CAPITOLO 3
Cammino a passo spedito verso la villa comunale.
Oggi fa davvero molto freddo, strano come cosa dato siamo solo a fine Ottobre.
Di solito c'era un sole splendente al massimo.
Arrivo nel posto in cui dovevamo incontrarci io, Daniel e Micheal.Entro e li trovo sulla fontata che parlano e scherzano.
Guardo con attenzione Daniel per rassicurarmi di più che quell'incubo era solo una paranoia...mi convinco alla fine con quest'idea.
Li raggiungo camminando sul vialetto di pietre contornato di sassi rossastri.
Zac: Heyla ragazzi!
Daniel: Finalmente sei arrivato.
Micheal: Io pensavo al peggio...
Zac: Te pareva, sto bene.
Micheal: Meglio...
Daniel: Allora...iniziamo pure.Uscite le idee su cosa fare ad Halloween!
Zac: Uhm... *si siede sulla fontana* Io pensavo di andare ad esplorare una casa abbandonata che si trova nelle vicinanze.
Daniel: Roba di avventura, tuo classico.
Zac: U.U
Micheal: Ma la casa quale sarebbe poi?
Zac: Uh...aspetta. *prende una foto e la mostra*
Questa qui.
Si trova al lato ovest della biblioteca.Quella strada stretta che porta in quella terra arida e abbandonata.
Daniel: *guarda la foto* Già, avventura estrema come tuo solito.
Micheal: *guarda la foto* Uhm...p-perché invece non ci vediamo un film horror a casa e poi a dormire?
Zac: Mh, no.Troppo noioso.
Daniel: Guardate...io direi così:
Cazzeggio nelle strade fino a quando non arriviamo alla casa abbandonata;
Esplorazione nella casa abbandonata;
Film horror a casa di qualcuno;
Mangiando ovviamente, ma questo nella lista non conta;
Dormire dopo aver cazzeggiato.
Zac: Per me va bene!
Micheal: Io sono convinto che sarà pericoloso...insomma, Halloween cavolo!Gli spiriti maligni vagano liberi!
Daniel: E allora?Ancora meglio, c'è più suspance!
Micheal: ...
Zac: Vabbeh, si fa come ha detto Daniel.
Micheal: Poi non venite a dirmi che era meglio stare a casa che vi faccio testa e testa.
Daniel: *ridacchia*
Zac: Contaci, a che ora facciamo?
Daniel: La sapete una cosa?Oggi è 30, di conseguenza a mezzanotte 31, si entra nel vero spirito di Hallooween.
Micheal: Scommetto che vuoi fare dalle 22:00 di stasera in poi eh?
Daniel: Esatto!Così poi cazzeggiamo e a un minuto a mezzanotte ci dobbiamo trovare fuori la casa abbandonata, così che per mezzanotte siamo li!
Zac: Grande Daniel, ottima idea!
Micheal: Uhm vabene.
Daniel: Modestamente sono un genio in tutto. *posa fiera*
Zac: *sussurra a Micheal* E poi nella verifiche in classe chiede pure quanto fa 0x0. *ride*
Micheal: Hai capito oh. *ride*
Daniel: Che avete da ridere?
Zac&Micheal: Nulla!
Daniel: Pff, la vostra è solo invidia! *va via camminando in modo gay e ridendo*
Zac: Ma che...
Micheal: Quello è pazzo! *si sbellica dalle risate*
Zac: Eh già, è proprio...pazzo...
Micheal: *si asciuga le lacrime di risata* Allora a stasera!
Zac: Uh ok.
Micheal: Ciao Zac! *va via*
Zac: Ciao...
"Quello è pazzo"
Sono le parole pronunciate da Micheal.In quel momento un lungo brivido ha percorso tutta la schiena...
Continuo a pensarlo.
È un pensiero fisso oramai.
Scuoto il capo e poi vado a farmi un giro per il quartiere cercando di dimenticare quell'Incubo.
Le nuvole nere cariche di pioggia coprono il Sole che ormai sta calando, c'è un vento gelido che sposta i rami secchi degli alberi spogli e senza vita.
C'è ancora qualche foglia secca su di esse, ma ben presto cadranno a terra, per poi rinascere in Primavera.
Noi siamo un pò come le foglie in Autunno e in Primavera...quando incontriamo un ostacolo nella vita che ci è difficile superare, cadiamo a terra stanchi di tentare...ma poi quando finlmente riusciamo a superarlo, "rinasciamo" e ricominciamo a vivere come si deve.
Le grandi strade di Los Angeles sono prive di persone a causa del tempo.
Tra un momento all'altro pioverà.
Così affretto il passo per andare a casa...ma dopo un pò...il suono della pioggia che cade sul suolo inizia ad assordarmi le orecchie.
Un temporale è in corso ed io non ho l'ombrello, fortuna che sono quasi arrivato.
La grande pioggia si abbatte sui rami e distrugge quei pochi nidi che c'erano su di essi.
Grandi nuvole nere ora coprono il cielo, non permettendo in alcun modo anche a dei piccoli raggi di sole di far luce.
Sembra calata già la notte, ma non è così.Il tempo oscura tutto.
Alla pioggia si aggiunge anche il vento più freddo di una notte polare.
Finalmente arrivo a casa zuppo di acqua e vado a cambiarmi.
Dopo aver fatto mi stendo sul letto con un mal di testa incredibile.
Controllo per sicurezza l'orario.
Ancora le 19:33.Posso permettermi un riposo per farmi passare questo mal di testa.
Mi metto comodo con la testa sul cuscino e dopo poco mi addormento.
Mi addormento...ma...
Sono di nuovo solo, al buio.
N
on è possibile.
Di nuovo la stessa situazione?
No, stavolta no.
Questa volte c'è anche quell'anima nera dell'altro incubo...ma che vorrà mai?
Vedo che inizia a parlarmi, ma io non riesco a capire cosa dice.
Tutto ad un tratto mi sento stanco, come se avessi un grosso peso su tutto il corpo.
Le gambe non reggono ed io cado affaticato, come se avessi corso per tutta l'America.
L'anima continua a parlare ma ora ridendo di me.
Si avvicina.
Le uniche parole che sento sono:
Ti piace giocare col sangue?A me molto.
E detto questo...scompare.
Mi risveglio questa volta perplesso.Cosa voleva dire ora con quella frase?
Non ci do molto peso e guardo l'orologio sul comodino per controllare che ore sono.
Ma invece dell'orologio, trovo un pupazzetto di una volpe.
Lo prendo e noto che dietro la schiena ha una cerniera, così la apro e trovo dentro l'orologio.
Guardo stupito il tutto e dopo pochi attimi il pupazzetto scompare nel nulla.
Ora si che sono stranito!
Come ha fatto ad apparire e scomparire quel pupazzo?
Mi faccio mille domande, ma poi ridacchio di me stesso di cosa stavo facendo e delle mie mille e mille domande.
Non ci credo molto alle visioni.
Perché io sono convinto che...
Il vero vedere, è quando non c'è più nulla da vedere.
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