Ringraziamenti
Ti vedo scritta su tutti i muri è nata in un momento molto particolare del mondo intero. Quando ho iniziato a buttare giù i primi capitoli la situazione globale era molto diversa da quella di adesso e nessuno si sarebbe mai neanche lontanamente immaginato gli eventi che ci avrebbero atteso. È stato proprio durante la stesura che sono successe così tante cose da scombussolare il mio modo di pensare, di scrivere, di immaginare.
Il 2020 verrà ricordato per sempre per qualcosa di devastante, la pandemia da SARS-Cov-1, che ha colpito famiglie intere, ha mutato le nostre vite, ci ha chiusi in un guscio e ci ha resi più vulnerabili che mai. Nelle vesti di infermiera vedo tutti i giorni quello sguardo diverso nelle persone ricoverate, quello sguardo di solitudine al quale siamo costretti, ma la paura non deve assolutamente prevalere. Dobbiamo conservare la speranza e continuare a credere che prima o poi torneremo a scambiare abbracci, baci, ad uscire e a far tardi la sera. E quando ciò succederà saremo pronti ad apprezzare ancora di più l'amicizia, lo stare insieme, la condivisione.
La mia vita personale, in questo periodo così buio, ha visto una piccola grande luce. Ad aprile 2020, in pieno lockdown, sono diventata mamma di Leonardo. La mia piccola grande gioia. Il mio piccolo grandissimo amore. Non è stato un parto facile. Come la protagonista di questa storia, anche io ho guardato per giorni attraverso un vetro di terapia intensiva la mia creatura lottare con tutte le sue forze, aiutato da medici e infermieri che porterò nel cuore per sempre. Leonardo è stato un vero e proprio leoncino e quando ho potuto abbracciarlo per la prima volta ogni timore, ogni brutto pensiero si è dissolto in quel calore, in quello sguardo che ci siamo scambiati, complice e vero, da mamma e figlio.
Ho voluto condividere con voi quel momento magico con una foto perché credo che riesca a trasmettere tutto l'amore che possiamo dare e ricevere.
Leonardo ha portato gioia, colore, entusiasmo nella mia esistenza. Per lui, per tutti i bambini di questa terra, vorrei tanto che il mondo ritrovasse il suo equilibrio, la sua dimensione così che possano viverlo al meglio, senza limitazioni, senza pericoli. Affinché questo accada, però, dobbiamo avere rispetto degli altri e pensare che anche grazie al nostro impegno ogni cosa si rimetterà al proprio posto. Ci saranno ancora abbracci e vedremo ancora bocche sorridere senza lo schermo di una mascherina.
Ringrazio tutti voi che nonostante mi sia fermata più volte nello scrivere questo libro, avete continuato la lettura senza abbandonarmi.
Ringrazio chiunque si appresterà ad affrontare la storia di Marco, Greta, Vilma e David. Quattro ragazzi alla scoperta della loro identità per diventare adulti.
Spero di avervi trasmesso un forte messaggio di speranza, quella che dovremmo avere sempre, anche nei momenti più oscuri e difficili della nostra vita.
Come Marco che si è aggrappato ai suoi sogni, alle sue passioni e ha avuto il coraggio di andare avanti, se pure costretto su una sedia a rotelle.
Come David che ha scoperto che accettare una nuova persona affianco del proprio padre non significa dimenticare, anzi vuol dire amare.
Come Vilma che è riuscita a guardarsi dentro e a scoprire che in lei non c'è niente di sbagliato, ma è semplicemente una adolescente in cerca del proprio io e di qualcuno che la accetti per quella che é, senza artefatti e senza finzioni.
Come Greta che non si è mai arresa e alla fine è riuscita a vincere tutte le sue paure.
A tutti loro, a tutti voi c'è una cosa sola che anche io auguro più di ogni altra: tanto tanto amore.
Grazie di aver letto questa storia.
Vi voglio bene, lettori miei.
Andrà tutto bene. Ce la faremo.
Serena
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