7. Fire away, fire away
La mia prima notte a Capitol City è costellata di incubi: Cato che mi trapassa con la spada, Clove che pugnala Marvel, Marina che mi strangola, Thresh che spappola la testa del mio compagno sulla Cornucopia, Katniss che mi trafigge con una freccia, Sophie che, con un'ascia, strazia il corpo di Marvel, William che ci uccide con una lancia. Mi risveglio, sudata e tremante, alle sette di mattina. Ancora scossa dai sogni che ho fatto, mi trascino verso il bagno e mi faccio una doccia lunghissima. Quando esco dalla cabina, sul mio corpo si percepisce l'odore di miele e lavanda. Scendo per fare colazione. Riempio il mio piatto di frittelle coperte di marmellata d'arancia, fette di melone viola pallido, cereali bollenti annegati nello stufato di manzo, cioccolata calda e panini a forma di fiore e un dolce color miele. Trangugio il tutto non facendo molta attenzione alla linea, perché mi servirà a ben poco per far sopravvivere Marvel agli Hunger Games. Intanto, il mio compagno, i mentori ed Ellie entrano e si servono. - Allora, mettiamoci al lavoro. Addestramento. Prima di tutto: se volete, possiamo allenarvi separatamente. Decidetelo adesso - inizia Cashmere. - Perché dovreste allenarci separatamente? - chiedo. - Nel caso in cui voi abbiate qualche talento segreto che non volete far conoscere all'altro - spiega Gloss. - Io sono bravo a tirare lance - dice Marvel. - E so già cosa sai fare tu, no? - continua. - Ci potete allenare insieme - suggerisco ai due. - Benissimo. Allora, dovete cercare di allenarvi con i Favoriti del Distretto 2 e vedete se quelli dell'11, del 12 e del 5 sono disposti ad unirsi a voi - ci esorta Cashmere. - Perfetto - dice Marvel. Dopodiché, torniamo nelle nostre camere per prepararci. Alle nove entriamo in ascensore con Ellie e scendiamo fino alle vere sale di addestramento. Quando entriamo, scopriamo di essere i primi. In effetti, è previsto che l'allenamento cominci alle dieci. Così aspettiamo quelli che vorremo far diventare nostri alleati. - Sei nervosa? - mi chiede Marvel. - Sì - gli rispondo con sincerità. Poi il nostro discorso viene interrotto dall'arrivo di Cato e Clove. Evidentemente speravano di arrivare primi, come si può dedurre dalla delusione sui loro volti non appena ci vedono. A poco a poco, arrivano tutti gli altri tributi, quelli del 12 per ultimi, ed Atala fa il suo discorso. Finalmente siamo liberi di avviarci alle varie postazioni. Io e gli altri Favoriti andiamo verso quelle dedicate al combattimento, ignorando le tecniche di sopravvivenza, almeno per ora. Io al tiro con l'arco, Marvel alle lance, Cato alle spade e Clove ai coltelli. E così passano i successivi tre giorni, senza fare neanche un minimo tentativo di indurre gli altri tributi ad allenarsi con noi. Durante i pranzi, ci mostriamo uniti e compatti. Poi, quando torniamo ad allenarci, faccio girare il mio sguardo su tutti. Katniss e Peeta sono sempre insieme, Finch li guarda, forse pensando ad Haymitch, il loro mentore. La sera prima, infatti, li avevo sentiti confabulare sul terrazzo. Marina e Max si rivolgono dei timidi sguardi, poi abbassano gli occhi, imbarazzati. Comincio a pensare che forse io e Marvel non siamo gli unici innamorati sventurati di quest'edizione degli Hunger Games. La conferma la ottengo da Clove e Cato. La prima mi confessa che, quando lancia i coltelli, lo fa pensando alla ragazza del Distretto 7, e poi guarda con odio nella sua direzione. Io la seguo con lo sguardo, perplessa, e noto che sta flirtando con William, sul quale Clove ha evidentemente messo gli occhi addosso. Cato, invece, nella postazione dedicata al combattimento con la spada, dà il meglio di sé, girandosi poi compiaciuto nella direzione di Sophie e notando che il ragazzo del 7 le sta sempre accanto, come una guardia del corpo. Allora si innervosisce ed inizia a fare a pezzi tutti i manichini. Poi torna a guardare rabbiosamente in direzione di quei due e, quando vede che Sophie lo guarda in maniera ammirata, il suo sguardo si addolcisce un po'. L'ultimo giorno, iniziano a chiamarci durante l'ora di pranzo. Il primo della lista è Marvel. - In bocca al lupo - gli dico, a titolo di incoraggiamento. - Crepi - mi risponde lui, tra il serio e lo scherzoso. Dopo quindici minuti, sento il mio nome e mi dirigo, quasi meccanicamente, alla palestra. Gli Strateghi mi rivolgono la loro completa attenzione non appena vi metto piede, così afferro arco e frecce e do il meglio di me, colpendo sempre i bersagli al centro delle zone contrassegnate, anche se, per tre volte, sbaglio mira. Dopo un altro quarto d'ora, il Capo-Stratega mi dice che posso andare. Intanto, chiamano Cato all'altoparlante. Torno al nostro piano, e trovo Marvel ad aspettarmi accanto all'ascensore. - Com'è andata? - chiede. - Abbastanza bene, credo. Tu? - ribatto. - Anche. Vieni, ti accompagno in camera tua. - Stranamente, questa proposta mi fa battere il cuore all'impazzata. - Grazie - gli rispondo. Mi sorride.
Angolo dell'autrice: Ciao a tutto EFP! Questo è il capitolo sette, o, per dirla all'inglese, the chapter seven. Non so perché, ma ho la fissazione delle lingue straniere. Cavolate della sottoscritta a parte, vi piace? È accettabile? Vi prego, rispondete e, se vi va, recensite. Ringrazio ancora mille milioni (esiste questo numero?) di volte lady_purosangue: prometto che ricambierò il favore al più presto, non appena mi libero da quei pochi impegni che mi tengono occupata il mercoledì e la domenica. Be', vi lascio in pace, sperando che le recensioni aumentino e vi mando qualche miliardo di baci. Ciao by JackiLoveCatoniss4ever.
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