di andare al centro commerciale nel distretto di Kiyashi. Vuoi venire?"

-"Io?" mi domandò sorpreso.

-"Ovviamente ci saranno anche gli altri!" lo rassicurai. -"Mi farebbe piacere se ci fossi anche tu."

-"Non so, non credo." mi rispose.

-"Dai, per favore!" cercai di convincerlo. -"Ci divertiremo!" lui mi guardò senza dire una parola. -"Almeno ci penserai?"

-"Va bene, ma non ti prometto nulla."

Sebbene non avesse detto sì, ero comunque felice. -"L'appuntamento è alle cinque all'ingresso della scuola. Spero di trovarti lì."

Quando finalmente finirono le lezioni, corsi nella mia stanza e spalancai l'armadio. In momenti come questi, nonostante avessi una marea di abiti, nessuno mi sembrava decente. Poggiai tutti i vestiti sul letto e iniziai a provarli uno ad uno. Tentai diversi stili e vari abbinamenti, ma nessuno mi convinceva del tutto. Alla fine, decisi di indossare una gonna e una maglietta. Mi diedi una sistemata ai capelli e corsi fuori. Avevo perso molto tempo per scegliere cosa indossare, probabilmente sarei stata l'ultima a presentarsi all'appuntamento.

-"Finalmente!" esclamò Jiro vedendomi arrivare.

-"Scusate!" risposi dispiaciuta. -"Non avevo idea di cosa indossare." Come volevasi dimostrare, le ragazze erano già tutte lì. Vidi i ragazzi che avevano invitato. C'erano: Midoriya, Iida, Kaminari, Kirishima, Sero, Sato, Shoji e...

-"L'attesa è valsa a qualcosa!" esclamò Mineta, non togliendomi gli occhi di dosso.

Non credevo ai miei occhi. Non mi sarei mai aspettata che ci fosse anche lui. Mi sentii terribilmente a disagio, anche perché ero l'unica tra le ragazze a indossare una gonna. -"Devo andare a cambiarmi!"

-"Non se ne parla!" decise Ashido e mi prese per un braccio. -"Non possiamo perdere altro tempo. Andiamo!"

-"Aspetta! Tokoyami deve ancora arrivare!"

-"Perché hai invitato proprio lui!? Tanto non verrà!" mi disse trascinandomi verso l'uscita.

Mi liberai dalla sua presa. -"Sarà qui a momenti! Ne sono sicura!"

-"Non fare storie! Dobbiamo..." si bloccò e non finì la frase. Guardava qualcosa dietro di me a bocca aperta.

Mi voltai e vidi che Tokoyami stava venendo verso di noi. Indossava una camicia bianca e un paio di pantaloni neri. Corsi verso di lui entusiasta. -"Alla fine sei venuto! Sono felice!"

-"Non avevo niente da fare." mi rispose.

-"Ora che siamo tutti, possiamo andare!" disse Iida.

La nostra destinazione non era molto lontana, ma dovemmo prendere l'autobus per arrivarci. Il viaggio fu breve e molto piacevole, ero in buona compagnia. Stavamo chiacchierando quando Sato tirò fuori qualcosa dallo zaino.

-"Ho preparato dei dolci per merenda. Volete favorire?"

Ero felicissima e, come me, lo erano tutti gli altri. La sua abilità in cucina era risaputa e avevamo avuto la fortuna di assaggiare una delle sue prelibatezze. Divorai la merenda, era squisita. Guardai i miei compagni di classe lì presenti. Ero così felice. Ero proprio fortunata di essere finita in classe con loro. Quando finalmente giungemmo e destinazione non potevo credere ai miei occhi. Quel posto era immenso! Più grande di quanto potessi immaginare. Era pieno di gente e di vita. Si vedevano già numerose vetrine con tantissimi prodotti in esposizione. Non vedevo l'ora di dare un'occhiata in giro.

-"Mi raccomando, dobbiamo tornare prima del coprifuoco!" ci ricordò Iida.

-"Rilassati!" esclamò Kirishima. -"Per una volta pensa a divertirti!"

-"Seguitemi!" disse Hagakure. -"Vi farò da guida!"

Doveva esserci stata una marea di volte per assumersi questa responsabilità. Menomale che c'era lei, altrimenti mi sarei sicuramente persa in quel posto così grande. Ero curiosa di entrare in ogni negozio, ma non sapevo da quale iniziare. Il centro commerciale non mancava di nulla.

-"Siamo arrivati!" annunciò Hagakure.

-"Arrivati?" domandai confusa. Solo in quel momento mi accorsi che ci aveva portato di fronte a un gigantesco negozio di abbigliamento. Sentii i ragazzi lamentarsi, mentre le ragazze gioivano e battevano le mani.

-"Ottima idea!" esclamò Yaoyorozu. -"Andiamo ragazze!"

Tutte quante entrammo nel negozio. I ragazzi seppur controvoglia ci seguirono all'interno. Io e Yaoyorozu andammo nel reparto di abiti eleganti, mentre le altre in quello casual.

-"Ehi [Nome], cosa ne pensi?" mi domandò mostrandomi un vestito rosso. -"Come mi sta?"

-"Benissimo!"

-"Non hai trovato niente per te?"

Continuai a scorrere i numerosi vestiti. Non ne avevo mai visti così tanti tutti insieme e ognuno era più bello ed elegante dell'altro. -"Non so..." iniziai a dire, quando poi uno di loro riuscì ad attirare la mia attenzione. Era un vestito bianco con delle sfumature celestine. -"Che ne dici?"

-"Molto carino! Proviamoli!"

Andammo nei camerini e ci cambiammo. Quando uscimmo ci guardammo a vicenda ammirate.

-"Sei bellissima Momo!" ed era vero: quel vestito le stava d'incanto.

-"Grazie [Nome]! Anche tu stai benissimo!"

Arrossii per il complimento. -"Grazie."

-"Andiamo a farci vedere dagli altri!" propose lei. Mi prese per mano e improvvisammo una piccola sfilata di fronte a loro. Non ci toglievano gli occhi di dosso. Uraraka si avvicinò per vederci da vicino.

-"Che bei vestiti!" disse incantata. -"Non credo che potrei permettermeli..."

-"Scusa Yaoyorozu, perché li comprate?" chiese Kirishima. -"Non potresti crearli con la tua Unicità?"

-"Sarebbe illegale!" esclamò lei. -"In quanto cittadina di questa nazione, devo favorire l'economia!"

Mentre lei continuava a spiegare l'importanza di favorire la moneta, io mi avvicinai a Tokoyami.

-"Come mi sta?" chiesi facendo una piccola giravolta.

-"Bene." mi disse semplicemente.

-"Allora lo compro." decisi. -"Lo indosserò in un'occasione speciale."

Una volta fuori continuammo la nostra passeggiata. Ogni tanto a seconda dei propri interessi, qualcuno entrava in un negozio e ne usciva con qualcosa di nuovo. Ad un certo punto fu Kaminari a fermarsi e ci indicò una sala-giochi lì vicino. Non ci fu bisogno di dire nulla: entrammo tutti quanti. Era pieno di ragazzi e ragazze della nostra età che si divertivano con le varie attrazioni. Ne trovammo uno libero, si trattava di un picchiaduro. Kaminari corse e occupò una postazione.

-"Chi vuole fare una partita?"

Dato che nessuno sembrava averne voglia, mi feci avanti io. -"Volentieri Denki."

Inserì una moneta e scegliemmo il nostro personaggio, a quel punto la partita poteva cominciare. Kaminari era molto forte, ma io non ero da meno, avevo già giocato a giochi del genere. Entrambi eravamo in grado di fare delle combo micidiali. Fu una lotta all'ultima sangue, ma alla fine riuscii a vincere... per fortuna.

-"Incredibile [Nome]! Sei brava anche nei videogiochi!" esclamò Kaminari. -"Una ragazza perfetta!"

-"Ma cosa dici!?" esclamai rossa in faccia. Lasciai la postazione e andai alla ricerca di qualcos'altro da fare.

-"[Nome]!" mi chiamò Ashido. -"Ti va di fare una partita con noi?"

La vidi insieme a Kirishima vicino a un biliardino. -"Volentieri!" mi guardai intorno e vidi Tokoyami. -"Vuoi giocare in squadra con me?"

-"Non sono bravo." mi rispose.

-"E allora? Non preoccuparti!" lo presi per mano e ci preparammo per giocare. Io avrei giocato in attacco, mentre lui in difesa. La partita iniziò. Kirishima era bravissimo, ma purtroppo per lui, lo era anche Tokoyami che non gli faceva segnare nemmeno un goal. La sua difesa era quasi perfetta.

-"Bravissimo Toko!" esclamai dopo che riuscì a parare l'ennesimo tiro. Ashido purtroppo non era brava quanto lui, la vera minaccia era Kirishima, una volta superato lui, il gioco era fatto. Io e Tokoyami eravamo un'ottima squadra, ci completavamo. Lui era forte in difesa e io lo ero in attacco.

-"Vittoria Toko!" dissi contenta e gli diedi il cinque. -"E per fortuna che non eri bravo!"

-"È stato un caso..." rispose lui.

-"Voglio la rivincita!" sbuffò Kirishima.

-"Un'altra volta!" esclamò Iida. -"È ora di andare via!"

Guardai l'orologio. Il tempo era volato. Andammo a prendere l'autobus e tornammo a scuola prima del coprifuoco.

-"Andiamo a vedere se c'è qualcosa in mensa!" propose Sero.

-"Io vado a letto." risposi. -"Buonanotte a tutti."

-"Vado anche io." disse Tokoyami.

Entrambi ci allontanammo dagli altri e ci recammo nelle nostre stanze.

-"Sono felice che sia venuto anche tu Toko!" gli confidai durante il tragitto.

-"Come mai mi chiami Toko?"

-"Sinceramente non so. Mi è venuto spontaneo." risposi arrossendo -"Se non ti piace, la smetto."

-"È uguale..."

Quando arrivammo di fronte alla sua stanza, lui mise una mano sulla maniglia e mi guardò. -"Ti va di entrare?"

[Tokoyami Fumikage]

Davvero lo avevo fatto? Le avevo davvero chiesto di entrare nella mia stanza? Cosa mi era venuto in mente!? Vidi che era sorpresa almeno quanto me.

-"Sei sicuro Toko?" mi chiese.

Non potevo rimangiarmi la parola. -"È ancora presto... potremmo fare due chiacchiere."

Lei ci pensò un momento e poi mi sorrise. -"Volentieri, ma solo se per te non è un problema."

Scossi la testa ed aprii la porta. Entrai dentro e [Cognome] mi seguì subito dopo. Chiusi la porta alle nostre spalle e venimmo inghiottiti dal buio della mia stanza. Lei rimase immobile e non disse una parola, tutti gli altri invece quel giorno, avevano iniziato subito a criticare.

-"Hai paura del buio?" le domandai.

-"No, tranquillo!" mi rispose.

Mi avvicinai e la presi per mano. -"Vieni..." la guidai per la stanza e lei si lasciò guidare senza fare storie. La portai vicino al letto, a quel punto la lasciai e andai all'altro lato. Ci sdraiammo tutti e due e per un po' rimanemmo in silenzio.

-"Mi sono sempre chiesta come fosse la tua stanza."

-"Sei... delusa?"

-"Assolutamente no!" mi rispose. -"Prima di tutto la stanza deve piacere a te, inoltre è... originale."

Era sincera, oppure voleva solo essere carina? Sinceramente poco mi importava. Ero felice per quella risposta.

-"Posso dirti una cosa, [Cognome]?"

-"...Sì... dimmi..." mi rispose.

-"Sono felice che tu mi abbia invitato. Sono stato veramente bene e non lo avrei mai pensato. Di solito gli altri mi hanno sempre tenuto alla larga per il mio aspetto, tu invece... sei diversa. Mi tratti come un ragazzo "normale."" le parole mi uscivano senza che io potessi controllarle. -"Insomma... sono davvero felice di averti conosciuto."

Non ottenni alcuna risposta.

-"[Cognome]?"

Non mi rispose. L'unica cosa che si sentiva era il suo respiro regolare. A quel punto capii cosa era appena successo: si era addormentata. Mi girai di lato e avvicinai una mano alla sua guancia. La accarezzai dolcemente, l'ultima cosa che volevo era che si svegliasse. Continuai ad accarezzarla con molta dolcezza, fino a quando i miei occhi non si chiusero e mi addormentai vicino a lei.

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