Chi si rivede!
[Nome Cognome]
Dopo aver controllato per l'ennesima volta che ci fosse tutto, chiusi finalmente la valigia.
-"La mia piccola [Nome]..." commentò mia madre con le lacrime agli occhi. -"Mi mancherai tanto!"
-"Non fare così, mamma!" la supplicai. -"Il liceo Yuuei non è poi così lontano!"
-"Nostra figlia ha ragione!" disse mio padre avvolgendo un braccio sulle spalle della mamma. -"Dobbiamo lasciarla andare!"
-"Non mi accompagnate?" chiesi sorpresa. Ero sicura che ci saremmo salutati lì.
-"Meglio salutarci qui, altrimenti sarà tutto più difficile." rispose lui.
Abbracciai i miei genitori un'ultima volta e dopo aver ascoltato nuovamente le loro raccomandazioni, uscii di casa. La mia nuova scuola e allo stesso tempo la mia nuova casa, non era molto lontana, ma dovetti prendere comunque il treno. Mi feci spazio tra i numerosi passeggeri, ricevendo delle occhiatacce da parte loro, poiché erano infastiditi dal fatto che avessi una valigia. Dopo un breve tragitto, scesi e percorsi un ultimo tratto a piedi, finché non giunsi di fronte al liceo. Anche se ci ero già stata qualche giorno fa, vedere il Liceo Yuuei mi fece provare una grande emozione. "Sono una studentessa della scuola di eroi più prestigiosa del paese!" pensai con orgoglio. Entrai nell'edificio e mi diressi in segreteria, dove mi diedero un modulo da compilare con i miei dati personali e la chiave della mia stanza. Trovarla fu un'impresa, l'edificio era immenso ed ero così curiosa di esplorarlo tutto, se non fosse stato per il peso che mi trascinavo dietro. Dopo aver percorso un lungo corridoio pieno di porte chiuse, trovai finalmente quella che cercavo. Feci un respiro profondo, girai la chiave ed entrai. Devo dire la verità, a primo impatto rimasi un po' delusa, la stanza era di medie dimensioni e aveva lo stretto necessario: un letto, una scrivania con una sedia e un armadio. C'erano due grandi finestre e in più c'era il bagno. "Sicuramente saranno tutte così, starà poi a noi renderle uniche." mi resi conto e fortunatamente avevo portato tutto l'occorrente. Mi sdraiai sul letto, non avevo voglia di disfare la valigia per cui diedi un'occhiata al modulo da compilare. Ad un certo punto, qualcuno bussò alla porta. Mi misi a sedere di scatto. "Chi potrà mai essere?". Andai ad aprire e vidi sei ragazze accompagnate da una decina di ragazzi.
-"Un'altra ragazza!" esclamò euforico un tipetto con delle sfere viola in testa prima di essere colpito.
-"Ciao!" mi salutò allegramente una ragazza con i capelli rosa e la pelle lilla.
-"Ciao..." risposi. Ero piuttosto a disagio davanti a quelle persone che non conoscevo. -"Posso fare qualcosa per voi?"
-"Siamo i tuoi compagni di classe!" mi rispose la ragazza.
La guardai con aria interrogativa. -"Davvero? Come fai a saperlo?"
-"È piuttosto evidente." commentò una ragazza con i capelli neri raccolti. -"In questo piano ci sono le stanze degli studenti della sezione A, di sopra quelli della sezione B e così via per tutte le sezioni."
-"Mi chiamo Mina Ashido. Abbiamo deciso di fare conoscenza prima dell'inizio della scuola. Vuoi unirti a noi?"
Guardai un momento la valigia che aspettava di essere svuotata. -"Accetto volentieri! Piacere di conoscervi, mi chiamo [Nome Cognome]."
Mi unii al gruppo e Ashido mi presentò tutti gli altri. Mentre camminavamo per i corridoi, mi raccontò qualcosa su di sé e su tutti gli altri. Per essere il primo giorno, sapeva molte cose, addirittura che la nostra classe era composta da 21 persone, per cui ne mancavano quattro da incontrare. Ci fermammo davanti a una porta e come fecero con me, bussarono. Guardai il ragazzo che aprì la porta a bocca aperta, era altissimo, indossava una maschera che gli copriva il volto dagli occhi in giù e aveva tre paia di braccia legate tra loro con una membrana.
-"Ciao!" lo salutò allegramente Ashido.
Il ragazzo ci guardava in silenzio, mi faceva un po' paura.
-"Ciao!" rispose lui. -"Mi chiamo Mezo Shoji!"
Tirai un sospiro di sollievo e sorrisi, sembrava uno tranquillo.
-"Stiamo andando a conoscere i nostri futuri compagni di classe." disse Ashido solare come sempre. -"Vuoi venire con noi?" Shoji annuì e si unì a noi.
Io ero sempre più felice, tutto stava andando per il meglio. I miei compagni di classe sembravano tutti simpatici. Arrivammo di fronte a un'altra porta e bussarono. Questa volta però, nessuno venne ad aprire.
-"Strano." commentò Kirishima, bussando nuovamente.
-"Cra! Forse la persona che alloggerà qui ancora non arriva." disse Asui.
-"Andiamo avanti!" esclamò Hagakure e tutti la seguimmo.
Mentre ci avvicinammo ad un'altra stanza, notammo un ragazzo che stava per entrare. Lo osservai attentamente: capelli spettinati, occhi verdi, qualche lentiggine sul viso.
-"Ehi!" esclamai riconoscendolo. -"Io ti conosco!"
Il ragazzo si voltò e sembrò riconoscermi. -"Tu sei la ragazza del test di ammissione!"
-"Adesso ricordo!" aggiunse Uraraka. -"Tu mi hai salvata!"
Il ragazzo arrossì. Mi ci avvicinai e lo abbracciai. -"Sono davvero felice che tu sia passato!" Quello arrossì. -"Io sono [Nome Cognome]."
-"P-piacere! Io s-sono Izuku Midoriya."
-"Deku!? Che ci fai qui!?" esclamò un ragazzo con i capelli biondo cenere a punta e con un'espressione arrabbiata. -"Non dirmi che le nostre stanze sono vicine!"
-"K-Kacchan!" esclamò Midoriya spaventato. -"Ecco... sono arrivato adesso. A quanto pare..."
-"Cambia subito stanza!"
"Mi sembrava strano che stesse andando tutto bene." pensai.
-"Dai smettetela." intervenne Kirishima mettendosi tra i due. -"Non ti sembra di esagerare Kacchan?"
Per quanto possibile, il biondo si arrabbiò ancora di più. -"Non chiamarmi Kacchan! Mi chiamo Katsuki Bakugo!" sbraitò e poi entrò nella sua stanza, sbattendo la porta.
-"Non è andata male." disse Kaminari divertito. -"Vi va di fare due passi fuori?" tutti quanti approvarono l'idea, mi sarebbe piaciuto andare con loro, ma mi ritornò in mente la mia valigia che attendeva di essere svuotata.
-"Mi piacerebbe, ma è meglio se prima inizio a sistemare la mia stanza. Vi raggiungo dopo!" li salutai e poi tornai nella mia stanza. Mentre percorrevo il corridoio, notai qualcosa che mi fece fermare: la porta della stanza che nessuno aveva aperto, adesso era socchiusa. Quello studente era finalmente arrivato. Ero curiosa di sapere chi fosse, mi avvicinai alla porta e provai a bussare. Non ottenni nessuna risposta. "Davvero strano..." pensai. Aprii poco di più la porta. -"C'è qualcuno...?"
-"Che stai facendo?" chiese qualcuno dietro di me. Fui colta alla sprovvista e mi spaventai. -"Questa è la mia stanza!" esclamò.
-"Scusami!" dissi dispiaciuta. Mi voltai. -"Non volevo... ehi, guarda chi si vede!"
[Tokoyami Fumikage]
-"Tu sei quella ragazza che mi era venuta a sbattere!" la riconobbi. Non credevo che l'avrei più rivista.
Lei arrossì leggermente. -"Mi fa piacere che ti ricordi di me."
-"Cosa stavi facendo?" le chiesi.
-"Ecco... ero curiosa di sapere chi alloggiasse qui. Quando siamo passati prima, non c'era nessuno. Sono felice che sia tu."
-"Davvero?" era strano sentirmelo dire.
-"Certamente..." si bloccò un momento e sorrise. -"Adesso che ci penso, non ci siamo ancora presentati. Io sono [Nome Cognome], ma puoi chiamarmi [Nome]!" mi tese la mano.
Era la prima volta che qualcuno chiacchierava con me come se niente fosse. -"Piacere [Cognome], io sono Fumikage Tokoyami." le strinsi la mano.
-"Beh... Tokoyami, devo andare a sistemare la mia stanza. Ci vediamo in giro, ok?" mi fece l'occhiolino e se ne andò.
La guardai andare via e mi resi conto di stare sorridendo.
-"È proprio una bella ragazza non trovi?" chiese Dark Shadow uscendo allo scoperto.
Misi una mano sulla maniglia. -"Hai ragione." io stesso non credevo di averlo detto.
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