Capitolo 10
CAPITOLO 10
Luxus' POV
Avvolto semplicemente da un accappatoio me ne stavo tranquillamente poggiato al muro accanto alla finestra, attendendo l'arrivo di Alexis. Solo la luna e le stelle illuminavano la stanza, creando una magica e piacevole atmosfera.
Avevo ascoltato la conversazione tra Ever ed Ale, apprezzando silenziosamente l'aiuto indiretto datomi dalla fata.
Grazie al fine udito del drago ero riuscito a carpire un segreto della Dragon Slayer di Fuoco.
Finalmente sapevo con certezza ciò che Alexis Dragneel provava per me.
Ho sofferto per sette anni Ever. Non sono così forte come sembra. Basterebbe un suo rifiuto per distruggermi definitivamente.
Quanto dolore aveva dovuto patire e superare la mia donna? Riflettei.
Mentre noi dormivamo inconsapevoli di ciò che accadeva nel mondo, lei aveva affrontato grandi difficoltà. Si era rialzata continuamente ed aveva superato con tenacia ostacoli durissimi.
La ragazzina sorridente e spensierata si era trasformata in una donna saggia e forte.
Lo ami?
Più di me stessa.
Quella consapevolezza mi fece sorridere.
<< Ancora sveglio? >>.
Alexis si chiuse la porta alle spalle, mentre mi voltavo nella sua direzione. Indossava a sua volta un accappatoio legato ben stretto, così da coprire quanta più pelle possibile.
I suoi occhi scuri si fissarono sulla mia figura, soffermandosi alcuni secondi di troppo sul mio petto lasciato scoperto dall'accappatoio che avevo allentato in precedenza. Poi li abbassò subito, facendomi scorgere una strana espressione sul suo volto.
<< Non ho sonno al momento >> inventai una scusa.
Non potevo rivelarle così a bruciapelo che la stavo aspettando per chiarire una volta per tutte la nostra disastrosa situazione.
<< Fried mi ha detto che Hikaru è crollato non appena si è disteso sul letto >>. Un sorriso materno le increspò le labbra. << E' bello vederlo così tranquillo e spensierato >>.
Il suo sguardo persisteva nel fissare il pavimento, evitando accuratamente di incrociare i miei occhi.
<< Ho sentito ciò che vi siete dette tu ed Ever >> confessai.
Non era esattamente il modo migliore per cominciare una conversazione, ma le parole erano uscite dalla mia bocca senza che riuscissi a fermarle.
Alexis sussultò, alzando finalmente lo sguardo su di me. I suoi occhi non mi mostravano rabbia o indignazione per aver origliato i loro discorsi, bensì un inspiegabile e profondo terrore.
<< N-Non... non è... possibile... >>.
Era la prima volta che la vedevo tremare di paura, e la scena mi scioccò.
Come aveva fatto a nascondere per tutto questo tempo il suo dolore e le sue preoccupazioni?
Adesso il muro che si era costruita attorno era crollato mattone dopo mattone, lasciando dinanzi a me una donna distrutta e vulnerabile.
Non potevo più trattenermi.
In una frazione di secondo la presi per le braccia e la stesi sul letto matrimoniale, bloccandola sotto di me.
Non le avrei permesso di scappare e di reprimere ulteriormente le sue emozioni.
Io stesso non avrei mai più permesso all'orgoglio di sopraffare i miei sentimenti.
<< L-Luxus >>.
Il mio nome pronunciato con timore dalle sue labbra mi fece perdere l'ultimo barlume di ragione che possedevo.
Mi abbassai sul suo volto e la baciai.
Finalmente potevo assaggiare di nuovo quelle labbra peccaminose, riscoprendo la dolcezza del suo sapore divino. Delineai il profilo della sua bocca con la punta della lingua, prima di farmi spazio al suo interno con gentil prepotenza.
Alexis non mostrò alcuna resistenza al mio ardente attacco, al contrario ricambiò egualmente il mio bacio.
Le sue braccia si avvolsero attorno al mio collo, attirandomi maggiormente contro di sé. Non potevo rifiutarle una simile richiesta, così mi stesi su di lei facendo combaciare i nostri corpi.
Quel contatto, anche se ostacolato dai nostri accappatoi, riportò comunque alla mia mente ogni singolo momento passato insieme: le nostre chiacchierate, le nostre risate, gli scherzi che ci facevamo da piccoli. Le lotte, le liti, e gli insulti che si scatenavano per un nonnulla.
Infine le nostre notti di passione ed amore.
Mi separai da lei solo di alcuni centimetri, percependo i nostri respiri affannati mischiarsi in quella brevissima distanza.
<< Chiudiamola qui Alexis >> mormorai.
La vidi sgranare gli occhi ed irrigidirsi come una statua.
<< Smettiamola di allontanarci e di far finta che tutto vada bene così. Ci stiamo solo facendo del male comportandoci come persone immature e stupide. Hikaru ne sta risentendo ed io non voglio dargli alcun dispiacere >> dissi.
Basta lasciarsi sopraffare dall'orgoglio.
<< Non sei solo la madre di mio figlio. Non sei solo una compagna di gilda >> affermai, fissandola dritto negli occhi << Sei la donna che ho amato, che amo, e che amerò per il resto della mia vita >>.
Il vecchio me stesso non avrebbe mai ammesso, nemmeno sotto tortura, una cosa simile. Ma ora ero cambiato e non mi sarei lasciato sfuggire questa nuova opportunità di essere felice ed amato.
<< Hai affrontato e sconfitto degli ostacoli insormontabili. Sei stata sola per tutto questo tempo, eppure ti sei sempre rialzata ed hai lottato per ciò in cui credevi. Hai combattuto e sei andata avanti con estrema tenacia per il nostro bambino >> continuai, scorgendo le lacrime annidarsi agli angoli dei suoi occhi << Adesso non sei più sola Alexis. Ora ci sono io al tuo fianco, e stai pur certa che non ti lascerò andare mai più. Te lo giuro >>.
<< Quando si fa una promessa, poi bisogna mantenerla >> singhiozzò << Potresti pentirtene >>.
Un vero sorriso si dipinse sul mio volto.
<< Pentirmi di amarti e stare con te per sempre? No. Non credo potrà mai succedere >>.
La speranza si fece largo nelle sue iridi lucide, ma riuscivo ancora a scorgere la paura e l'incertezza tra le altre emozioni.
<< Luxus... >>.
<< Ti amo Alexis Dragneel >> dichiarai, lasciandole un casto bacio sulla bocca.
Il suo corpo sussultò sotto il mio e la sentii trattenere il respiro dalla sorpresa.
<< Cosa? >> sussurrò.
<< Ti amo >> ripetei con sicurezza.
Un sorriso luminoso allargò le sue labbra.
<< Certo che mi hai fatto aspettare parecchio per sentire queste parole >> ridacchiò.
Ecco che riappariva la giovane Dragon Slayer dallo spirito forte ed indomabile.
Era questa la donna che amavo più di me stesso.
<< Ops >> risi con lei.
La sua mano si posò sulla mia guancia, lasciandomi una leggerissima quanto gentile carezza.
<< Ti amo anch'io Luxus Dreyar >> ammise.
***
Alexis' POV
Le nostre bocche si ritrovarono e lentamente le nostre lingue si riscoprirono, ma quel momento dolce e romantico fu presto sostituito dalla nostra comune passione.
Potevo sentire perfettamente il suo corpo muscoloso sopra al mio. Il suo peso non eccessivo grazie ai gomiti che lo sorreggevano, il suo profumo temporalesco che sapeva scatenarmi mille emozioni.
I miei sensi si stavano risvegliando rapidamente dopo tutti quegli anni di 'riposo' forzato.
Un sospiro lasciò le mie labbra quando Luxus si spostò sul mio collo, stuzzicandomi con i denti e la lingua.
La sua mano s'insinuò tra i nostri corpi, sciogliendo facilmente il nodo della cintura del mio indumento. I lembi dell'accappatoio ricaddero sul materasso, mostrando il mio corpo nudo e fremente d'aspettative.
Il biondo si scostò lievemente, osservandomi con sguardo bramoso.
<< Sei bellissima >> ammise.
Non riuscii ad evitare alle mie guance di colorarsi. Era così strano sentire quelle parole dolci ed amorevoli pronunciate proprio da quell'uomo altero e fiero.
Nei nostri incontri non si era mai lasciato sfuggire effusioni romantiche, ma solo gesti che mostravano il suo intenso desiderio.
Mordendomi le labbra portai le mani alla sua cintura, liberandolo di quell'accappatoio ormai inutile e decisamente di troppo.
Il suo corpo nudo illuminato dalla luna mi lasciò senza fiato. Nemmeno i miei precisi e dettagliati ricordi potevano rendergli giustizia.
<< Sembri un Dio >> mi lasciai scappare.
Luxus non riuscì a trattenere una risata divertita, prima che mi sfilasse completamente l'indumento e lo lasciasse cadere sul pavimento.
<< Allora permettimi di condurti con me in Paradiso >> ghignò con malizia.
Ricambiai con un sorriso malandrino, cogliendolo di sorpresa e riuscendo in questo modo a ribaltare le posizioni.
<< Non così in fretta >> mormorai contro il suo orecchio.
Sentii i suoi muscoli irrigidirsi a causa dei brividi di desiderio, poi le sue grandi e calde mani si serrarono sui miei fianchi.
<< Non farmi attendere troppo, almeno non stanotte >>.
Mi sorpresi per il suo tono basso, roco, ed implorante.
Era la prima volta che il biondo mi supplicava. Ed anche lui ne era consapevole.
Incrociai i suoi occhi grigi, leggendovi una silenziosa e profonda richiesta.
<< Ti voglio Alexis >> mormorò.
Come potevo rifiutare una così improvvisa ed impensabile supplica del mio uomo? Non sarebbe mai accaduta una cosa simile una seconda volta.
Feci leva sulle mie gambe per poi afferrare il suo sesso duro e turgido, posizionandolo proprio contro il mio centro pulsante. Mi abbassai lentamente, abituandomi pian piano alle sue notevoli dimensioni.
Quando lo accolsi completamente in me, presi un profondo respiro per riabituarmi a quelle piacevoli sensazioni.
Luxus strinse una mano sul mio fianco, facendo risalire nel contempo l'altra dal mio ventre al mio petto. Strinse un seno con gentilezza, facendomi sospirare e muovere il bacino contro il suo.
Il gesto gli fece stringere i denti dal piacere, mentre portavo le mie mani sopra il suo stomaco. Usandolo come sostegno iniziai a muovermi sopra di lui, lasciandolo scivolare dentro e fuori il mio corpo con regolarità.
Era così bello e così intenso poter sentire il suo membro scivolare tra le mie pareti, risvegliando in noi sensazioni e desideri primordiali.
<< Ale >>.
Le sue dita affondarono nella carne dei miei fianchi mentre iniziava a spingere il bacino verso di me, penetrandomi con colpi forti e rapidi.
<< Luxus! >>.
Il piacere divampava come un incendio, bruciando ogni mia singola cellula. I muscoli ed i nervi tesi all'inverosimile, i sensi pronti a rovesciarmi addosso mille emozioni.
Gridai il nome del biondo quando l'orgasmo mi travolse, facendomi graffiare il suo petto per l'intensità di quel momento.
Luxus s'irrigidì sotto di me, ringhiando nel raggiungere l'apice poco dopo e liberando il suo seme nel mio corpo.
Mi stesi sul mio uomo, poggiando la testa proprio dove il suo cuore batteva ad un ritmo forsennato. I nostri respiri affannati erano l'unico suono ad interrompere il silenzio di quella magica notte.
Luxus mi avvolse la vita con un braccio, mentre con l'altro mi carezzava i lunghi capelli rosa. Era così rilassante ed ero così stremata da potermi addormentare in un istante.
Ma il Dio del Tuono sembrava avere tutt'altri piani.
Mi ritrovai supina sul letto, dominata ancora una volta da quell'uomo forte e virile. I nostri corpi erano ancora intrecciati e sudati, e quando il biondo iniziò a muovere il bacino non riuscii ad impedirmi d'inarcare la schiena.
La mia intimità sensibile si strinse attorno al suo sesso che pian piano si stava inturgidendo di nuovo.
Stavolta l'amplesso fu più rapido, ma ugualmente potente ed intenso.
<< Dammi tregua ti prego >> sospirai ansante.
La sua risata mi fece sorridere, mentre le mie dita affondavano tra i suoi capelli biondi. La sua testa era poggiata sul mio seno ed il suo corpo era completamente adagiato sul mio, ma non mi pesava affatto al contrario mi sentivo felice, protetta, ed amata sotto la sua figura muscolosa.
Alcuni minuti dopo Luxus separò i nostri corpi lentamente, attento a non farmi male, stendendosi successivamente accanto a me. Mi girai sul fianco e poggiai il viso contro il suo petto, sentendo il suo braccio avvolgermi la vita per stringermi maggiormente contro di sé.
Sette anni prima non eravamo soliti coccolarci dopo aver fatto sesso, semplicemente ci addormentavamo in silenzio ed i nostri corpi a malapena si sfioravano.
Invece ora era tutto diverso grazie all'amore che ci eravamo confessati.
Però Luxus era stranamente silenzioso, come se stesse pensando a qualcosa.
Alzai il viso per poterlo guardare meglio, notando una nuova ed insolita determinazione nei suoi luminosi occhi grigi.
<< Cosa stai architettando? >> domandai curiosa.
Lo conoscevo abbastanza bene da sapere che quell'espressione era l'anticipazione a qualcosa d'inaspettato e fuori dal comune.
Il biondo fece incrociare i nostri sguardi, sogghignando.
<< Facciamo una pazzia >> proferì.
Il suo tono sicuro ma misterioso mi mise in guardia.
Conoscendo il mio uomo potevo aspettarmi di tutto da lui.
<< Ho quasi paura a chiederti cos'hai in mente >> ammisi con finta preoccupazione.
Un sorriso malandrino si disegnò sulle sue labbra, ma non potei indagare oltre perché la mia curiosità venne messa a tacere dal bacio passionale in cui mi coinvolse subito dopo.
Ne erosicura, dovevo prepararmi al peggio.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top