Timmy & Armie: canzone con gelosia - seconda parte

Per Armie furono i 4 minuti più lunghi della sua vita e vedere un altro che dedicava canzoni d'amore a Timmy era una vera tortura. In più il suo amico collega e molto più era così tranquillo, ascoltava con un sorriso e attenzione. Si chiese se si era accorto che era una canzone d'amore o se la vedeva come una d'ammirazione di un fan.
La canzone era bella e Timmy applaudì alla fine. Il gruppo lo invitò sul palco e lui li ringraziò sempre stupito di tutto quell'affetto che la gente gli dimostrava.
Armie sapeva che Timmy non si rendeva conto a fondo della quell'essere meraviglioso che era.
- ma questa non é la mia serata. É la vostra e vi auguro tanta fortuna -
Era da Timmy. Non voleva offuscare nessuno. Era così puro.
Timmy raggiunse a Paolo e gli diede un abbraccio.
- grazie - disse Timmy per la sorpresa.
- di nulla. Lo meriti - disse Paolo stringendolo.
Armie guardava che l'italiano stava stringendo più del normale. Si approfittava della purezza di Timmy.
Voleva andare li e separarli ma non poteva.
Timmy senti la presa un po forte ma sarà una caratteristica del ragazzo. Non ci vide nulla di malizioso o altro. Si sedette e riprese il menù.
- cosa mangiamo? Io sono indeciso - disse lui a tutto quelle cose buone.
Armie stava per rispondere ma Paolo fece prima conoscendo il posto e si mise accanto a lui di nuovo. Era più avvantaggiato.
- ti consiglio la bruschetta goumert. É molto grande e buona oppure i panini sono fantastici. Se non vuoi questo il piatto misto con tanti assaggi del mondo e te lo consiglio. É per 2 persone -
Timmy guardò il contenuto del piatto misto e c'era scritto che variava sempre.
- Armie, te lo dividi? - chiese Timmy subito. - se non hai altro da prendere -
- stavo puntando proprio su quello - rispose Armie chiudendo il menù. - tu Katie che prendi? -
Katie era occupata a parlare con la cantate della band.
- sembra che qualcuno ha fatto colpo di lei -
- eh si, Katie non ha perso tempo - disse Timmy sorridendo.
- secondo te, la conquista? - chiese Armie sottovoce.
- si, é una ragazza decisa da come abbiamo visto - rispose Timmy guardando la scena.
Paolo vide che Timmy era preso da Armie così si alzò e l'altro si accorse del movimento e non vedendolo tornare dopo qualche minuto, chiese agli altri cosa era potuto accadere.
- sarà in bagno o vuole che tu lo cerchi - disse Armie diretto.
- in che senso? - chiese lui confuso.
- la canzone non ti é sembrata qualcosa di più? - chiese Armie osando.
Timmy era confuso da ciò.
- mi é sembrata una canzone bella verso qualcuno che si adora - rispose Timmy semplicemente. - non so che altro intendi -
Katie tornò e vide un'aria strana.
- lascia stare - disse Armie alzando le spalle. - non é importante -
Timmy trovò sempre più strano Armie e ci avrebbe parlato in un secondo momento. Si allontanò da lì e Katie si sedette.
- non ha capito che Paolo é innamorato di lui - disse Armie confidandosi.
- e ti da fastidio ciò? - chiese Katie diretta.
- ma no. Perché dovrei? Timmy é un amico  - disse Armie mentendo. - solo che non mi fido di quel tipo -
Katie lo guardò come ' si un amico e io sono una fata '.
Nel frattempo Timmy raggiunse Paolo che era seduto in un divanetto.
- Paolo, tutto bene? Ti ho visto alzarti all'improvviso e sono venuto a vedere se andava tutto - disse Timmy gentile.
- avevo bisogno di un momento d'aria - rispose Paolo sorridendo. - sono felice che sei qui -
- se c'è qualcosa che hai bisogno o vuoi parlare, io sono qui - disse Timmy gentile sedendosi accanto a lui.
- una cosa ci sarebbe - disse Paolo facendosi più vicino.
Armie e Katie parlavano ma lui era altrove con la testa e la ragazza sapeva il perché. Lui era preoccupato, geloso e immaginava le situazione più assurde.
- Katie, sto tornando - disse Armie alzandosi.
Non riusciva a stare lì, aveva l'ansia e andò a cercare Timmy. Quello che vide gli spezzò il cuore. Paolo e Timmy erano seduti su un divanetto e le loro bocche erano unite in un bacio. 
Aveva perso Timmy prima ancora di provare.

Qualche ora dopo...

- mi dici cosa hai? Sei strano e non hai mai fatto così - disse Timmy salendo le scale con Armie avanti.
- non ho nulla - rispose Armie mentendo.
Timmy lo fermò e disse: - guardami -
Armie si girò e disse: - non ho nulla -
- non mi inganni, Armie. Ti conosco - disse Timmy . - sono io Timmy. Puoi dirmi tutto -
Non era così. Non poteva dirgli che quel bacio visto gli aveva dato fastidio e gelosia e che aveva provato dolore immenso nel vederlo baciarsi con un'altra persona. Non era come quelle scene sul set, questo era un vero bacio.
Non poteva intromettersi, Timmy aveva il diritto di vivere la sua vita e lui doveva accettare ciò.
Dolcemente allontanò la mano di Timmy e raggiunse la stanza. L'altro era sempre più confuso, dopo un attimo di smarrimento sulle scale decise di far qualcosa e corse in fretta da lui.
Doveva sapere. Non poteva restare con il dubbio o con equivoci tra loro due. Il loro rapporto era bello per quello anche perché era sempre stato speciale, limpido e senza segreti.
Apri la porta e Armie era lì che si toglieva la giacca.
- Armie, ti prego. Dimmi che hai. Sento che c'è come un muro adesso tra noi e non era mai accaduto. Ci siamo sempre detti tutto - disse Timmy avvicinandosi a lui.
Appoggiò la testa contro la sua schiena e le braccia lo circondarono.
- so che non dovrei ma mi ha dato fastidio - disse l'altro sincero.
- fastidio? Non capisco - disse Timmy ritraendo le mani per guardarlo in faccia.
- tu e lui. Il bacio e tutto il resto. Io non posso sopportarlo anche se non é un mio diritto. Non dovrei dirti ciò ma sono geloso di te e lui - rispose Armie sincero girandosi.
Armie aveva visto il bacio e ne era stato geloso. Voleva dire che lui provava qualcosa oppure era una gelosia di un amico.
Doveva dirgli cosa era successo veramente perché non voleva equivoci. Lui di sicuro non aveva visto tutto.
- Armie, quel bacio non conta nulla. Paolo é stato a baciarmi, io ero sorpreso in un primo momento e lo allontanato dopo. Non potrei mai baciare qualcuno che ho conosciuto da cosi poco tempo e poi... -
Una parte di lui era felice di quella rivelazione ma l'altra gli diceva che non doveva intromettersi.
- non devi giustificarti con me. Scusami per le mie parole e fai finta che non ti ho detto nulla. La vita é tua, devi viverla come credi e io non centro nulla - disse Armie lasciandolo andare.
Era giusto così. Timmy doveva vivere con chi voleva l'amore e lui doveva farsi da parte. Forse era meglio che tornava da Elizabeth. Avevano un matrimonio e due figli. Si sarebbe dimenticato di quei sentimenti.
Ma chi voleva prendere in giro. Lui non avrebbe mai dimenticato l'altro e ciò che veramente li univa.
Timmy non voleva fingere che non c'era stata quella conversazione perché portava a galla i veri sentimenti di Armie. Voleva saperne di più. Aveva bisogno di capire se c'era un futuro per loro in quel senso.
- Armie, io non voglio fingere. Per me quello che pensi é importante, più di qualsiasi altra opinione. Tu centri con tutto. Sei entrato in punta di piedi nella mia vita e non posso far a meno di te... -
Timmy non terminò la frase perché sentì le labbra dell'altro sulle proprie.
Era un sogno. Armie lo stava baciando per davvero. Non era Oliver che baciava Elio, era Armie che baciava lui, Timmy.

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