We'll meet Again [Vidow]

Ci incontreremo ancora.

Che posizione scomoda che era la mia. Mi spostai, ranicchiandomi suo fianco.

Vorrei davvero che fosse possibile.

Erano giorni che non dormivo. Iniziavo a non farcela davvero più. Avevo gli occhi perennemente arrossati, le palpebre pesanti, mi sentivo sempre confuso, e avevo voglia di dormire. Ma quando poi, a fine giornata, mi buttavo sul letto, nonostante la stanchezza ed il sonno non mi addormentavo. Avrei voluto, ma niente.

Se in questo momento con me ci fosse lui probabilmente dormirei.

Scossi la testa, evitando di pensarci. Poi provai ad affondare la testa nel cuscino, come sperando inutilmente che questo potesse aiutarmi. Rimasi fermo per qualche minuto, per poi alzarmi a sedere di scatto. Non ce la facevo seriamente più. Volevo solo dormire. Invece nulla.

Mi tirai su, guardando la mia figura allo specchio. Ero cresciuto, in quegli anni, mi ero un po' alzato e avevo i capelli biondi leggermente più lunghi.

Chissà se anche Shadow è cambiato, in qualche modo.

Mi guardai attorno, per poi decidere di andare a prendere un bicchiere d'acqua in cucina, cercando di non svegliare gli altri, che dormivano beatamente nelle loro stanze ogni notte, ogni notte che io invece passavo a fissare il soffitto. Aprendo la porta, mi sembrò quasi di sentire un lieve tocco sulla mia schiena.

Mi voltai di scatto, ma non c'era nessuno. Eppure ero sicuro di averlo percepito sulla mia pelle. Che strano.

Sbuffai, ero troppo grande per farmi ancora impressionare dalle storie di fantasmi, non avevo motivo di avere paura. Doveva essere stata solo un'impressione.

Fissai il corridoio buio, solo la luce vacua proveniente da una finestra illuminava leggermente l'ambiente. Le ombre contornavano la stanza, avvolgendola dolcemente.

Iniziai a camminare, cercando di fare il meno rumore possibile, a passi lenti.

Passai di fianco ad uno specchio a figura intera e per qualche secondo rimasi ad osservare la mia immagine riflessa. Guardai i miei occhi, quasi sperando di cogliervi quel luccichio di vita che amavo vedere negli occhi di Shadow. È che non avrei mai più visto.

Vorrei solo vederti di nuovo. Un'ultima volta.

- Tu sei lì da qualche parte? - chiesi, posando una mano sul mio riflesso.

Mi scostai bruscamente, ricordandomi che pensare a lui avrebbe solo fatto male. Molto male. Distolsi lo sguardo, andando in cucina e versandomi un bicchiere d'acqua. Mi sedetti al tavolo, bevendo per poi appoggiare il bicchiere di vetro, che emise un leggero tintinnio. Lasciai uscire un respiro, massaggiandomi i capelli biondi.

Era per colpa sua se non dormivo. Ogni giorno, in ogni ora della mia vita, mi capitava di pensare a lui, ed una morsa mi serrava lo stomaco, mentre sentivo una sensazione opprimente al petto. Sensi di colpa. Le budella mi si attorcigliavano, e io pensavo che mai mi sarei potuto sdebitare con lui, e che mai avrei potuto chiedergli scusa. Scusa per tutto. Non ne avrei mai avuto l'occasione. Avrei voluto che venisse a vivere con noi, che diventasse amico degli altri, che imparasse ad avere una vita felice.

Aveva rinunciato ad avere un futuro ad Hyrule per salvarci, era lui il vero e unico eroe tra noi.

Altro sospiro.

Gli avevo scritto una lettera. Forse non potevo parlare con lui, non avrei più potuto vederlo, ma quella lettera l'avevo scritta lo stesso. Perché dovevo esprimere tutto il dispiacere che provavo, tutto il pentimento che mi stava divorando da dentro. Mi dispiaceva, mi dispiaceva davvero tanto. Mi sentivo così male da essermi costretto a scrivere, perché era meglio sfogare quello che sentivo sulla carta che non dirlo a nessuno.

La ricordavo ancora bene, ogni parola. Spesso la rileggevo, per sfizio.

Caro Shadow Link,

Sono Vio. Vio il traditore, Vio il finto amico in cui tu avevi creduto, Vio la persona orribile di cui ti hai scelto di fidarti. Non dire che le mie frasi non sono vere, non cambierai quello che penso.

Sono qui per chiederti scusa. Scusa per averti tradito, scusa per aver finto tutto. Mi sentivo male, sapendo di farti un torto. Perché in fondo a tutto quel buio che c'era in te avevo visto qualcosa che non era semplicemente bello. Era meraviglioso. Tu sei una persona meravigliosa, Shadow.

E soprattutto mi scuso, per averti lasciato morire, per non essere stato in grado di fare nulla ma di essere rimasto a guardare, mentre tu ti dissolvevi davanti ai miei occhi. Avrei voluto afferrarti, stringerti a me, ma tu stavi sparendo nel nulla del fumo. Scusa. Avrei potuto fare di più, molto di più.

Tu sappi solo che mi dispiace, e che so che non avrei mai dovuto lasciare che la tua vita finisse così. Avrei voluto portarti a conoscere Hyrule, e far capire alla gente che molte ombre sono come te, bellissime.

Violet

PS: Mi manchi

Andai verso la mia stanza, sperando di riuscire finalmente ad addormentarmi. Non appena ebbi appoggiato la testa sul cuscino mi sembrò di sentire qualcosa di strano. Vi portai sotto la mano, sentendo della carta liscia e sottile sotto le dite.

Non è possibile!

Saltai su in un attimo, accendendo la torcia della mia stanza, e guardai la lettera. Era carta bianca e sottile, sopra stava scritto " Per Violet" con un'elegante grafia. La aprii di scatto, non osando sperare. I miei occhi iniziarono a viaggiare sulle parole, mentre lentamente le mie mani iniziavano a tremare. Procedendo con la lettura mi fu sempre più difficile decifrare quelle parole, visto che gli occhi mi si stavano riempiendo di lacrime.

Caro Vio,

Forse preferisco chiamarti Violet.

Comunque vorrei che tu non fossi così triste, adesso. Sai perché? Perché io adesso sono più felice di quanto non sia mai stato. Prima il semplice stare al sole mi faceva male, provavo dolore nel basso fuoco di una candela. Adesso sono tornato al mio posto, un'ombra che resta sempre dietro ad un corpo.

E non mi dispiace. Non provo più dolore, e inoltre, anche se non lo sai, io sono sempre vicino a te, anche in questo momento. Anche se sono un'ombra. Sono ancora debole, persino dopo tutto questo tempo, ma ho trovato uno stregone nel regno delle ombre. Prima ha fatto in modo di rendermi possibile di scriverti delle lettere. Forse un giorno potrei anche riuscire a muovermi indipendentemente dal corpo.

Se può rassicurarti, comunque, sappi che io ti ho perdonato da tempo e che non voglio lasciarti. Che sono sempre con te, che anche se non te ne rendi conto siamo sempre insieme. Sempre.

Shadow

Finita la lettera una grossa lacrima scese dalla mia guancia, finendo per lasciare un segno scuro sulla carta.

Guardai la mia ombra, rivolgendole un leggero sorriso. In quel momento mi sentii strano.

Meno solo. Come se qualcosa di caldo, di morbido, mi stesse avvolgendo il cuore. Perché sapevo che lui era con me, che forse un giorno ci saremmo visti ancora. Perché sì, forse lui era con me, ma eravamo comunque separati da quel muro che divide il mondo di Hyrule con quello delle ombre. Non potevamo comunque comunicare. Se non con quelle lettere.

Sorrisi, era già qualcosa.

***

- Ehi Vio! - Rosso bussò alla mia porta, che io avevo prontamente chiuso a chiave.

Stavo scrivendo righe e righe di lettere, io e Shadow avevamo iniziato a scriverci quasi ogni giorno, mi sembrava di sentirlo più vicino a me in quel modo. Ogni notte controllavo sotto il cuscino, e spesso trovavo una lettera.

- Cosa c'è?

- Verde si chiede come mai stai sempre chiuso lì ultimamente. Dice di essere preoccupato. E in effetti lo sono anche io...

Tipico. Verde era convinto che dovessi stare più tempo con gli altri, doveva pensare che io fossi depresso a causa di Shadow o qualcosa del genere. Quello che non sapeva era che io in realtà ero felice come non mai. Dopotutto avevo Shadow di nuovo con me.

- Digli di stare tranquillo, non si deve preoccupare! Io sto bene!

Sentii i passi di Rosso allontanarsi, anche se probabilmente non era rimasto molto soddisfatto dalla mia risposta.

Il punto era che in quel momento volevo solo concentrarmi sulla mia lettera. Scrivendo a Shadow mi sentivo meglio, il mondo sembrava sorridermi un poco. Sentivo la compagnia di qualcuno, e soprattutto sentivo di avere un senso, sentivo di essere importante per lui.

- Ehi Vio.

Sbarrai gli occhi.

- Vio, prendi uno specchio.

La voce. La sua voce. Mi alzai lentamente in piedi, andando verso lo specchio che stava vicino alla porta. Fissai il mio riflesso per un paio di secondi, per poi poggiarvi sopra una mano. Sbattei le palpebre, ed un attimo dopo mi trovai di fronte alla figura vestita di scuro e dai capelli viola che da tempo volevo rivedere.

- Shadow...

- Ciao Vio - mi rivolse un sorriso stanco, passandosi una mano dietro la nuca. Io mi appoggiai con entrambe le mani al vetro, ancora incredulo.

- Sei tu... - sussurrai, mentre un sorriso si formava lentamente sul mio volto.

Shadow si avvicinò allo specchio, se quella sottile parete non fosse esistita saremmo stati praticamente attaccati.

- Non credo di riuscire ad apparire molto a lungo - disse lui - Ma prima di andarmene volevo farti sapere una cosa.

- Cosa?

- Avvicinati e chiudi gli occhi - disse lui, avvicinando il viso allo specchio.

Io feci lo stesso. Mi sembrava davvero che lui fosse lì, come se io potessi toccarlo, non solo vederlo e sentirlo. Come se non fosse solo un riflesso nello specchio.

Non appena le mie palpebre si furono chiuse sentii il contatto delle sue labbra sulle mie, e spalancai gli occhi di scatto. In un secondo, però, la sua figura sparì, ed il vetro si coprì di crepe.

Restai fermò davanti allo specchio per secondi interminabili, a fissare il disegno argentato formato dalle spaccature nel vetro. Shadow era sparito, lasciandomi solo con ancora la sensazione del bacio che lui mi aveva appena dato.

- Ci incontreremo ancora, vero?

ImagineChan TA DAAA!

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