Biancaneve

Nome
Biancaneve

È nota a tutti l'origine del suo nome: dopo essersi punta con un ago da cucito ed aver ammirato il contrasto del sangue sulla neve, la regina buona desiderò di avere un bimbo bianco come la neve, rosso come il sangue e nero come il legno d'ebano della finestra dalla quale si affacciava. Il suo desiderio venne esaudito e non molto tempo dopo nacque una bimba che rispecchiava perfettamente le richieste della madre. Per questo decisero di chiamarla Biancaneve.

Non ha mai avuto opinioni particolarmente spiccate su niente, probabilmente a causa della timidezza intrinseca nella sua personalità. Ma lo trova un nome bello ed elegante, e la entusiasma essere la prima a portarlo.

Età
Trent'anni

Compleanno
20 gennaio

Genere e pronomi
Femminile e she/her

Favola di provenienza
Biancaneve

Aspetto

Biancaneve é a dir poco incantevole. Non c'è un lineamento, una leggera macchia sulla pelle che non sia in armonia con il resto del suo corpo. D'altronde é per questo che la regina é diventata così gelosa di lei. È alta precisamente centosessantotto centimetri e mantiene sempre una postura corretta, nonostante abbia una gobba quasi invisibile a causa dei lavori che le faceva svolgere la regina cattiva quando era piccola. Porta spesso dei tacchetti quasi impercettibili, quel che basta a fare quel tipico rumore di scarpe sui pavimenti di legno senza farla sembrare sproporzionata. Ha dei lunghi boccoli neri, che cura quasi con distrazione ma che per qualche ragione risultano sempre perfetti e intatti. Quand'era piccina spesso la sua matrigna glieli radeva per via della crescente gelosia, quindi adesso li tiene lunghi e spesso li usa per coprirsi il viso cercando di diventare invisibile. Ha degli occhi grandi, di un castano così scuro che lontano dalla luce sembra nero. Sono contornati da ciglia lunghe e folte che però non si incurvano mai verso l'alto. Ha un naso un po' grande, ma su di lei dona alla perfezione. Spesso lo copre con i capelli. È strano da immaginare ma anche la più bella del reame ha qualche insicurezza riguardo il proprio corpo. L'incarnato é molto pallido e spesso le damigelle a palazzo temono sia sul punto di svenire, anche se Biancaneve sta benissimo. La sua carnagione non ha cambiato colore nemmeno quando é caduta in quel sonno simile alla morte. Ha le labbra di un rosso vivo che spesso, a causa dell'avanzare dell'età, rinforza con del rossetto. É l'unico cosmetico che indossa. Ha delle mani molto belle, lunghe e affusolate. Da quando é diventata regina ha scoperto la cura delle unghie, che la sua matrigna le aveva sempre negato. Ogni due settimane chiede alle sue cortigiane di cambiarle colore alle unghie, ma inevitabilmente ricade in un'alternanza di un rosa latteo e un rosso brillante. Con l'età si é un po' arrotondata, nonostante fin da giovane avesse una conformazione simil pera. Fortunatamente la cosa non ha influito, almeno questo è quello che spera, sull'attrazione che il principe Florian prova per lei.

Abbigliamento

Ama moltissimo gli abiti azzurri. Dimenticate la storia di quell'abominevole vestito a tema colori primari, Biancaneve indossa solamente vestiti dai colori tenui, con l'unica eccezione di qualche abito di un rosso sangue che utilizza nelle occasioni davvero importanti. Prima di scoprire le manicure indossava dei guanti che le arrivavano al gomito per coprire le mani rovinate dai lavori domestici. Non ama molto le scarpe, principalmente perché da piccina le erano state proibite dalla matrigna. Ma ne ha diverse con piccoli tacchi, che nasconde proverbialmente sotto gli abiti, che sono sempre raso terra.

Carattere

Fin da piccola ha dimostrato una grandissima sensibilità verso gli altri. Privata del contatto con gli altri bambini se non addirittura con tutti gli altri umani, ha rivolto le sue dolci attenzioni agli animali attorno a lei, che l'hanno sempre adorata. Questo, tuttavia, non l'ha resa un'adorabile e impacciata principessa, ma una giovane piena d'ansia e panico che non ha assolutamente idea di come comportarsi con gli altri. Per certi versi trova la sua storia simile a quella di una principessa chiusa in una torre: con la differenza che se non altro Raperonzolo non doveva affaticarsi in duri lavori domestici nel fango. Strano a pensarsi ma anche Biancaneve nutre qualche risentimento verso le altre principesse. Timidezza a parte, spesso si trova più a suo agio con creature strane come i nani: quando si é accomodata nella loro casa, si aspettava dei bambini che, vivendo da soli, proprio come lei, non conoscessero le abitudini normali e non potessero giudicarla. Le uniche persone con cui può rilassarsi sono suo marito e la sua famiglia. Non avendone più una la poverina non può che affidarsi alla loro. Anche se crede che suo suocero non l'abbia proprio presa tra le sue grazie. Spesso si nasconde dietro Florian.

Non sapendo regolare il tono di voce spesso risulta un po' brusca, quasi campagnola. Abituatasi a chiamare i nani dalle miniere, a volte le capita di urlare. Più che resistente si considera resiliente: non ha mai la forza di opporsi, ma più che altro perché non le é mai stato insegnato. Ricorda benissimo di essere stata fustigata dalla matrigna ogni qual volta avesse provato a rispondere, anche gentilmente. Quindi adesso si adegua a quello che vogliono gli altri, lamentandosi solo occasionalmente con qualche sbuffo. Non ha valvole di sfogo ma ciò nonostante non sembra mai saturarsi di rabbia. Forse si indigna un po', ma non ha mai parlato male di nessuno. Anzi, é nota per dire sempre buone parole alle spalle di chiunque. Sa di essere sempre sotto esame: nonostante sia di fatto una principessa, molti la considerano una sguattera qualsiasi. D'altronde non é mica cresciuta tra diademi e broccato, ma tra fango e sterpaglia.

Non é abituata a lamentarsi e preferisce nascondere al mondo le sue sofferenze, inclusi i terribili mal di schiena di cui soffre e diverse insicurezze causatele dalla regina. Ogni tanto pigola nel sonno quando la schiena le crea particolari problemi, ma al massimo accusa qualche incubo particolarmente orripilante. Nemmeno tra le sue damigelle spicca particolarmente: certo, la sua bellezza la mette sempre in primo piano, ma una volta passati oltre quella, che rimane? Non é particolarmente fascinosa. Molti principini o bimbi alla corte balbettano quando si trovano dinnanzi a lei, imbarazzati. Si trova sempre a disagio quando le chiedono di sposarla non appena muore Florian.

Ama molto teneramente. Non ha particolari impulsi di natura sessuale, anzi. Si potrebbe dire che la relazione tra lei e il suo futuro marito sia semplicemente basata su una delicatezza intrinseca. Ama dare buffetti al suo principe o riempirlo di baci prima di addormentarsi, ma questo é quanto. Certo desidera ardentemente un bambino (meglio se una bimba) quindi prima o poi dovranno comunque ballare il tango assieme. È un po' spaurita all'idea di diventare madre di una fanciulla. Cosa succederebbe se diventasse identica alla sua matrigna? Se fosse invidiosa della bellezza di sua figlia? Similmente a Florian nutre molti dubbi sulla genitorialità, dubbi che però non condivide con nessuno. Non ha rapporti particolarmente profondi con nessuna delle damigelle.

Si é fatta un po' plagiare dalla corte. Ha limato molte sue passioni per via del giudizio della famiglia reale, e ha sempre paura che un giorno Florian la cacci via. E se nemmeno i nani la volessero più? Cosa ne sarebbe di lei? Non ha capacità incredibili come quelle delle altre princesse, non sa nemmeno utilizzare la magia come sua "madre". Nonostante tutto quello che le ha fatto, nutre un affetto spontaneo nei suoi confronti e desidera solamente la sua approvazione. Da appena adolescente si era domandata se, sfregiandosi il viso, l'avrebbe accolta in casa come una figlia. La bellezza per lei é sempre stata superlativa. Era disposta a lasciarsi recidere capelli o bruciarsi il viso pur di venir coccolata dalla regina prima di andare a letto. Naturalmente tutto ciò non é mai successo grazie ai nani, che hanno fatto di tutto per preservare la sua giovinezza. Si é convinta di aver superato questo desiderio, ma in realtà vorrebbe ancora venir amata dalla sua matrigna. Desiderio che probabilmente é scemato nel momento in cui ha interrotto il suo matrimonio.

Storia

Tanto tempo fa, un re ed una regina non riuscivano ad avere bambini. Era l'unica cosa che mancava al loro matrimonio felice, ed in attesa che arrivasse un erede la regina cuciva affacciata alla finestra. Distrattasi per via della neve, si punse il dito con l'ago. Guardando le tre gocce di sangue spiccare sul candido del paesaggio, espresse il desiderio di avere un bimbo bianco come la neve, rosso come il sangue e nero come l'ebano, il legno della cornice della finestra. Quella sera, fiduciosa che il suo desiderio sarebbe stato accolto, venne concepita una bambina. Non appena venne alla luce la servitù rimase stupita: mai si era vista bimba più bella. La madre le diede dunque il nome di Biancaneve, perché rispecchiava tutto quello che aveva chiesto quella sera benedetta. Sfortunatamente la povera donna ebbe delle complicazioni poco dopo il parto e morì in poche ore. Il re, deciso ad impedire che Biancaneve crescesse senza una madre, sposò una donna estremamente bella, sperando che potesse insegnare a sua figlia la grazia, l'amore e il cucito. Ma non appena la matrigna di Biancaneve vide la figliastra divenne viola d'invidia. La principessina era appena nata e già era più bella di lei! Così la donna, che era a conoscenza delle arti magiche, chiese al suo specchio magico chi fosse davvero la più bella del reame. Lo specchio la rassicurò, ma la donna, preoccupata, isolò comunque la bimba dal mondo, facendole fare solo servizi domestici vestita di stracci. Il re non era d'accordo con gli insegnamenti della regina cattiva, perché credeva che non le stesse affatto insegnando l'umiltà, ma la stesse solamente maltrattando. Ingenuamente l'uomo credeva fosse solo un periodo di transizione per entrambe, ma la principessina non sembrava mai poter rientrare a palazzo. Genuinamente preoccupato, decise di affrontare la nuova moglie, ma non uscì mai dalla sua camera. Morto anche il padre "per cause misteriose", la povera Biancaneve rimase da sola.

Per anni subì i maltrattamenti materni, senza poter mai fuggire. Nonostante la regina le ordinasse di lucidare ogni mattone del portico, o le sporcasse i capelli di cenere, Biancaneve non perse mai la sua bellezza, che anzi andava in crescendo! Sempre più furiosa, la regina consultava lo specchio sempre più maniacalmente, finché questo non dovette ammettere che la più bella del reame altri non era che proprio la sua figliastra! Furiosa, ordinò ad un cacciatore di ucciderla e di portarle il suo cuore. Ma l'uomo, intenerito dall'innocenza e dalla bellezza della fanciulla, le intimò di scappare e servì alla regina il cuore di un cerbiatto. Persa nel bosco, la principessa non riusciva a smettere di piangere disperata. Nonostante gli abusi, la ragazza non aveva mai smesso di amare la matrigna. Credeva genuinamente che le volesse bene, e l'ordine del cacciatore aveva distrutto le sue illusioni. Sfinita, era giunta in una radura, dove aveva trovato una casetta minuscola. La poverina, temendo di essere inseguita, provò a bussare, ma quando nessuno rispose decise di entrare lo stesso. C'erano sette sedioline, sette piccoli set di posate, sette bicchierini... immaginò fosse una casetta abitata da bimbi. Visto che la tavola era anche imbandita, non poté che prendere qualche assaggino e infine addormentarsi sui sette lettini.

Tornando da lavoro, i proprietari della casa si resero conto dell'intrusa e la svegliarono delicatamente, alquanto perplessi. Biancaneve non aveva mai visto dei nani, ma non si spaventò affatto, pensando fossero bimbi. Si scusò profondamente per l'intrusione e disse che li avrebbe ripagati prendendosi cura della casa. I nani, che non avevano affatto tempo di riordinare la casa tornati da lavoro, decisero di lasciarla vivere con loro a patto che facesse le faccende domestiche. Naturalmente Biancaneve accettò con entusiasmo. Ogni sera cucinava loro ottimi dolci e rifaceva i letti. Questo finché la regina cattiva non venne a conoscenza dell'inganno e, furente, non decise di prendersi cura di Biancaneve lei stessa.

Prese le sembianze di una vecchina e bussò alla sua porta, indicandole i boccoli spettinati. Le disse che aveva qualcosa per sistemarli. Biancaneve, che non aveva mai avuto tempo per sistemarsi i capelli, accettò timidamente. La donna tirò fuori un pettine avvelenato e glielo lasciò tra i capelli, causandole uno svenimento. Soddisfatta del suo lavoro, andò via sghignazzando. Ma i nani la trovarono in tempo e glielo tolsero, facendola rivenire immediatamente. Le intimarono di non accettare più alcun regalo da una sconosciuta. Biancaneve, ripresasi dallo spavento, continuò la sua vita di sempre fino a quando la regina non venne a conoscenza del fallimento del suo piano. Questa volta prese le sembianze di una donna di mezz'età, e si finse una venditrice ambulante. Biancaneve era in giardino a ripulire il cortile dalle foglie secche, quando la regina le si parò davanti e le indicò le stringhe consumate del corsetto, dicendo di poterla aiutare. Guardinga, la principessa disse di non avere alcun bisogno d'aiuto, ma la regina decise di risolvere da sola la questione stringendole il corsetto con così tanta forza da toglierle il respiro. Fortunatamente i nani intervennero anche questa volta, e le proibirono di uscire di casa.

Sola, la poverina sognava una vita libera, con qualcuno accanto che l'amasse davvero. I nani le volevano bene, ma era un affetto transitorio, lo stesso che si rivolge ad una domestica. Questa volta la regina era più che arrabbiata, era completamente impazzita! Avvelenò una mela e si rivolse nuovamente a Biancaneve sotto le sembianze di una vecchina. Questa volta fu così convincente che la poverina, disperata, accettò la sua offerta. Dopotutto cosa poteva farle una dolce, succosa mela rossa? Non appena diede un morso al frutto cadde sul pavimento, e non ci fu modo di svegliarla.

I nani, che si erano affezionati molto a lei, le costruirono una bara di vetro e ce l'adagiarono dentro. Dopo qualche settimana un principe passò di lì e parve innamorarsi di Biancaneve a prima vista. Insistette molto e i nani accettarono che la portasse nel suo castello, sperando che qualche fattucchiera potesse salvarla dal suo destino crudele. Ma uno dei servitori inciampò in una radice, facendo cadere la bara e facendo anche sussultare la principessa all'interno, che sputò il boccone avvelenato, rinvenendo.

Non appena vide il principe si innamorò perdutamente. Purtroppo però, il matrimonio tra loro due era un sogno che non si sarebbe mai avverato a causa del rancore di una certa conoscenza...

Legami
Principe azzurro

Lo trova genuinamente l'amore della sua vita, ed anche se il loro sembra essere un amore prettamente platonico, nutre una tenerezza di fondo che non sparirà mai. Sogna di sposarlo e di avere dei bambini da lui.

I nani

Si sentono spesso tramite lettere. Adesso sa che le scelte che hanno preso per lei quando convivevano erano sempre dettate dal loro affetto per loro.

Poteri magici
Nessuno

Abilità
Faccende domestiche

Non é più tenuta a farle, ma trova qualcosa di confortante nel ripulire la cucina o nel cucinare qualcosa di delizioso. Ogni volta che prende lo spolverino lascia la casa scintillante e dormire in un letto fatto da lei é un vero piacere.

Cucito

Ama molto cucire e ricamare, nonostante non abbia mai avuto la possibilità di imparare dalla madre. É comunque molto brava.

Canto

Ha una voce melodiosa e in molti giungono a palazzo solo per sentirla cantare.

Curiosità
Canto

In realtà non le piace moltissimo. Lo fa perché in molti si aspettano che una principessa sia brava a farlo (ed effettivamente é così), ma non rientra senza dubbio tra le sue cose preferite da fare.

Abbracci

Ama abbracciare Florian, soprattutto da dietro. Non é sicura che a lui piaccia, però non si é mai lamentato quindi lo prende per un sì. Passerebbe ore accoccolata a lui. Lo vede davvero come l'eroe che l'ha salvata dalla matrigna...o almeno fino al momento del matrimonio.

Mele

Nonostante ne abbiano usata una per avvelenarla, la sua passione per le mele non é mai scemata. Adesso preferisce mangiare torte di mele e mele verdi piuttosto che quelle rosse.

Mal di schiena

Ne soffre parecchio. Quand'era piccola passava tantissimo tempo piegata per pulire ogni fessura del pavimento o per portare secchi d'acqua dal pozzo al palazzo. Non si lamenta mai, però.

Vertigini

Soffre moltissimo l'altezza. Alle volte anche guardare il cielo le provoca un incredibile smarrimento, quindi le tocca poggiarsi a qualcosa, spesso anche qualcuno.

L'alba

Molto spesso si alza di notte solo per prepararsi e andare a guardarla dalla torre più alta del castello. Nessuno sa di questa sua piccola passione, nemmeno Florian. 

Cosa le piace

I dolci

Ha davvero una grande passione per torte, pasticcini, biscotti! Spesso si infila nelle cucine reali per rubare le decorazioni delle torte e assaggiare la crema pasticcera.

Florian

Le piace proprio tanto. È la sua cosa preferita al mondo. Dopo i dolci, ovviamente. Spesso teme che il suo amore non sia ricambiato e che l'abbia presa come compagna solamente per il suo titolo nobiliare, che di fatto é praticamente decaduto.

La neve

Sebbene essere vestita di stracci quando nevicava non fosse un piacere, ha sempre amato guardare i fiocchi di neve sulle dita.

Le collane

Non é una grande amante dei gioielli, ma ha un occhio di riguardo per i pendenti di rubini. Le piacciono molto perché fanno contrasto con la pelle chiara. Ne ha diversi, anche grezzi, regalati dai nani.

I balli di coppia

Le piacciono molto. Li trova estremamente romantici. Con i nani era difficile danzare perché rischiava di dare una ginocchiata nel naso a molti di loro. Sfortunatamente è una passione che non troverà mai sfogo con Florian perché non sembra essere molto portato. Si limita a danzare con le sue damigelle.

Cosa non le piace

Le feste di corte

Preferisce rimanere in piccoli gruppi, e solitamente si nasconde dietro Florian quando le feste sono proprio inevitabili. É sicura che questo suo atteggiamento non faccia molto piacere al re, ma non può farci nulla. É timida dentro e fuori. Vorrebbe ballare quando c'è la musica ma sarebbe scandaloso se danzasse con qualcuno che non sia Florian.

Sognare

Non ha mai sognato in vita sua, nemmeno quand'é caduta in quel sonno simile alla morte. Ha sempre vissuto solo ed esclusivamente incubi. La notte per lei é una tela nera, senza alcun immagine o suono. Sarebbe spaventoso se iniziasse adesso a sognare cose belle: si sveglierebbe amareggiata.

Gli agrumi

Sono troppo aspri per lei! Fa delle smorfie buffissime ogni volta che deve mangiarne uno. Preferisce di gran lunga mele e ciliegie.

Gli anelli

È convinta che le facciano sudare le dita ed é mortalmente terrificata che uno le si incastri e che debbano tagliarle il dito. È successo una volta ad uno dei nani.

Il sangue

Una volta si é ferita mentre lucidava uno dei picconi dei nani e la vista del sangue l'ha fatta svenire. I nani pensavano si trattasse dell'ennesimo tranello della regina.

Orientamento sessuale
Queer

Sicuramente ha provato sentimenti solo per un uomo e non sa nemmeno cosa voglia dire innamorarsi di una donna. Ma ciò non esclude che possa succedere in futuro, ecco. Per ora rimane fedelissima al suo amabile Florian. Spesso si mette in punta di piedi per dargli dei buffetti sulle guance.

Nome e cognome

Norina Bianca Weber

Norina é un nome iberico che significa nubile, sebbene ormai Bianca non lo sia più. Sebbene il primo nome sia stato deciso dal padre, che era completamente inconsapevole del significato, il secondo fu scelto dalla madre. Le piaceva molto l'armonia tra i due nomi ed erano stati indecisi fino all'ultimo. Weber, invece, significa tessitore. L'ho scelto perché rimanda all'origine della cara Biancaneve nella fiaba originale. E poi se si pronuncia tutto velocemente suona abbastanza simile a Biancaneve.

Vorrebbe davvero farsi chiamare Bianca, in onore della madre morta poche ore dopo il parto, ma preferisce moltissimo Norina. Spesso la chiamano Biancaneve per via delle caratteristiche fisiche che l'accomunano alla nota principessa. La cosa la fa molto sorridere, e spesso finisce per dire che il suo secondo nome é proprio Bianca.

Storia

I suoi genitori avevano sempre desiderato una bimba fin da piccini, anche prima di conoscersi. Non é dunque difficile immaginare la gioia che li travolse non appena scoprirono di aspettare una bambina! Passarono settimane a dipingere la cameretta, a comprare abitini, a scegliere tra mille cataloghi il nome perfetto. Sfortunatamente la gravidanza sembrava diventare tremendamente pesante, e si convinsero ad andare da un medico. La "regina buona" venne diagnosticata con una forma di tumore molto aggressiva. Le proposero la chemioterapia, ma questo avrebbe voluto dire sacrificare la bella bimba che cresceva dentro di lei. Decise quindi di sacrificarsi per Norina, nonostante le proteste del marito. Il parto fu veramente difficoltoso, ma finalmente la bimba che avevano sempre sognato venne al mondo. Sua madre si tenne aggrappata alla vita per qualche ora, ma infine morì, esausta.

Suo padre la crebbe con amore e rispetto, ma anche con leggero risentimento nei suoi confronti. Dopo qualche anno sposò una donna, ma non tenne conto di cosa potesse provare Norina o come potesse prenderla la sua nuova moglie. Finirono per crearsi diversi attriti tra loro due, ma la cosa fortunatamente non sfociò in tentativi di omicidio come nella fiaba. Certo, la sua matrigna era molto pressante e pretenziosa da lei. Voleva che fosse sempre a casa e che non uscisse mai, con la scusa di preoccuparsi per lei e della sua salute. Cosa ne sarebbe stato di lei se un uomo si fosse innamorato di lei? Sua "madre" ci teneva spesso a ricordarle che il suo fisico non era spettacolare e che a dirla tutta era piuttosto bruttina, sottolineandole spesso la grandezza del suo naso, o l'incarnato troppo pallido. Naturalmente non voleva assolutamente ferirla, voleva solo ricordarle che chiunque si sarebbe preso gioco di lei chiedendole di uscire. Insomma, la matrigna la crebbe in uno stato di insicurezza costante, a cui Biancaneve cercava di rimediare impegnandosi al massimo in studi e volontariato, in modo che qualcuno potesse comunque farle dei complimenti per qualcosa. Suo padre era così preso dalla nuova moglie che pareva addirittura dimenticarsi di avere una figlia, acquistando regali costosi per la sua nuova sposina. Sfortunatamente l'uomo venne stroncato da un infarto proprio il giorno del diciottesimo compleanno di Biancaneve. La matrigna non ci pensò due volte a lasciarla a sé stessa, così la ragazza si mise a fare la gavetta, senza però mai trascurare i bisognosi (anche se in questo caso era lei).

Passiamo dunque alla fiaba. Prese parte ad un progetto di volontariato, dove fece subito una gran bella impressione ad uno dei volontari, Andrew. Decise di fare la prima mossa e cercò di essere il più estroversa possibile per conquistarlo, data l'attrazione reciproca. La cosa funzionò e mese dopo mese il loro rapporto divenne sempre più profondo, finché non le chiese di uscire a cena. Naturalmente la fanciulla accettò, con molto dispiacere da parte degli altri volontari, quasi tutti infatuati di "Biancaneve". Si innamorò subito, e ignorando il primo bacio quasi distrutto da una mela, le cose andarono benissimo e decisero di sposarsi.

I primi anni furono così tranquilli che la ragazza immaginò di potergli chiedere se fosse pronto per un figlio, finché la situazione lavorativa di Andrew non cambiò drasticamente, lasciandola sola a casa. La ragazza infatti aveva perso il lavoro da poco, ma i guadagni del marito erano più che sufficienti e non c'era stato bisogno di cercarne un altro. Si dedicò quindi alle faccende domestiche molto alacremente, iniziando però a soffrire la mancanza del marito. Per un mese dopo l'improvviso cambio si giurò di aspettare che rincasasse per fargli trovare dei pasti caldi, ma quasi mai Andrew rientrava all'ora stabilita. Decise quindi di preparargli deliziose cosuccie e lasciargliele nel forno, ma di mangiare prima lei stessa per non perdere ore di sonno. Il loro rapporto deteriorava senza che la ragazza nemmeno se ne rendesse conto.

I loro appuntamenti erano sempre aridi, con Andrew sempre costretto a rispondere a chiamate persistenti. Al punto che la poverina polemizzava chiedendogli se per passare del tempo con lui dovesse rivolgersi anche lei al suo manager. Mentre lei si deprimeva e in parte si chiudeva nel suo guscio, lui iniziava ad irritarsi, e anche ragionevolmente, verso alcune cose come i cambi improvvisi di cena. Tendenzialmente "Biancaneve" non rispondeva mai alle urla, preferiva fare battute piccate di qua e di là, a volte anche per toccare di proposito un tasto dolente e farlo rinvenire. Il lavoro si stava prendendo suo marito e non le stava lasciando niente. Nemmeno i regali costosi risollevavano la situazione: non capiva come dei semplici oggetti potessero ricucire il loro rapporto. Più la cosa andava avanti più si sentiva abbandonata. Memore della sua infanzia, decise di passare più tempo con le amiche e di uscire la sera a passeggio con loro, ma la cosa le valse solo l'accusa di tradimento per via di un certo nuovo profumo...

La situazione era diventata insostenibile. Biancaneve propose il divorzio e Andrew accettò. Senza lavoro, andò a vivere da un amica per qualche tempo, mandando curriculum a diversi posti di lavoro, finché non ottenne un incarico come commessa in una grossa pasticceria. Il lavoro era ben retribuito e presto fu in grado di affittare un appartamento. Seppe del cambio improvviso di lavoro di Andrew, ma la cosa la ferì anche più del divorzio. Perché aveva aspettato così a lungo? Forse il loro matrimonio era salvabile. Non é mai stata tentata di riscrivergli, però spesso legge quel "ti amo mi manchi" che le aveva mandato ubriaco, saltando i messaggi di scuse subito dopo. Le manca, ma sa che la situazione per lei era ingestibile. L'accusa di tradimento era quella che proprio l'aveva mandata fuori di testa! Lei! Era più ragionevole che fosse lui il traditore, viste le ore sospette passate in ufficio o le "chiamate improvvise". Comunque sa che non é vero e non si lascia trascinare dalla rabbia per come sia finita. Quando lo incontra per strada lo saluta sempre allegramente, tranne quando lo vede particolarmente impegnativo.

Legami

Andrew Florian Schultz - Ex marito

Si reputa in buon rapporto con lui, nonostante sia un po' piccata per come sia finita. Sarebbe anche un po' gelosa se per caso dovesse risposarsi, ma alla fine dei conti non é più qualcosa che la riguarda. Gli augura ogni bene ed é sollevata che non abbiano avuto figli.

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