Prologo
Oggi doveva essere una giornata come un'altra, un serata come un'altra.
Le voci minacciose dei miei genitori avrebbe dovuto riecheggiare per tutta casa. I loro litigi avrebbero dovuto trovare fine solo con i pianti dell'una, e il silenzio gelido dell'altro.
Ma no, oggi no.
I miei ricordi si fanno sempre più lontani, come delle foto che perdono il loro colore con l'andare del tempo.
È buio, ho freddo, il silenzio permane ancor più tagliente del dolore che ho provato.
Dolore che adesso sta scemando, abbandona il mio corpo, ma per qualche strana ragione permane dentro di me...
Chi sono io? Dove sono? Cianfrusando sui vaghi ricordi rimasti, trovo una risposta alla prima domanda.
Celina... Si, è questo il mio nome, ma non ricordo altro, inoltre, non ho proprio idea di dove mi trovi.
Non riesco a distinguere nulla, a malapena sento il terreno sotto di me. Terreno che sembra essere ruvido al tocco, ma non aggressivo, come potrebbe essere l'asfalto di una strada.
Forse mi trovo in un vicolo? Vado a tentoni, sporgendo le mani in avanti provo a sentire se c'è qualcosa davanti a me. Un muro, o un cassonetto, qualcosa che mi possa dare informazioni insomma.
Ma niente, sembra non esserci nulla, provo quindi ad insistere, con qualche sforzo mi tiro su. Sembra non esserci nulla di rotto, nulla nei miei vestiti, a proposito, un telefono esatto! Magari ho qualcosa di utile, una borsa magari! Mmm, sfortunatamente non sembro portare nulla al di fuori dei miei vestiti.
Che cosa strana... possibile sia così sprovveduta? Mah, non importa.
Inutile rimuginare sulla mia inettitudine, ehi, perché ho pensato questo?
Eh, faremo una lista delle domande dopo. Adesso, devo capire dove sono... Magari tornare a casa, si ho una casa ma...non ricordo più come sia fatta? Oh Gesù! Sarà un caso di amnesia? Certe cose le ricordo! Certi concetti, o luoghi comuni, conoscenza di base sul mondo insomma. Però... Quando penso alle cose più importanti in qualche modo mi perdo... perché??
Argh! Basta! Ritorniamo al primo obiettivo, capire dove sono! Magari troverò qualcuno che può aiutarmi..
"C'è nessuno? Ehilà? Qualcuno può sentirmi?" Mi domando semmai qualcuno risponderà.
C'è solo silenzio intorno a me, dovrei esserne felice in qualche modo, ma non so perché, non è cosi.
L'oscurità intorno a me sembra che si sia diradando, seppur lentamente, che strano fenomeno.
Forse mi trovo all'interno di un edificio ecco! È possibile, anche se non so come ci sono finita...
Ma bando alle domande, proseguiamo.
Non idea di quanto tempo sia passato, e sinceramente non ho da pensarci al momento.
Ma pian piano mi rendo conto che la luce sembra farsi sempre più vivida, ci sarà sicuramente un uscita da qualche parte.
Forte di questa convinzione accelero il passo, magari continuando a chiamare aiuto, prima a poi qualcuno risponderà,no?
Contrariamente alle mie speranze, nessuno ha ancora risposto, però c'è una buona notizia, vedo finalmente un uscita!
Mi appresto a raggiungerla, non vedo l'ora, finalmente potrò capire dove sono!
L'uscita e ormai a qualche passo da me, c'è l'ho fatta!
Il mio entusiasmo mi porta a fare un sorriso e a correre verso l'uscita, eccoci finalmente!
Un bagliore intenso mi obbliga a dovermi coprire il viso. Il freddo di prima sembra essersi affievolito, che strana sensazione.
Con esitazione apro gli occhi, lentamente, non voglio rischiare di essere accecata.
Ecco, riesco finalmente a vedere, ma qualcosa sembra essere diverso dalle mie aspettative?
Voglio dire...che posto è questo? Non lo riconosco... Sono in un quartiere? Vedo strade sporche, qualche lampione che ogni tanto lampeggia, sarà rotto?
Voltandomi da un'altra parte vedo...un campetto? La recinzione alta e le strisce sul pavimento mi fanno pensare che lo sia.
Con mia grande sorpresa vedo anche delle auto, ma sono... Come dire, andate? Ruote marcie, ruggine dappertutto... Veramente, mi sembra di stare in un qualche set cinematografico a dire il vero.
O forse, sono semplicemente in un quartiere estremamente povero?
Penso che questa possibilità sia la più concreta. Devo dunque pensare che questo quartiere sia dove vivo?
Anche questa possibilità è plausibile, anche se non per qualche ragione non vi trovo nessuna familiarità. E inoltre, non c'è nessuno, non c'è anima viva intorno. Dovrebbe pur esserci qualcuno, e invece no, eppure non è notte. Anzi, c'è ancora luce, seppur dal colore tenue del cielo sembra essere pomeriggio, o forse, mattina presto?
Non saprei, non riesco a vedere il sole, sto ancora guardando in alto cercandolo, e mi sento anche un po' stupida nel farlo.
Scorgo edifici che mi coprono la visuale, mi arrendo nella mia ricerca e abbasso lo sguardo dunque,
vedo qualcosa in lontananza.
"Un cane?"
Un cucciolo viste le dimensioni, e sta gironzolando annusando tutto quello che vede, starà cercando qualcosa?
"Ehi! Qui!"
Faccio cenno con le mani, ma non so nemmeno io perché lo stia facendo.
Mi aspetto forse che il cane magicamente mi guardi e venga da me?
È un randagio, potrebbe attaccarmi!
Anche se ora che guardo meglio non mi pare un randagio.
Mentre sono assorta fra i miei pensieri ancora un volta, non mi rendo conto che il cane è già qui...
Vicino a me.
Oddio, e adesso? Mi sta fissando, dovrei dire qualcosa, si, ehm, cosa?!
B-beh è un cane, un bellissimo cane ora che lo vedo meglio... I suoi occhi dorati emanano un gentile bagliore, e il suo manto lungo e color del miele sembra essere morbido...
La sua dimensione non è eccessiva, forse è per questo che ho pensato sia un cucciolo.
Ma non ho badato agli altri dettagli, le orecchie a punta e pelose, le zampe slanciate che lasciano impronta del suo passaggio con forza selvaggia...
"...un lupo?"
Chiedo ad alta voce, come se l'animale qui davanti a me possa darmi risposta.
Oddio, un lupo, è piccolo per esserlo no? Spero non mi azzanni!
"C-ciao!" Sento di star sudando freddo, qui si rischia davvero.
Faccio un passo indietro ma, il cane, o per meglio dire il lupo, non si muove.
Oddio! Mi sta fissando!
Tuttavia non pare abbia altre intenzioni. Non ringhia, non abbaia, muove un po' la coda, forse è solo incuriosito?
Uhm, sembra sia effettivamente cosi.
Ecco, si è seduto, ma non capisco perché mi fissa con quei suoi occhi pericolosamente belli.
Sono tentata di volerlo accarezzare... Posso?
"P-Posso accarezzarti?"
Ma che lo chiedo a fare?
Sorprendente però, il lupo mi dà un segno, la sua coda scodinzola leggiadra nell'aria e oltre questo...sta annuendo...spe'...eh?
L'ho visto, non sono cieca...
Ha annuito!
Che sia una coincidenza? Ma quante probabilità ci siano che abbia annuito nell'esatto momento in cui io ho posto la domanda?
Va bene, va bene! Basta inutili pensieri!
O la va, o la spacca!
Vediamo che succede se allungo la mano, lentamente, molto lentamente ok?
"P-posso davvero, m-mi sto avvicinando, ti prego non mordermi...".
Il mio tono è quasi supplicante, Dio che patetica...
Mentre mi avvicino l'animale si cala ancora di più facendomi dapprima sussultare, credendo volesse attaccarmi.
Ma non è così...mi sta guardando con quegli occhioni dolci...come se volesse incoraggiarmi.
Aww, non resisto più! La mia mano è ormai a qualche centimetro da lui...
Ci sono quasi, ecco! Mmm, com'è morbido...ah!
Terribilmente morbido!
Accarezzando con iniziale titubanza, mi perdo in tutta questa morbidosità.
Le mie mani si fanno sempre più avide e comincio ad accarezzare l'animale con più tranquillità.
E lui non sembra dispiacere...
"Un momento... Ma sei una lei!"
Guardando da cosi vicino mi rendo conto dell'errore fatto, non è un lupo, è un lupa!
In nome del cielo, come diavolo è possibile che una lupa sia qui, in questo strano posto desolato?
"Mmmm".
I pensieri però svaniscono dinanzi a questo ammasso di dolcezza...e il suo odore, pensavo dovesse essere sgradevole, ma non è così... sembra essere un misto di erba fresca e lavanda...oh, che pace...
È davvero una bella sensazione, tutte le preoccupazioni, le tensioni, le domande, sembra essere tutto svanito.
Ciò che rimane è solo la fragranza piacevole e il manto morbido di questa creatura.
"Chi sei? Sei la regina della morbidosità?"
Ok, sto diventando piuttosto imbarazzante adesso.
Celina, riprenditi, per favore!
Dopo un ultima coccolosa strizzata, mi tiro su e mi allontano a malincuore dalla creatura.
"Hai nome? Un padrone?"
Dopo essermi completamente ripresa dalla mia estasi, guardo meglio la lupa. Un animale così ben tenuto non può essere un randagio, assolutamente.
Deve sicuramente appartenere a qualcuno.
La lupa continua a guardarmi, non emana il minimo verso.
Beh, in ogni caso non può mica rispondermi.
Però, sembra davvero capire quando parlo, i suoi occhi emanano intelligenza, oltre che bellezza.
"Uhm, hai un luogo dove tornare? Un padrone? Io non so che fare..."
Eccomi qua, ad affidare le mie speranze ad un animale sconosciuto.
Che cosa posso aspettarmi? Ma d'altronde, c'è altro che posso fare? Non ho indizi di dove sono, non c'è anima viva, se non io e questa deliziosa creatura.
Non mi resta altro che riporre le mie speranze in lei quindi...
Ed in effetti, le mie speranze sono ben tenute!
La lupa improvvisamente si alza e comincia a camminare, dopodiché si ferma e mi guarda, come se mi stesse chiedendo di seguirla.
"Ah! Va bene!" le dico.
Non idea di dove mi porterà, ma va bene così, scoprirò qualcosa di più almeno.
Non ha senso rimanere fissa in un posto, in più adesso c'è una piacevole compagnia, non sono più sola.
La marcia continua per qualche tempo, non idea di quanto, inoltre, ma non sembra esserci particolare differenza in cielo.
Non sarà passato molto evidentemente.
Sono fianco a fianco alla lupa, che cammina tranquilla tenendo il mio passo, che dolce.
Si guarda ogni tanto intorno, scrutando di tanto in tanto di qua e di là, è vigile.
Sembra essere altamente addestrata, portata a difendere gli essere umani.
Di chi sarà questa creatura?
Chiunque egli sia, ha fatto sicuramente un lavoro da professionista.
Ma da quando si addestrano gli animali selvaggi adesso? Sicuramente ci sarà una storia particolare dietro tutto questo.
Storia che voglio assolutamente scoprire! Dopo aver capito dove mi trovo però...
Nel mentre che i miei pensieri dilagano nuovamente, noto però che ls lupa si è fermata d'improvviso.
È in allerta.
"C-cosa c'è?"
Il mio passo si arresta insieme al suo, mi guardo intorno per capire cosa non va.
Ho come la strana sensazione che qualcuno ci stia guardando, ma non vedo nessuno...
"Grr".
Il verso della lupa, silenziosa fin ad un attimo prima mi mette in allarme.
Si sa che gli animali sono più percettivi. Ed effettivamente tale pensiero sembra affermarsi ancora una volta.
"Eh?"
Nella direzione in cui l'animale ringhia, esattamente dinanzi a noi, compare un'oscura sagoma.
"Eheh, impossibile ingannare le bestie eh?"
Dalla sagoma si è potuta sentire una strana ed innaturale voce.
Ho i brividi, sono spaventata, qualcosa dinanzi a me è come apparso per magia e non vi è spiegazione valida che possa farmi pensare altrimenti.
Inoltre, non sembra amichevole dalla reazione della lupa al mio fianco.
La sagoma nel mentre si fa più vivida, rivelando una persona alquanto sgradevole all'aspetto.
È un uomo si direbbe, dai vestiti malconci e dal suo ghigno malizioso non c'è da aspettarsi nulla di buono.
"Cosa ci fanno due signorine qui da queste parti? Non sapete che è pericoloso? Eheh" tipiche frasi da farabutto...
"M-mi scusi ma le chi è? E dove ci troviamo?" chiedo sforzandomi di mantenere una parvenza di naturalezza.
"Oh? Eheh, sembra che tu non abbia ancora capito dove ti trovi. Poco male, c'è un intera eternità ad aspettarti, capirai ahahahah!"
Un brivido lungo la mia schiena mi raggela l'anima, lo sguardo del malvivente diventa sempre più lascivo.
I suoi occhi si posano sul mio seno e sulle mie gambe, la sensazione è talmente sgradevole da farmi star male.
"Prendetele!"
Dopo la sua risposta insensatamente pragmatica, lancia un grido puntando verso di noi.
Dai vicoli spuntano altre sagome, che allo stesso modo del primo, rivelano pian piano altri malviventi.
"Siamo circondate..."
È la fine. Tutto sembra volgere al peggio per noi.
Ma la lupa d'altro canto, non sembra intimorita, anzi, sembra essere pronta ad attaccare in qualsiasi momento.
Che ne sarà di noi? Tutta questa situazione non ha senso!
Mi aggrappo all'animale come se fosse la mia ultima fonte di salvezza.
Devo pregare? Mi accadrà qualcosa di brutto? Di nuovo...?
Caos, il mio cervello è totalmente nel caos...
Il mio petto sembra come essere schiacciato da un enorme peso che non mi permette di respirare... La mia pelle si raggela da pensieri che non riesco a decifrare...
Freddo, paura, oscurità...tutto sembra di nuovo comparire come in un incubo...no...non voglio...
Qualcuno lo faccia smettere, non voglio!
"AAARGH!"
Un urlo straziante mi desta dal mio tormento, la vista mi lascia totalmente sconvolta.
Uno degli uomini che si avvicinava a noi ha improvvisamente preso fuoco!
Delle fiamme blu lo hanno avvolto, per infine divorarlo del tutto lasciando tutti i presenti sconvolti.
"Talia! Quante volte ti ho detto di non allontanarti?"
A qualche metro da noi sopraggiunge un altra voce.
Talia, ha pronunciato questo nome...
La lupa che sto ancora tenendo stretta fermamente ha smesso di ringhiare e sta di nuovo scodinzolando la coda.
È felice, felice della voce che ha sentito, che sia il suo padrone?
D'altra parte, come colti da un terrore assoluto, i malviventi cominciano ad allontanarsi lentamente.
Nel mentre, risuonano dei passi.
Un passo lento, deciso, sicuro, forte.
Sembra quasi il ticchettio di un orologio, è piacevole, lascia addosso un inspiegabile senso di conforto.
Lentamente i passi rivelano la presenza del loro portatore.
Un ragazzo?
Dall'aspetto sembrerebbe giovane, anche se non posso dirlo con certezza.
Mi soffermo sul suo aspetto: capelli castano chiaro, o forse biondo scuro? Non saprei dirlo...
È alto, dalla felpa abbondante che indossa si può capire quanto siano larghe le sue spalle.
Porta dei semplici jeans, scarpe da ginnastica.
Ha un viso piacevole alla vista, nulla di esagerato o sproporzionato, ha del lineamenti piuttosto morbidi.
Tutto nella norma si direbbe, no?
E invece non è così!
Perché dal suo sguardo stranamente pacato è possibile due occhi fiammeggianti di colore blu!
Blu come le stesse fiamme che hanno uno dei malviventi poc'anzi.
"Chi diavolo sei?"
Domanda colui che dovrebbe essere il capo di questa banda, l'uomo che ha ghignato contro di noi. E che ha avuto fino a qualche secondo fa uno sguardo predatorio nei miei confronti.
Il ragazzo però non sembra voler rispondere alla domanda... Cammina verso di noi, disinteressato a loro.
È come se nulla esistesse all'infuori di lui.
L'aria che emana è la stessa di una persona arrogante, che vive ignorando gli altri.
Fa' strano percepirla così, anche se la situazione non è delle migliori.
Dopo qualche momento di silenzio, il ragazzo apre bocca dopo averci quasi raggiunto.
"Tutto bene?" domanda.
Sta guardando la lupa, o Talia, con occhi pieni di affetto, e poi... I suoi occhi ricadono su di me, tale gesto mi fa staccare le mani dall'animale.
Sorride...
Non è un falso sorriso di circostanza, è qualcosa di più...
ma non so cosa sia.
Mi porge la sua mano, è bella. Non troppo grande, né troppo esile. La sua pelle è chiara, riesco ad intravedere le vene sopra il suo dorso.
"S-si, grazie!" rispondo nervosamente dopo averla afferrata. Mi tira su con sorprendente facilità. Beh, non che sia difficile in effetti, tuttavia la cosa mi ha comunque lasciato di sorpresa.
Dopodiché lo vedi interporsi tra noi e questi malviventi. Le sue spalle sembrano ancora più grandi adesso, la sua schiena mi fa da scudo.
Sono al sicuro...
La forte sensazione che schiacciava il mio petto lascia spazio ad una sensazione più dolce.
In qualche modo mi è sembrato di riemergere dall'acqua, dopo aver passato un lungo tempo in apnea.
"Smammate insetti, o vi ammazzo tutti" dice il ragazzo, facendo gesto con la mano di andarsene.
Una frase piuttosto da film direi, ihihih.
Mentre sto ancora ridacchiando tra me e me, il capo dei malviventi non prende bene le parole del ragazzo.
"Chi ti credi di essere eh!? Loro sono mie! Sono nella mia zona!" risponde digrignando i denti.
Sembra non aver perso la sua ostinazione nei nostri confronti.
Il ragazzo da parte sua, continua ad ignorare il gruppo. Comportandosi come se nulla fosse.
"Non fatemi arrabbiare su, disperdetevi" parla quasi come se fosse un adulto di fronte a dei bambini scapestrati, è buffo.
"Non finisce qui!" minaccia l'uomo , prima di sparire insieme a tutto il suo gruppo.
"Seh, seh" risponde il ragazzo.
La sua disinteressata sicurezza mi ha messo il sorriso, mi ha permesso di tirare un sospiro di sollievo.
È fatta, penso fra me e me, siamo salvi.
Ma aspetta, ci sono tante altre cose a cui pensare adesso! Che diavolo è successo!? E cosa sono state quelle fiamme!? Chi diavolo è questa persona!?
Mentre mi impanico di nuovo nelle mie domande, i due finalmente ritrovati, discutono.
"Talia! Piccola peste! Vuoi farmi davvero sbranare da tuo padre tu! Avanti dillo su, ammettilo così mi metto il cuore in pace e lo so!"
Il ragazzo sembra stia rimproverando la lupa di nome Talia, ma non sembra essere molto serio.
D'altra parte Talia, lo sta letteralmente prendendo d'assalto, saltella da un punto all'altro leccando le mani del ragazzo che arruffa il suo morbido pelo.
Non so davvero che pensare, sembra di assistere ad una scenetta.
"Va bene, va bene. Ho capito, hai trovato questa povera animella e stavi venendo da me" risponde lui compiaciuto del lavoro svolto dall'animale.
"Eh?"
Stava parlando di me?
"Ah, perdonami per lo spettacolino" mi dice.
"È tutto ok" rispondo con una faccia ancora perplessa.
"Sono Tristano, lei è Talia" mi dice porgendomi la mano.
"Piacere, io sono Celina" rispondo.
"Hai la faccia di una che ha molte domande" mi dice sorridendo.
"È così..."
Perché faccio fatica a guardarlo? Sono nervosamente in imbarazzo, e non so nemmeno perché!
"Col tempo capirai meglio - mi dice - posso però rispondere alla tua prima domanda!"
Finalmente! Le sue parole mi caricano di anticipazione, potrò finalmente capire dove mi trovo!
"Benvenuta nell'altro mondo, mia cara Celina".
"Eh?".
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