Il giorno degli esami

[Nome Cognome]

-"Tempo scaduto. Consegnate i compiti!" esclamò il professor Aizawa.

Posai la penna sul banco e rilessi velocemente ciò che avevo scritto. Il compito non fu molto difficile, ma le domande erano così numerose che riuscii a finire appena in tempo. Mi alzai e misi il foglio sulla cattedra e, poco alla volta, gli altri fecero lo stesso.

Dopo averli ricontati, il professor Aizawa sistemò i compiti nella borsa e si avviò verso la porta. 

-"Scusi, professore?" lo chiamò Iida. -"Potrebbe dirci qualcosa sulla parte pratica dell'esame?"

L'esame di quel giorno sarebbe stato diviso in una parte scritta e una pratica, ma nessuno di noi sapeva cosa aspettarsi da quest'ultima. Nessun docente volle dirci qualcosa a riguardo. L'unica cosa certa era che si sarebbe svolta nel pomeriggio.

-"Saprete tutto a tempo debito." tagliò corto Aizawa e se ne andò.

Quella risposta ci spiazzò. La tensione era alta e brancolare nel buio non aiutava affatto.

-"È una cosa inaccettabile!" esclamò Iida. -"Abbiamo tutti i diritti di sapere in cosa consisterà!"

Non aveva tutti i torti. Perché ci tenevano all'oscuro? Cosa avevano in mente?

-"Sono sicura che hanno i loro buoni motivi per non dirci nulla." intervenne Yaoyorozu. -"Adesso andiamo a pranzare. Qualsiasi cosa abbiano preparato per noi, sarà meglio affrontarla a stomaco pieno."

Lasciammo quindi l'aula per dirigerci in mensa. Prendemmo qualcosa da mangiare e ci sedemmo intorno allo stesso tavolo. Avevo lo stomaco chiuso per l'ansia, ma mi sforzai di consumare qualcosa. Digiunare non mi avrebbe di certo aiutata.

-"Dovrei essere riuscita a prendere la sufficienza!" esclamò di punto in bianco Ashido. -"Ed è tutto merito tuo, Momo!"

Yaoyorozu le sorrise calorosamente. -"Ne sono felice, Mina!"

-"Anche io dovrei avercela fatta!" intervenne Kaminari. -"Spero che la parte pratica non rovini tutto! Cosa ci faranno fare secondo voi... combattere?"

-"È probabile." rispose Kirishima. -"Mi chiedo però contro chi... dovremmo combattere tra di noi, o magari contro i robot del test di ammissione?"

-"Cosa ne pensi, Deku?" domandò Uraraka.

Midoriya era assorto nei suoi pensieri e quella domanda sembrò riportarlo alla realtà. -"Secondo me un combattimento non è così scontato. Potrebbero anche farci fare un'operazione di salvataggio..."

Molti sembrarono stupiti da quella risposta e ripresero a mangiare con la preoccupazione dipinta sul viso. Midoriya aveva appena fatto vacillare l'unica certezza che avevano. In fondo aveva ragione. Le lezioni di "fondamenti di eroismo", durante le quali ci avevano fatto combattere in varie condizioni, non erano le uniche che avevamo seguito; Non bisognava dimenticare le simulazioni di salvataggio fatte alla USJ.

Per quanto mi riguarda sperai con tutta me stessa che ci avrebbero fatto combattere. Ero molto preparata poiché in vista del Festival dello Sport mi ero allenata duramente. Se invece la parte pratica dell'esame avesse trattato le operazioni di soccorso, sarei stata nei guai fino al collo.  

"Se solo avessi ascoltato le spiegazioni di Numero 13..." pensai frustrata. Quel giorno di lezione non fui per niente attenta per via della questione di Tokoyami e come se non bastasse non mi preoccupai nemmeno di recuperare in qualche modo. Mi pentii molto di questa mia mancanza.

Avevamo quasi finito di mangiare quando il professor Aizawa si avvicinò al nostro tavolo.

-"Andate ad indossare i vostri costumi e raggiungetemi fuori." ci disse.

Il momento era giunto. Ci alzammo e andammo a prepararci e una volta pronti, uscimmo dall'edificio. Ad aspettarci c'era il nostro professore e a pochi metri da lui era parcheggiato un autobus.

-"Dove...?" stava chiedendo Aoyama ma Aizawa lo invitò a fare silenzio.

-"Avrete le risposte alle vostre domande una volta giunti a destinazione." ci disse. -"Sbrigatevi, non abbiamo tempo da perdere."

Salimmo a bordo e una volta preso posto partimmo. Chiusi gli occhi e tentai di rilassarmi in tutti i modi, ma senza successo. Sembrava che Midoriya avesse avuto ragione, tutto faceva credere che stessimo andando alla USJ e che quindi la parte pratica dell'esame avrebbe riguardato le operazioni di salvataggio. 

"Ormai è inutile rimproverarsi." pensai. "Devo stare calma e dare il massimo."

-"Ehi! Lì ho sostenuto l'esame di ammissione!" esclamò Ojiro.

Aprii gli occhi e vidi quella che sembrava una piccola città. Tirai un sospiro di sollievo: non eravamo diretti alla USJ. Adesso ero molto più tranquilla. Quando ci apprestammo a scendere mi ritornò in mente il mio esame di ammissione. 

-"Benvenuti! Vi stavamo aspettando!"

In quel momento mi accorsi della presenza del preside Nezu e di alcuni dei nostri professori.

-"L'esame sta per cominciare e quest'anno abbiamo voluto renderlo più interessante.." annunciò il preside. -"Abbiamo deciso infatti che dovrete combattere contro di noi!"

Non potevo credere alle mie orecchie! Mai avrei pensato a una cosa del genere. Quella notizia gettò nello sconforto gran parte di noi.

-"Non fate quelle facce!" riprese il preside. -"Per rendere i combattimenti più equi abbiamo chiesto agli studenti della sezione di supporto di costruire dei pesi che ciascuno di noi indosserà alle caviglie e ai polsi. Inoltre non sarà un esame individuale, verrete divisi in squadre da tre."

-"Per vincere e quindi superare l'esame, avrete due possibilità." intervenne All Might. -"Affrontare le scontro e quindi ammanettarci..." disse e tirò fuori un paio di manette. -"Oppure evitare lo scontro e oltrepassare il "Cancello d'uscita" che abbiamo preparato per ciascuna squadra."

-"Evitare lo scontro!?" esclamò Bakugo incredulo. -"È una scelta da vigliacchi!"

All Might scosse la testa. -"Assolutamente no, giovane Bakugo! Ogni eroe deve capire i suoi limiti. Non ha alcun senso rischiare la propria vita per affrontare un nemico nettamente più forte."

Non avevo mai visto la ritirata sotto questo aspetto. In sintesi sarebbe stato un combattimento uno contro tre e lo scontro non era obbligatorio. Stando così le cose, passare l'esame non sarebbe stata una cosa impossibile.

-"Le squadre e i rispettivi avversari sono stati scelti da noi." disse Aizawa. Tirò fuori un foglio e iniziò a leggere. -"La prima squadra è... Hagakure, [Cognome] e Shoji. Il vostro avversario sarà Snipe."

-"Seguitemi!" ci invitò il professore.

Lasciammo i nostri compagni, alcuni dei quali ci rivolsero dei gesti di incoraggiamento, e lo seguimmo per le strade della zona di simulazione. Ad un certo punto si fermò e ci indicò un edificio.

-"Il vostro esame si svolgerà lì dentro." ci informò e diede le manette ad Hagakure. -"Quando ciascuna squadra avrà preso posizione potrete iniziare. Buona fortuna!"

Detto questo entrò nel palazzo e noi restammo soli.

-"Qualcuno di voi ha un piano?" domandò Hagakure.

-"Secondo me è meglio evitare lo scontro." risposi. -"Nonostante i pesi e l'inferiorità numerica, resta comunque un eroe professionista."

-"[Nome] ha ragione." concordò Shoji. -"Non credo che avremmo molte possibilità di sopraffarlo. L'ho visto in azione alla USJ, utilizza le armi da fuoco e non manca mai un colpo."

-"Come le pistole!?" domandai incredula. -"Non le userà contro di noi, vero?"

Prima che potessi ricevere una risposta, udimmo uno strano rumore.

-"Si comincia..." disse Shoji e si avviò verso l'edificio. Io e Hagakure lo seguimmo senza fiatare. Una volta dentro allargò le braccia e alle sue estremità apparvero delle orecchie.

-"Che cosa fai?" gli domandò Hagakure.

-"Cerco di localizzare la posizione del professor Snipe." rispose lui. -"Sembra che si trovi... all'ultimo piano."

-"Sta scendendo?" gli domandai.

-"Non mi sembra..."

Proprio come temevo. Ancora prima di iniziare ci aveva già fregato. Che ci piacesse o meno, saremmo dovuti andare da lui.

-"Dobbiamo salire."

-"Sei impazzita [Nome]?" mi domandò Hagakure incredula. -"Avevi detto che volevi evitare lo scontro!"

-"Sono pronta a scommettere che il "cancello di uscita" si trova all'ultimo piano."

Shoji e Hagakure seppur malavoglia condividevano i miei timori. Salimmo le scale e ad ogni rampa l'ansia si faceva sempre più opprimente. Anche se quello era solo un esame, stavamo comunque andando incontro al nostro nemico. Non visitammo alcun piano, dato che eravamo certi che la nostra destinazione era più in alto.

Una volta raggiunto l'ultimo, Shoji indicò una porta.

-"Lì dietro..."  

Feci un respiro profondo e misi una mano sulla maniglia, ma Hagakure mi bloccò.

-"Vado io per prima, ho più possibilità di passare inosservata."

-"In effetti..."

Chi meglio di lei poteva riuscirci? Mi feci da parte, lei aprì la porta ed entrò senza fare rumore. Trattenni il fiato con il cuore in gola.

-"Via libera." bisbigliò dopo un po'.

Oltrepassai la porta e mi guardai intorno. Le uniche cose presenti lì dentro erano molti pilastri e il tanto agognato "cancello di uscita" che si trovava al lato opposto della stanza. Davvero strano, di Snipe non c'era la benché minima traccia.

"È impossibile che Mezo si sia sbagliato..."

BANG!

Un proiettile si conficcò nel muro a pochi centimetri dal mio viso. Mi sfuggì un urlo e partirono altri colpi di pistola. Shoji mi afferrò e mi portò al riparo dietro un pilastro.

-"Vi stavo aspettando!" esclamò Snipe mentre ricaricava la sua arma e ricominciò a sparare.

-"Stai bene?" mi domandò Shoji. -"Ti sei fatta male?"

-"Mi... mi ha sparato!" esclamai ancora scossa.

-"Cerca di stare tranquilla!" mi disse. -"Ti ha mancato di proposito, non ci farebbe del male! Ad ogni modo... dove è Hagakure?"

Mi guardai intorno e la vidi dietro un altro pilastro. Anche lei come noi era bloccata. Snipe era riuscito a metterci con le spalle al muro. Nei combattimenti a distanza era in netto vantaggio e se solo uno di noi avesse provato ad uscire allo scoperto sarebbe stato alla sua mercé. 

-"Che cosa facciamo?" domandai.

-"Potrei uscire allo scoperto e distrarlo, mentre tu e Hagakure cercate di raggiungere il "Cancello d'uscita"."

-"No, Mezo!" esclamai decisa. -"Anche se non è uno scontro vero, non posso permetterti di correre un rischio così grande! Deve esserci un'altra soluzione!"

Per quanto volessi che ci fosse non riuscivo a vederla. Gli spari di Snipe mi impedivano di pensare con lucidità. Ad un certo punto, vidi Hagakure togliersi i guanti e le scarpe e poi avanzare di soppiatto portandosi dietro le manette. 

"È pericoloso, Toru!" pensai, ma il professor Snipe non sembrò accorgersi della sua mossa e continuava a sparare come prima.

-"Dobbiamo aiutarla!" esclamò Shoji. -"Non possiamo permettere che se ne accorga!"

Aveva ragione e purtroppo c'era solo un modo per farlo. -"Al mio tre Mezo, usciamo allo scoperto." dissi. -"Uno... due... tre!"

Uscimmo entrambi dal nostro nascondiglio e iniziammo a correre. Il professor Snipe uscì fuori e ci puntò la pistola. Istintivamente creai una sfera d'acqua e gliela lancia. Riuscii a colpirlo e allora continuai a lanciarne, ma lui rotolò di lato e fece fuoco, colpendo il pavimento a pochi centimetri dalle mie gambe.

-"Fermi dove siete!" esclamò.

Io e Shoji obbedimmo e alzammo le braccia in segno di resa.

-"Mi avete sorpreso..." ci disse. -"Non mi sarei mai aspettato una mossa del genere."

Aveva appena finito di parlare, quando Hagakure gli fu addosso e riuscì ad ammanettarlo. Ce l'avevamo fatta. Il suo piano aveva funzionato!

-"Molto bene..." disse Snipe sorpreso. -"L'esame è finito. Torniamo dagli altri!" 

Si liberò dalle manette e ci scortò fuori nel punto di ritrovo. Gli altri erano già lì. A differenza di tutti gli altri, Bakugo e Midoriya avevano diverse ferite. Chissà cosa era successo durante il loro esame. 

-"Tra poco avrete il risultato dell'esame." disse il professor Aizawa e insieme ai suoi colleghi si riunirono a poca distanza da noi.

In quel momento Ashido iniziò a singhiozzare. -"Sigh... ragazzi... non vedo l'ora di sentire i vostri racconti sul ritiro dei boschi... Sigh..."

-"Che stai dicendo Mina?" le domandò Uraraka. -"È andata così male?"

Lei si limitò ad annuire con le lacrime che cominciarono a scendere. Vederla in quelle condizione mi fece molto male. Fin dal primo giorno che l'avevo vista era sempre stata una ragazza allegra e solare. Corsi da lei e la abbracciai.

-"Ti prego, Mina! Non fare così!" 

Purtroppo non solo lei era giù di corda. Lo stesso discorso valeva per Kaminari, Kirishima, Sero e Sato. Ero triste all'idea che non sarebbero potuti venire con noi. Non sarebbe stato lo stesso senza la classe al completo.

Dopo aver finito di discutere, i professori si avvicinarono. -"Dunque... gli unici a non aver passato l'esame sono Ashido, Kaminari, Kirishima, Sato e Sero. Quando andrete al ritiro dei boschi dovrete seguire dei corsi di recupero." annunciò Aizawa.

I cinque interessati lo guardarono senza capire.

-"Che cosa vuole dire?" domandò Kaminari.

-"Credevate davvero che non vi ci avrei mandato?" domandò Aizawa divertito. -"Ve l'ho fatto credere affinché deste il massimo."

Ashido mi abbracciò. -"Che bello! Partiremo tutti insieme!"

Finalmente gli esami erano passati e tutti noi ci lasciammo andare all'entusiasmo, ognuno impaziente di partire. Ero più che sicura che sarebbe stata un'esperienza indimenticabile.

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