5
Connie entrò insieme a Toby nell'edificio, tenendo la sua mano stretta a sé. Sentì una voce alle sue spalle:
"La signora Rogers?"
Chiese una donna.
"Sì sono io"
Connie annuì: "Siamo qui per vedere la dottoressa Oliver"
"Sì, proprio così"
La signora si alzò e li condusse verso un lungo corridoio.
Toby non riusciva a distogliere lo sguardo da quelle bellissime pareti colme d'arte...
Aprì la porta di una stanza, all'interno, un tavolo e due sedie.
"Toby può entrare e aspettare il dottore"
Disse la donna sorridendo.
Toby entrò nella stanza e si sedette davanti al tavolo.
Guardò sua madre prima che la donna chiudesse la porta dietro di lui.
Si guardò intorno... via libera... alzò le mani strettamente bendate e cominciò a mordere le bende e a scartare le sue mani, ma fu interrotto quando la porta si spalancò e una giovane donna in abito maculato e con capelli biondi, entrò nella stanza, in possesso di un block notes e una penna.
"Toby?" Chiese con un sorriso.
Toby la guardò e annuì.
"Piacere di conoscerti Toby, io sono la dottoressa Oliver" gli porse la mano, ma l'abbassò quando vide le mani bendate di Toby.
"Oh..." sorrise nervosamente prima di schiarirsi la gola, si sedette al tavolo davanti a lui.
"Ho intenzione di farti alcune domande, cerca di rispondere nel modo più onesto possibile, va bene?" disse appoggiando il block notes sul tavolo.
Toby annuì mentre teneva le mani sul grembo.
"Quanti anni hai Toby?"
"17" rispose tranquillamente.
Lei annotò subito nel suo blocco...
"Qual è il tuo nome completo "
"Toby Erin Rogers"
"Quand'è il tuo compleanno?"
"28 Aprile"
"Da chi è composta la tua famiglia?"
Toby si fermò per un minuto prima di rispondere alla sua domanda...
"La mia mamma, il mio papà, e..." si fermò...
"M-mia sorella..."
"Ho sentito parlare di tua sorella... mi dispiace davvero, Toby"
la sua espressione svanì in uno sguardo triste, pieno di compassione.
Toby annuì.
"Ti ricordi qualcosa dell' incidente Toby?" Toby distolse lo sguardo dalla donna.
La sua mente si svuotò per un momento.
Guardò in giro, nei dintorni, sentì un tintinnio flebile.
I suoi occhi si spalancarono e si bloccò...
"Toby..." chiese la donna
"Toby stai ascoltando?".
Toby sentì un brivido lungo la schiena, finché non si bloccò nuovamente, e lentamente guardò fuori dalla piccola finestra...
dove lo vide.
Il buio totale avvolgeva la figura alta che sbirciava dalla finestra per poter vedere dentro di lui.
Lo fissò, spalancò gli occhi, tornò il ronzio nelle orecchie, come la prima volta che lo vide, sempre più forte fino a quando una voce non lo fece sobbalzare.
"Toby!!!" urlò la donna.
Toby saltò e cadde di lato, sbattendo la schiena contro l'angolo del tavolo.
La Dottoressa Oliver si alzò e lo prese di petto.
Lo guardò con sguardo sorpreso.
Toby chiuse i suoi occhi, respirava affannosamente per quanto si era contratto.
Quella notte Toby se ne stava sdraiato sul letto.
I suoi occhi smarriti fissavano dritti verso il soffitto.
Sentì una dispersione di passi venire dal piano di sotto.
Si mise a sedere e guardò verso la porta spalancata.
Non c'era luce, tutto era illuminato dal bagliore luminescente blu della luna che attraversava la finestra.
Si alzò e si diresse lentamente verso la porta, quando improvvisamente gli venne sbattuta in faccia.
Lui rimase a bocca aperta e cadde all'indietro.
Appena colpì il pavimento iniziò a respirare affannosamente con gli occhi spalancati.
Attese qualche secondo prima di rialzarsi in piedi.
Allungò la mano e afferrò la maniglia fredda della porta con la mano fasciata...
la porta cigolò.
Guardò nel corridoio buio e uscì in punta di piedi fuori dalla sua stanza.
La finestra in fondo al corridoio illuminava l'oscurità con la luce blu della luna.
Sentiva dei passi fruscianti attorno a lui, delle deboli risatine accompagnate dal ticchettio di piccoli piedi...
come...
se fosse...
un bambino...
Il corridoio era molto più lungo di come se lo ricordava...
Sembrava senza fine...
come il ritorno a casa dall'ospedale.
Udì il cigolio della porta di fronte a lui.
"Mamma?" Gridò con voce tremante.
Improvvisamente una porta sbatté dietro di lui, saltò e si voltò.
Dietro di lui sentì un lungo gemito lugubre.
Si voltò più in fretta che poteva.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top