Resta sveglia
[Tokoyami Fumikage]
La mia Unicità non la spaventò minimamente, quella ragazza infatti continuava ad attaccare senza tregua. Fortunatamente Dark Shadow riusciva a non farla avvicinare; il buio della notte lo rendeva più potente e la luce dei lampioni lì intorno era sufficiente per non farmi perdere il controllo. Ero in netto vantaggio. Dark Shadow era decisamente fuori dalla sua portata e sembrò che anche lei se ne fosse resa conto.
Smise di attaccarmi, dopodiché fece qualche passo indietro e mi osservò attentamente. Probabilmente stava escogitando la sua prossima mossa. Rimasi in allerta, pronto a reagire al minimo segnale di pericolo.
-"Hai scoperto la mia Unicità, Tokoyami. Devo dire che mi hai sorpresa!" esclamò lei sorridendo. -"Vuoi sapere come funziona? Mi permette di assumere le sembianze della persona di cui ho ingerito il sangue."
Sgranai gli occhi mentre dentro di me la rabbia cresceva. -"Il sangue di [Nome]..."
-"Esattamente! Dovevi sentire le sue urla!"
-"Prendila, Dark Shadow!" gridai furioso.
-"Ricevuto!" rispose lui e si scagliò contro di lei.
La ragazza evitò agilmente l'attacco di Dark Shadow e mi lanciò un coltello. Riuscii a schivarlo senza problemi, ma in quel momento la vidi che correva verso di me maneggiando un secondo coltello. Fui colto di sorpresa, ma riuscii a scansarmi appena in tempo e a quel punto mi affrettai ad allontanarmi da lei.
Avevo il cuore in gola e il respiro corto, c'era mancato pochissimo che mi ritrovassi un coltello piantato alla spalla. Non dovevo più correre un rischio simile.
-"Uffa! C'ero quasi!" commentò lei divertita come se quello che stesse vivendo in quel momento fosse solo un gioco. -"Sai Tokoyami, il sangue di [Cognome] ha un ottimo sapore!"
Dovetti fare appello a tutta la mia forza di volontà per non perdere la calma. Era questo il suo obiettivo, ormai era chiaro. Mi stava provocando affinché io la attaccassi. Non aspettava altro, scommetto che era già pronta ad evitare Dark Shadow e poi attaccarmi nuovamente. Non dovevo cedere assolutamente alle sue provocazioni.
-"Dimmi immediatamente dove si trova [Nome]!"
-"Potrei anche farlo, ma devo avvisarti che farai fatica a riconoscerla."
A quelle parole Dark Shadow ruggì minacciosamente e si scagliò di sua iniziativa contro di lei.
-"Fermati!" gli gridai, ma lui non mi stette a sentire.
Ero sicuro che lei si aspettasse una mossa del genere e nonostante la potenza di Dark Shadow non avrebbe avuto alcun problema a reagire. Dovevo giocare d'anticipo ed è proprio per questo che anche io corsi contro di lei. La vidi evitare Dark Shadow e prepararsi a lanciare il coltello, ma non appena mi vide esitò un momento. Approfittai di questo per colpirla con una spallata. Cadde all'indietro ma si rimise in piedi subito dopo.
-"Non pensavo fossi così forte!" disse lei. -"È meglio che me ne vada." si voltò e iniziò a correre.
-"Torna qui!" le gridai.
Le si fermò e mi rivolse un sorriso. -"Ho un appuntamento con [Cognome]!"
Il mio cuore perse un battito. Quelle parole non erano affatto rassicuranti. -"Cosa intendi dire?"
Lei fece spallucce e corse via allontanandosi dalla strada. Richiamai Dark Shadow e partii immediatamente all'inseguimento. Ci addentrammo per i vicoli bui della città. In giro non c'era anima viva. Quella ragazza era davvero molto veloce, ma riuscivo comunque a stare al suo passo, o almeno così credevo.
La vidi svoltare l'angolo e imboccare un'altra strada, ma quando io feci altrettanto non la vidi più da nessuna parte. Avanzai con cautela.
"Che fine ha fatto? Non posso averla persa di vista!"
Improvvisamente la sentii sghignazzare. Sobbalzai e mi guardai nervosamente intorno, ma non riuscivo a vederla. Dark Shadow mi sarebbe stato utile in quel momento, avrebbe potuto coprirmi le spalle e proteggermi da un eventuale attacco, peccato che non potevo chiamarlo. Il buio di quei vicoli e la tensione che provavo in quel momento mi avrebbero fatto perdere il controllo. Non potevo correre un rischio del genere.
-"Cosa intendevi dire prima? Cosa vuoi fare a [Nome]?"
Non ottenni alcuna risposta, ma sapevo che era ancora nelle vicinanze.
-"Parla! Dove si trova?"
-"Temo che non la rivedrai mai più!"
Quelle parole mi sconvolsero. -"Che intendi dire!? Che le avete fatto!?"
-"Mi hanno detto che è riuscita a scappare. Capirai che non possiamo permetterle di raccontare ciò che sa." mi rispose. La sentivo molto più vicina. -"Mi hanno chiesto di eliminarla, ma non credo che il mio intervento sia più necessario. In quelle condizioni non sarà andata molto lontano, ci avranno già pensato gli altri."
Non volevo crederle. [Nome] non c'era più? Non poteva essere vero! La colpa era solo mia.
"Perdonami [Nome]... Mi dispiace davvero..."
Sentii dei passi e subito dopo un coltello mi sfiorò il collo.
-"[Cognome] mi piaceva tanto, mi sarebbe piaciuto occuparmi personalmente di lei!" disse e avvicinò di più la lama. -"Vorrà dire che mi consolerò con te, contento?"
Scoppiò a ridere e io chiusi immediatamente gli occhi preparandomi al dolore che sarebbe arrivato. Era davvero giunta la mia fine?
Improvvisamente sentii uno strano rumore e subito dopo dell'acqua bagnarmi i vestiti. Aprii gli occhi e vidi quella criminale a terra bagnata dalla testa ai piedi. Ero confuso, come era possibile che ci fosse dell'acqua da quelle parti? Che fosse opera di qualcuno?
"L'unica persona che conosco con questa Unicità è..."
Mi guardai intorno e vidi che era arrivata una ragazza. Il mio cuore scoppiò di gioia non appena la riconobbi.
-"[Nome]!" esclamai euforico.
[Nome Cognome]
-"Toko!"
Che ci faceva lì insieme a Toga? Cosa stava succedendo?
-"Sei davvero tu?" mi domandò e mi corse incontro. -"Sei viva!"
Prima che potessi rispondere mi avvolse tra le sue braccia. Ero felicissima di rivederlo, avevo sentito tanto la sua mancanza. Ricambiai l'abbraccio incurante del dolore procurato dalle ferite. Quando ci separammo, Tokoyami mi fissò ancora sorpreso e mi strinse forte le mani, come se avesse paura che me ne sarei andata da un momento all'altro.
-"Cosa ti hanno fatto?" domandò preoccupato notando le fasciature che avevano iniziato a tingersi di rosso.
-"È una lunga storia! Ascoltami, Toga..."
Improvvisamente avvertii una fitta dolorosissima alla schiena e subito udii quella risata che tristemente mi era diventata familiare.
-"[Cognome]! Che bello vederti, amica mia!" esclamò Toga alle mie spalle. -"Addio per sempre!" aggiunse e corse via.
Mi sentii debole e le gambe cedettero mentre il sangue iniziò a uscire dalla nuova ferita. Tokoyami cercò di sorreggermi.
-"[Nome]!" gridò disperato.
Mi adagiò a terra e si guardò nervosamente intorno. Non capivo cosa stesse dicendo, non lo avevo mai visto così preoccupato. La vista iniziò ad annebbiarsi e le palpebre si fecero sempre più pesanti. Improvvisamente Tokoyami mi diede dei colpetti sul viso.
-"Resta sveglia!" esclamò allarmato. -"Non addormentarti!"
Cercai di fare come mi avevo detto e lo vidi togliersi la felpa. Mi mise a sedere e la avvolse intorno alla ferita. Ubbidire ai suoi ordini si rivelava sempre più difficile mano mano che il tempo passava. Mi sentivo debole, ero stanca. Volevo solo riposare.
Tokoyami mi caricò sulle sue spalle e iniziò a camminare. Mi rilassai e poggiai la testa. Stavo così comoda, mi sarei addormentata volentieri.
-"Non addormentarti, [Nome]!" esclamò lui come se mi avesse letto nel pensiero. -"Non lasciarmi!"
Perché diceva così? Le mie condizioni erano così gravi? Era forse giunta la mia fine?
-"Mi sento stanca..."
-"Resisti [Nome], ti prego!" implorò lui. -"Presto sarà tutto passato."
[Nome]... solo in quel momento mi resi conto che mi stava chiamando per nome. Mi ritrovai a sorridere. Non lo aveva mai fatto prima d'ora.
Sorrisi. Ero felice di trovarmi insieme a lui. Credevo che non lo avrei più rivisto. Avevo tante cose da dirgli e non vedevo l'ora di recuperare il tempo perduto.
Ero felice in quel momento e avevo tanti bei propositi, ma nonostante le raccomandazioni di Tokoyami, senza rendermene conto chiusi gli occhi e mi addormentai.
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