capitolo 13

Passo la notte su questo lettino, il mattino dopo riacquisto le forze per alzarmi. Quando esco fuori dalla tenda, vedo il villaggio completamente distrutto. C'è ancora un grande caos, le persone si muovono freneticamente. Mi dirigo verso la base centrale, è già il secondo attacco, devo venire a capo di questa cosa.
《Comandante》 dico entrando. Non mi ero accorta del gruppo di persone riunite al suo interno, inevitabilmente attiro l'attenzione di tutti. Lexa è seduta come sempre al suo trono, ma al suo fianco non vedo Indra.
《Si?》risponde lei autorevolmente. Mi guardo intorno confusa.
《Scusate, non volevo interrompervi》farfuglio mentre mi avvio verso l'uscita. Apro il grosso portone più in fretta che posso e mi dirigo subito all'esterno. Dovrei tornare dal mio popolo, ma se lo faccio l'alleanza non avrà luogo. Cammino tristemente tra quelle che prima erano case, osservando le macerie a terra. Non posso restare qui, non posso mettere in pericolo anche questa gente, oltre che la mia. Decido di aspettare che la riunione termini, devo parlare con il comandante. Passo ore fuori dalla base, ad osservare le persone, fino a quando finalmente vedo uscire qualcuno. Senza pensarci due volte entro nella struttura, devo fare in fretta.
《Comandante》 ripeto. Lexa mi fa un cenno del capo, come ad invitarmi di continuare.
《Non posso restare qui, non più. Metterei in pericolo la mia gente e la tua》 ammetto. Lexa si alza e avanza verso di me.
《L'alleanza..》
《L'alleanza non conta se continueranno a fare queste stragi》 la interrompo. Drizza leggermente le spalle.
《E dove hai intenzione di andare?》
《Ho intenzione di consegnarmi》rispondo. Rimane sbigottita per qualche secondo, poi si ricompone.
《Ti uccideranno》
《Sono morte delle persone a causa mia》 dico sentendo le lacrime cadermi sulle guance.
《Non posso fartelo fare》
《Non era una richiesta》 dico avanzando.
《Continueranno così fin quando non mi avranno》
《Pensi che questa sia la soluzione? Dare loro semplicemente ciò che vogliono?》rimango interdetta per qualche secondo.
《Non possono continuare a morire persone innocenti a causa mia》dico, convinta delle mie parole. Mi osserva per qualche momento, poi si volta verso il trono.
《Non posso contrastare il tuo volere》 ammette.
《Devo andare dal mio popolo, avvertirli della mia decisione, poi potrò partire.》concludo voltando lo sguardo verso il basso. Lexa si gira nuovamente nella mia direzione. Avanza verso di me lentamente, fino a trovarsi a pochi cm dal mio viso.  Continuo a guardarla senza dire una parola. Poco dopo mi supera, avanzando verso il portone principale. Prima di lasciare la stanza si gira ancora una volta incontrando il mio sguardo, ho paura che questa sia l'ultima volta che la vedrò. Ricaccio indietro le lacrime e mi ricompongo prima di uscire anch'io. Una volta all'esterno mi dirigo verso la tenda di Indra, lì ci sono Lexa e due terrestri che mi aspettano.
《Ti accompagneranno dal tuo popolo》afferma lei fredda. Annuisco debolmente per poi seguire i due uomini fuori dalla tenda.
《Clarke》 sento chiamarmi poco dopo essermi incamminata. Mi volto subito, sentendo la sua voce.
《Spero di rivederti ancora》dice, facendo saettare lo sguardo lungo tutto il mio viso. Sento gli occhi riempirsi nuovamente di lacrime. Senza dire una parola la abbraccio, il che la lascia un po' stupita, ma poi ricambia.
《Tornerò》 le sussurro, non staccandomi da lei.
《Lo so, lo so che lo farai》risponde, massaggiandomi la nuca. Poco a poco lascio andare la presa, osservando quei suoi bellissimi occhi ancora una volta. Sostengo il suo sguardo mentre mi allontano, fino a che ci imbattiamo nella vegetazione. Per tutto il viaggio penso a come potrà andare a finire, sarà una grande sofferenza per mia madre sapere che voglio consegnarmi. Quando scorgo il mio villaggio, tiro un gran sospiro prima di avviarmi da sola verso le porte.

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