13. Ghost town, haunted love
Clove decide di mettersi a parlare della povera Sarah. - Ehi, avete visto quella dell'8, ieri sera? Un massacro di gruppo, con tutti noi che, con le nostre armi, le andavamo addosso! Spero di riuscire a divertirmi in questo modo anche con gli altri. A proposito, avete visto da che parte è andato quel Thresh? Con lui voglio spassarmela! Scommetto che è lì dentro - ed, a quel punto, indica il campo di grano che si trova dalla parte opposta del gruppo. - Io voglio prendere Katniss, ci ha rubato fin troppa scena! - esclamo, non molto convinta. Subito, Cato e Marvel mi fanno eco. Peeta, invece, rimane in silenzio. - Ehi, Ragazzo Innamorato - dice Marvel. - Dov'è andata la tua ragazza? - Lo guardiamo tutti. - Metaforicamente, ovvio. Una come lei non potrebbe mai mettersi con uno come te - sbotta Cato. Clove gli rivolge un'occhiata strana, quasi incredula. - Perché, tu pensi di avere più possibilità? - sibila il tributo del 12. - Mi sembra ovvio. Ma non intendo perdere tempo dietro una ragazza più piccola, soprattutto non qui - gli risponde Cato. Un rossore gli invade le guance. Non deve sentire molto la mancanza di Sophie. Forse prova qualcosa per Katniss, in fondo ha dimostrato di non essere solo una macchina di morte. - Va bene. Forse è meglio che andiamo - fa Clove, con un'alzata di spalle. Ci rimettiamo in cammino, con Peeta che ci indica la strada. Io e Cato, che oramai considero un amico, ricominciamo a parlare. Siamo in testa al gruppo. All'inizio è un po' difficile trovare un argomento, ma poi decido di parlare di Katniss. Voglio proprio vedere se i miei sospetti verranno confermati o smentiti. - Allora, Cato, in che modo pensi di voler uccidere la Ragazza di fuoco? - domando, osservandolo molto attentamente. - Be', ci sono molti modi di torturare un persona con la spada - risponde. - Ed anche con tutte le altre armi. Io, per esempio, pensavo di usare i miei coltelli - si intromette Clove. - Io, invece, le lance - dice Marvel. Il Ragazzo Innamorato, come al solito, tace. - Prima la troviamo, prima ci divertiamo! - La battuta di Clove viene accolta da una risata generale, proprio mentre usciamo dal folto della boscaglia. - Voglio vederla implorare! - dice Cato, anche se non sono ancora convinta della sua totale indifferenza verso la ragazza del 12. Ridiamo ancora, poi il grido di trionfo di Marvel ci scuote. - Ehi! Eccola! Eccola! - Ci giriamo tutti nella direzione che ci viene indicata. Katniss, dentro uno stagno, ci ha appena visto, e sta cercando di scappare. Iniziamo a correre, ridendo malvagiamente. - Ragazzi, è mia! - grido, al colmo della gioia, perché quella che è la mia più grande rivale è oramai alla nostra mercé. - Ah! No se la prendo prima io! - ribatte Cato. Corriamo alla massima velocità che le nostre gambe ci concedono. Un altro paio di frasi di Cato mi convincono sempre di più del fatto che tra lui e Katniss ci sia qualcosa: - Dove corri, piccola? Dove corri, bambolina? - Probabilmente, se glielo farò notare, mi dirà che erano frasi di scherno, ma sono sicura al 99,9% che non è così. Vediamo la ragazza in fiamme arrampicarsi su per un albero. Quando arriviamo alla base, Cato inizia a seguirla. Dopo un po', però, i rami non riescono a sostenere il suo peso, così crolla. - Ci penso io. - Mi armo di arco e frecce e ne scocco una verso Katniss, che, però, la manca del tutto. Faccio tentare Cato, ma anche lui non riesce ad ucciderla, oppure non vuole, chissà. Quello che so per certo è che non lo ammetterà mai. - Lasciamola lì. - La voce del tributo del 12 si fa nuovamente sentire. - Prima o poi dovrà scendere, o morirà di fame. E la uccidiamo. - La sua proposta ci spiazza. Io e Cato ci scambiamo uno sguardo, prima che lui risponda: - Ok. - Dopo un brevissima pausa, si rivolge a noi. - Ora pensate al fuoco. - Mi restituisce, un po' bruscamente, l'arco. Prepariamo l'accampamento in silenzio. Quando si fa ora di cena, io e Cato iniziamo a scherzare. In cielo proiettano l'immagine di Sarah. La guardo per l'ultima volta, prima che scompaia per sempre. L'unica cosa a cui riesco a pensare è il fatto che gli Hunger Games ci costringano ad uccidere persone con cui, magari, in un'altra vita, avremmo stretto amicizia o, addirittura, qualcosa di più. Dormiamo senza sacchi a pelo, sotto le stelle. Cato mi offre il suo braccio come cuscino. Marvel osserva la scena, gettando uno sguardo rabbioso nella nostra direzione. Vorrei parlargli, spiegargli tutto, ma le mie parole si sentirebbero in ogni angolo di Panem. Così mi limito a sorridergli debolmente. Poi mi metto a dormire, sapendo che la morte potrebbe cogliermi in ogni momento, qui nell'arena. E che dovrò essere preparata ad accoglierla, sempre. Consapevole di quest'atroce verità, mi addormento, cercando di non pensare a tutte le persone che amo.
Angolo dell'autrice: Ciao! Volevo scusarmi per il fatto che, nello spazio che dedico ai miei commenti personali, faccio sempre precisazioni sui capitoli passati. Sono consapevole di annoiarvi, e mi dispiace. Detto questo, non ce l'ho fatta. Non sono proprio riuscita a non fare degli accenni alle Catoniss. Mi scuso, ma è più forte di me. Ora, i ringraziamenti di rito, sempre rivolti a Lady_purosangue, paolobs, Queen Elizabeth, la giratempo, Arietty. Come avete trovato questo capitolo? Ditemelo con una recensione, se vi va. Ringrazio anche chi legge soltanto e spero di non deludervi con l'ultimo capitolo, il prossimo. Baci da JackiLoveCatoniss4ever.
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