Capitolo 3
Non so quanto tempo sia passato da quando abbiamo superato la folla di gente all'entrata del castello.
Cammino insieme ad Eri attraverso corridoi, giardini, abitazioni che non ho mai visto in vita mia.
I panorami mozzafiato si perdono a vista d'occhio, cosi come le opere d'arte che sono disposte singolarmente in ogni zona che attraversiamo.
Dipinti e affreschi corredano gli interni, mentre statue con fontane gli esterni.
Ma è davvero possibile?
Tutto ciò mi fa dubitare di essere davvero morta, è possibile trovare tutte queste cose nel mondo dell'aldilà?
Non dovrebbe essere un mondo privo di materialismo? Se è così, com'è possibile tutto questo?
"Eri, ma tutte queste cose sono vere?" Ceduta alla tentazione, chiedo alla donna spiegazioni.
"Cose? Oh, intendi tutto questo?"
Domanda lei indicando sul circondario di costruzione intorno a noi.
"Mn" annuisco io.
"Beh, non è molto difficile da capire. Questo mondo è una rappresentazione del mondo dei vivi, ed essendo collegato ad esso, qualunque cosa faccia parte dell'immaginario collettivo di quel mondo, esiste anche qua" spiega lei.
"In pratica, finché dall'altra parte si pensa a qualcosa, esiste anche da questa parte?"
"Esattamente mia cara, con la differenza che qui tutto è fatto di spirito. Ed essendo anche noi fatti di spirito, riusciamo ad interagire con gli oggetti intorno a noi".
"Adesso capisco, ma come vengono create tutte queste cose?" domando ancora.
"Plasmando a proprio piacimento il proprio spirito. Non è una cosa molto semplice, ci vuole molta pratica e pazienza" risponde Eri.
"È come volare allora..." ripenso a ciò che mi ha detto Tristan.
"Volare?" mi domanda lei confusa.
"Tristan mi ha detto che si può anche volare qui, ma bisogna avere una gran forza spirituale per poterlo fare".
"Ah si! Assolutamente, il concetto si può applicare anche a quello" mi dice annuendo.
Non rimane adesso che porre la domanda seguente.
"C'è un modo di accrescere la propria forza spirituale?" guardo Eri con anticipazioni adesso.
"Eheh! Qualcosa mi dice che questa domanda sia legata al tuo desiderio di volare, dico bene?" Mi domanda lei sogghignando.
"Dici bene!" Rispondo io con entusiasmo.
Penso che volare sia una delle cose più fantastiche che possano esserci, ecco perché sono così desiderosa di farlo.
"Ahaha! Mi piace il tuo entusiasmo! La risposta alla tua domanda è si! È possibile accrescere la propria forza spirituale. Ma ciò richiede tanto allenamento!
Come il corpo umano ha bisogno di rafforzarsi per diventare più forte, anche lo spirito si può rafforzare col giusto allenamento" mi spiega.
E cosi vengo a conoscenza del fatto che ci sono persone già nate con un grande spirito. Altre invece, che hanno coltivato il proprio spirito tramite faticosi allenamenti.
Sono molto grata ad Eri di aver risposto a questi miei dubbi. Le domande poste una dietro l'altra avrebbero potuto dare fastidio a chiunque, eppure lei si è dimostrata sempre gentile e disponibile.
Dopo aver camminato per ancora qualche tempo, ci ritroviamo finalmente dinanzi ad un grande portone.
"Siamo arrivate alla nostra destinazione" dice Eri.
"Cosa c'è oltre questo portone?"
Domando toccando le intarsiature intricata scavate nel legno.
"La residenza di Tristano" risponde lei voltandosi verso di me.
"Ora, ci sono delle cose che devi sapere visto che sei una nuova arrivata" mi dice guardandomi con serietà.
"Nella residenza di Tristano ci sono altre ragazze, come te alcune di loro sono state trovate lungo i suoi viaggi"
"Capisco" rispondo annuendo.
Ma perché dirmi queste cose? Crede che possa litigare con loro? Non ne vedo il motivo.
Guardando la mia perplessità, Euridice mi lancia un sorriso misterioso.
"Capirai presto perché ti sto dicendo tutto questo" mi dice.
"Perché?"
"Tutte loro sono state a letto con lui".
"Eh?"
Dopo aver sganciato la bomba, Eri spinge la maniglia del portone e si appresta ad entrare.
"Andiamo!" mi dice dopo avermi preso per una mano e avermi trascinato via.
Ancora confusa per quanto ho saputo, mi ritrovo nuovamente abbagliata da una forte luce, al punto da dovermi coprire con una mano.
Dopo qualche secondo però la luce lascia spazio ad un incantevole scenario.
Dovrei ormai averci fatto l'abitudine a dire il vero, oggi ho praticamente visto di tutto.
Eppure ciò che sto vedendo si può definire come la rappresentazione di un grande diorama.
Un giardino immenso ci accoglie.
Bello, rigoglioso, pieno di colori e vita, con un viottolo illuminato che sembra portare alla residenza.
Al di là delle siepi scorgo una fontana con in cima la statua di un cavallo d'argento che impenna.
Vi sta anche un gazebo decorato con fiori colorati, e poco più in là anche un altalena.
Sento dei profumi inebrianti che mi trasmettono un gran senso di pace.
Se non me lo avessero già detto in precedenza, avrei creduto che fosse questo il Paradiso.
"Da rimanerci senza fiato, vero?" Mi domanda Euridice con un ridacchiando.
"È...è stupendo..."
Non riesco a trovare altre parole.
"Eheh, sappi che tutto ciò che vedi è stato creato da due persone".
"Cosa?"
Spalanco gli occhi alla notizia.
Due persone hanno creato questo enorme scenario da favola?
"Sono certa che riuscirai ad indovinarne almeno uno dei due" mi dice, dandomi già un indizio alla risposta.
"No...non è possibile...T-Tristano?"
Non conoscendone nemmeno il motivo, sento il cuore battere dentro il mio petto, sarà la meraviglia?
"Eheh, esattamente. Alla luce di quanto ci siamo dette prima, riesci ad immaginare quanto sia grande il suo potere?"
Tutto ciò non fa altro che aumentare il mio stupore.
Avevo visto le sue fiamme quando mi salvò da quei brutti ceffi, ma non potevo minimamente immaginare nulla di simile.
Oltre questo, c'è un'altra persona altrettanto potente che lo ha aiutato a costruire tutto questo.
Incredibile.
"Chi è l'altra persona?" Domando incuriosita.
"Avrai modo di conoscerla, se ce ne sarà l'occasione" mi dice sorridendo misteriosamente.
Ci troviamo così all'entrata principale, e scorgiamo subito qualcuno.
"Ed io che pensavo fosse tornato, a quanto pare non ha ancora molta voglia di farsi vedere" una ragazza dai capelli rosso fuoco si avvicina a noi.
"Sono certo che la tua cordialità sia uno dei motivi per cui non sia ancora arrivato Keira" risponde Eri con una nota sarcasmo.
La ragazza di fronte a noi ha un fisico da vera modella. Alta, slanciata, curve che rendono la sua figura sexy e delicata.
Nonostante indossi dei semplici pantaloni ed una maglietta, non si può far altro che rimanere intontiti da tanta bellezza.
"E sembra ci sia anche una nuova arrivata, fantastico" ignorato il commento di Eri, la ragazza di nome Keira posa gli occhi su di me.
"Ohohoh, trattieni la gelosia mia cara. Lei è Celina, è appena arrivata, ed anche lei come noi ne ha viste tante" risponde Eri.
La sua presentazione interrompe la momentanea ostilità che la ragazza nutre nei miei confronti.
"Celina, questa delicata ragazza è Keira. È una delle residenti qui al palazzo, che come te, è stata portata qui dopo essere stata salvata da Tristano" mi dice, non nascondendo la sua solita ironia.
"Piacere di conoscerti" saluto rispettosamente, cercando di sorridere quanto più mi è possibile.
"Idem" risponde Keira.
La sua espressione dura viene tradita dai suoi splendidi occhi azzurri.
Non sembra molto felice di avermi qui, anzi, sembra piuttosto infastidita.
Mi sta come studiando, guardandomi dalla testa ai piedi.
È un peccato, ha un così bel viso, sono certa che sarebbe ancora più bella con un bel sorriso in volto.
"Soddisfatta da ciò che vedi?"
Con la sua solita ironia, Eri interrompe le azioni della ragazza.
"Immagino che si unirà al resto di questa marmaglia" risponde lei con le braccia conserte.
È possibile vedere l'abbondanza del suo seno in questa posizione. Sembra essere un tipo molto sicuro di sé.
E da quanto ho capito, è una delle donne di Tristano...
Pensando a quanto ha detto prima Eri sento il viso avvamparmi.
"Oh? È un espressione di imbarazzo quella che vedo?" domanda lei sorpresa.
"Ohoh, è una ragazza riservate al contrario di qualcun altro di mia conoscenza! Vieni mia cara".
Risponde ancora Eri, prendendomi di nuovo per mano.
"Che cosa vorresti dire che con questo!"
Keira alza la voce in segno di protesta, ma viene totalmente ignorata da Eri.
"Non badare troppo al comportamento delle persone che troverai qui. Tuttavia, stai allerta, potrebbero cercare di mandarti via in qualche modo" mi raccomanda Eri.
"Ma io non voglio dare problemi a nessuno, non possiamo semplicemente andare da qualche altra parte?" le domando preoccupata.
Non voglio invischiarmi in nessuna situazione che non mi riguardi.
A malapena ricordo chi sono, ci manca solo che mi ritrovo invischiata in qualche situazione spiacevole con queste famigerate donne!
Alla fine non avevo molto torto nel pensare che fosse un pervertito. Hmpf! Sta collezionando donne nel suo bel palazzo!
La stima che avevo per lui sta scemando tutta d'un tratto, sono delusa.
"Ohohoh! Prima in imbarazzo e adesso questa espressione cupa, sei piena di emozioni contrastanti vedo" mi dice Eri voltandosi verso di me.
"Puoi biasiamarmi? Sono nel nido d'amore di un pervertito!" Sbotto improvvisamente arrestando il passo.
"Ahahah, non mi sento di negare quelli che sono i tuoi sentimenti".
"Ciò non mi consola" controbatto io.
"Si, Tristano può benissimo essere additato con l'appellativo di pervertito. Ma posso assicurarti che non troverai nessuno, e dico nessuno, come lui.
Potrai pensare di essere stata ingannata, ma credimi, la tua libertà non è in pericolo qui".
Dopo avermi detto questo Eri si volta e continua a proseguire senza di me.
Sebbene ancora combattuta, quanto mi ha detto ha del vero. Fin ora non sono mai stata obbligata a far nulla che non volessi.
Se Tristano avesse voluto farmi del male poteva farlo in tutta tranquillità.
Invece si è dimostrato gentile, nonostante tutto.
"Sigh, va bene".
Sospiro, per poi seguire i passi di Eri.
Non mi resta che affidarmi a queste persone.
Giungiamo quindi all'interno di enorme magione.
Sono ancora allibita del fatto che tutto ciò che vedo, e che ho visto, è contenuto all'interno di un castello ancora più grande.
Eri mi ha spiegato che vi è una sorta di collegamento spaziale.
Non ho capito bene come funziona, ma sembra che spazio e tempo qui vadano avanti in maniera molto differente da come succede normalmente nel mondo dei vivi.
"Accomodati pure cara, io intanto chiamo gli altri residenti" mi dice Eri.
Non sapendo dove andare mi siedo sul primo divano che vedo, e mi soffermo a guardare gli interni della magione.
È una cosa curiosa ma sembra esserci un misto di antichità e modernità nei dettagli che mi capita di osservare.
Come per esempio gli affreschi sui muri accompagnati da moderne luci a led.
Oppure lo stesso divano sul quale sono seduta. È totalmente contrastante con il grande tappeto che sta sotto i miei piedi.
Mi appoggio al braccio del divano, senti di essere stanca. Non so se sia normale per una persona morta essere stanchi.
Tuttavia sento il bisogno di riposare, di rilassarmi.
Approfitto di questa tranquillità quindi per chiudere un attimo gli occhi.
Accompagnata da un silenzioso senso di pace, non mi rendo conto che sono caduta in un sonno profondo.
"Non sei divertente Euridice!"
Dopo qualche tempo, una voce mi desta dal mio sonno.
Quindi è possibile anche dormire qui.
Sbatto le palpebre ancora una volta per abituarmi alla luce della sala e vedo le figure di alcune persone.
Sulla destra vedo tre persone vestite da domestici.
Wow, sembrano proprio quei vestiti che si vedono nei film.
Al centro della sala invece ci sono cinque ragazze, due le conosco già, sono Keira ed Eri, ma le altre tre non le conosco.
"Lui non è ancora qui, ma vedo che hai portato un'altra donna" le proteste di una delle tre si fanno più vivide.
Anche lei è molto bella, alta, magra, la sua carnagione è po' scura, ma i suoi occhi sono chiari come l'acqua. Ha i capelli più corti rispetto alle altre, ma sono mossi e di un colore marrone scuro.
Indossa dei pantaloncini che arrivano poco sotto le sue ginocchia, e una maglia col colletto a "V" molto leggera e con dei ricami.
"Proprio così Elika, ti dispiacerebbe abbassare un po' la voce? Rischi di svegliarla" risponde Eri.
"Penso non ci sia nulla di cui stupirsi arrivati a questo punto, è molto probabile che ne arriveranno molte altre" a parlare è un'altra donna seduta su una dei divani al centro della stanza, con una gamba sopra l'altra.
Ha uno sguardo gelido, quasi apatico.
Contrariamente alle altre ragazze è molto difficile poter capire cosa pensi, poiché non lascia molto spazio ad interpretazioni.
Ma anche lei senza dubbio è una bellissima ragazza, capelli dorati, lisci e lunghi.
Labbra rosee, e un fisico formoso ma slanciato.
Indossa un vestito intero che arriva alle caviglie con uno spacco sul lato della coscia.
"Parli come se la cosa non ti riguardasse Sephora!" risponde un'altra ragazza poco più distante.
Un po' più bassa delle altre, ma sempre più alta di me. Capelli ricci sul castano chiaro, qualche lentiggine e dei bellissimi occhi color nocciola.
Anche lei una bella ragazza, sembra che le stia davvero collezionando...
Devo sentirmi lusingata? Oppure indignata?
"Dovrei stramazzarmi a terra come fai tu Zaira?" domanda provocatoriamente la donna di ghiaccio.
"Sempre meglio che urlare come una troia nelle tue ore solitarie!" Controbatte Zaira.
"Invidiosa?"
"Di una come te?! Non farmi ridere!"
"Adesso basta con le baruffe da gattine disperate!" Eri si intromette tra le due cercando di sedare la lite.
"Tu non fare la santarelli Euridice, anche tu fai parte di questo sottospecie di pollaio!" Sbraita Keira.
Cosa? Anche Eri, anche lei è stata con Tristano...
Venuta a conoscenza di questa nuova notizia, mi sento presa in giro.
Cosa ci faccio io un posto simile?
Non voglio vivere in un bordello.
Volevo semplicemente trovare un posto tranquillo dove poter stare con me stessa, lontana da qualsiasi problema.
Sembrano essere tutte prese dai loro litigi, sotto gli occhi depressi dei tre domestici che vorrebbero tornare alle loro mansioni.
Non sembrano essersi accorti del fatto che mi sono svegliata, la porta d'ingresso non è molto lontana da me.
Forse è meglio che io tolga il disturbo.
Mi dirigo quindi silenziosamente verso l'uscita, sto per afferrare la maniglia e spingere la porta.
Ma contrariamente alle mie aspettative ancora una volta mi trovo a dover rimanere colta di sorpresa.
La porta si apre improvvisa da sola, mostrandomi la presenza di un'altra persona.
Una sagoma alta e robusta si palesa dinazi a me. Una sagoma che riconosco, così come il suo leggero profumo di lavanda.
"Tristano..."
"Mm? Nanerottola, vai da qualche parte?" mi domanda sorridendo.
Il mondo sembra improvvisamente come essersi fermato, la discussione fra le ragazze si interrompe di scatto.
Ed io rimango impietrita, senza saper cosa dire.
"N-no..."
Rispondo a bassa voce guardando il pavimento.
"No?" risponde lui, soffermandosi alle ragazze dietro di me.
Il silenzio improvviso mi porta ad alzare lo sguardo verso di lui.
Il suo sguardo non è quello che sono abituata a vedere.
Non c'è quella spensieratezza conteggiosa, bensì un espressione combattuta, un leggero sorriso che porta con sé sensi di colpa.
"Bentornato a casa padroncino" i tre domestici chinano il capo in segno di rispetto, interrompendo il silenzio.
"Ennio, Marzio e Benita, sono felice di rivedervi" risponde lui.
Dopodiché fa qualche passo ed entra in casa, a questo punto non sembra più esserci una via di uscita per me.
Non mi resta che tornare su quel divano.
Mentre tristano raggiunge le ragazze che sono ancora intente a guardarlo senza dir nulla.
Sembra non trovare le parole, lo vedo sospirare silenziosamente. Non lo avevo mai visto così in difficoltà.
"Sono a casa" dice.
"Bentornato".
La prima persona a rispondere è naturalmente Eri, col suo solito sorriso.
Tra tutte le ragazze è quella che sembra essere più a suo agio.
"Ah, ti sei degnato alla fine" risponde poi Keira.
Ha le mani sui fianchi e lo guarda con un espressione piuttosto contrariata. Sembra essere arrabbiata con lui.
Tristano non sembra voler rispondere alla provocazione facendo calare nuovamente un silenzio imbarazzante.
Ma improvvisamente Zaira si lancia su di lui cogliendolo di sorpresa e facendolo cadere all'indietro.
"TRIIIIIIIII" la ragazza scoppia in lacrime.
"Cwome hai powtuto! Wuaaaaaa! Twutto questo tempo, sei un bawstardo!" Sbraita singhiozzando, è disperata.
"Zaira... perdonami..." risponde lui accarezzandole la testa.
Sopraggiungono poi Sephora ed Elika.
"Per quanto mi riguarda, non basterà un abbraccio per sistemare tutto" dice Sephora, tenendo le braccia conserte
"Invidio la semplicità di Zaira, ma anch'io avrei molto da ridire. Tuttavia sono lieta di sapere che stai bene Tristano" aggiunge infine Elika.
E così mi trovo qui, a pensare a quello che sarà di me in mezzo a questa scena che è un misto tra una commedia e uno di quei k-drama che si vedevano in tv.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top