25, parte 2
'' Sei entrato nel mio mondo e non ti lascio andare, perché trasformi in bene tutto ciò che c'è di male."
Matthew aprì la bocca automaticamente, quasi stesse per controbattere, poi la richiuse. Il suo sguardo era desolato.
"So che può sembrare strano ma-"
"Strano? No, ma che dici! Perché mai dovrebbe essere strano? Infondo è soltanto la ragazza che hai baciato mentre eri ancora fidanzato con me, fra parentesi il giorno del tuo compleanno mentre io ero troppo impegnata a prepararti una festa a sorpresa abbastanza bella per essere degna di essere chiamata così. Però no, sarebbe strano che potesse sembrarmi alquanto sospetto il fatto che tu non abbia esitato neanche un secondo prima di assumerla."
Le segretarie dietro ai banconi sparsi per il corridoio ci stavano fissando. Mi ricomposi sospirando e passandomi una mano tra i capelli.
"Vieni con me." Il tono di Matt era basso e assomigliava più a quello del mio capo, il suo sguardo lasciava trapelare un tono ammonitore. Anche lui doveva essersi accorto degli sguardi indagatori e poco discreti. Lo seguii, non perché temessi che potesse licenziare me altrettanto facilmente, ma perché mi sentivo in imbarazzo fissata da tutte quelle barbie pettegole. Infondo Ken era già stato preso...
"Che c'è? Ora hai intenzione di dirmi che le hai anche affittato il mio appartamento?" Affermai cinica quando finalmente avevamo raggiunto le scale.
Si voltò non appena raggiunse il pianerottolo rettangolare che separava una rampa dall'altra.
"Mi fai parlare?" chiese con sguardo dolce, ma un tono serio.
Non risposi, il mio cuore aveva iniziato a battere ad un ritmo più incalzante e mi maledicevo ogni battito di più, perché quel palpitare frenetico mi dava l'idea che, da un momento all'altro, la mia cassa toracica potesse rompersi. Un suo sguardo mi mandava in palla. -Non. È. Possibile.-
"Emily resterà qui, per ora a tempo indeterminato, e spero che tu riesca a capire che per me è solo una collega e non potrà mai essere come te. Non c'è alcun bisogno che ti metta in competizione con lei o che ti ingelosisca quando la chiamo Em o quando lei mi chiama Matty. È storia passata, io ed Emily siamo storia passata."
Non lo lasciai proseguire. "Non ci vuole tanto ad ingelosirsi, sai com'è, vi ho visti baciarvi. E poi comunque non mi sembra che abbia molta importanza la mia opinione per te, dal momento che nonostante tu sappia come mi sento in sua presenza abbia lo stesso deciso di assumerla a tempo indeterminato." Gli feci il verso e me ne pentii all'istante.
-Ma quanto sei infantile??- Ovviamente non poteva tardare la mia vocina malefica.
"Ti devo delle scuse Andy, lo so che quello che hai visto ti ha confusa, ma devi credermi. Davvero. Lei non m'interessa."
"Già, proprio come non ti sono interessate tutte le altre barbie che ti sei portato a letto, eppure lo hai fatto lo stesso."
"Io ed Emily siamo stati una coppia, ma è acqua passata e non nutro più alcun interesse per lei. Da quando ho conosciuto te tutto l'interesse e le attenzioni che rivolgevo alle altre donne, anche solo fisici, si sono volatilizzati. Non provo nulla per lei Andrea, devi credermi."
Rimasi in silenzio, ripensando alla notte trascorsa con Alex. Forse non avrei dovuto fare così tanto la gelosa...
"Hai detto una cosa prima, spero che non fosse intenzionale, ma vorrei chiedertelo comunque e togliermi il dubbio." Proseguì Matt.
"Ti ascolto." Continuai con tono scocciato, ma più dolce di quello che avevo usato in precedenza.
"Prima hai detto quando ero fidanzato con te. Hai usato il passato, ero."
Alzai il sopracciglio e lo interrogai con gli occhi.
"È stato casuale, vero? Non era inteso 'ero il tuo fidanzato, non lo sono più.' "
Rimasi in silenzio qualche secondo. Stavo pensando a come avrei potuto spiegargli che infondo anche io avevo fatto una cosa sbagliata e che, sebbene non fosse sicuramente un errore da ripetere, avrei potuto chiudere un occhio, senza passare dalla parte dell'ipocrita o della falsa magnanima. -Il mio comportamento è stato più del suo sgarrare. È vero, l'ho fatto d'impulso e come reazione al suo gesto e alla mia delusione, ma non so come fare a dirglielo.-
"Vero?" Matthew mi guardava fisso negli occhi. Sembrava che avesse paura. Il suo verde smeraldo era ora tinto da sfumature più scure. Avrei potuto passare delle ore ad osservare quegli occhi.
"Vero." Risposi poi con un breve sospiro.
"Ah, Dio grazie." Disse sparandomi un sorriso smagliante. Mi abbracciò, facendomi roteare, così spostandomi dagli scalini al pianerottolo dove si trovava lui, mantenendomi tra le braccia e avvolgendomi stretta. Abbassò poi la testa per baciarmi, ma gli posai il pollice sulle labbra, guardandolo negli occhi. Mi sentivo troppo in colpa.
"C'è una cosa che devi sapere."
"Che cosa?" Chiese, il suo tono era sereno, rallegrato.
"Ecco...-" in quel momento si aprì la porta a spinta e Mike apparve.
"Ah, ecco dove eravate finiti! Vedo che avete fatto pace..?" Sorrise facendo l'occhiolino a Matthew.
"Beh, in ogni caso, te la rubo per qualche ora."
Forzai un sorriso.
"A dopo" disse Matthew dandomi un lieve bacio sulla guancia.
Sorrisi, tentando di mantenere nascosta la disperazione e la miseria che provavo in quell'istante. Avrei dovuto essere più magnanima nei suoi confronti. -Se giudicherà me come io ho giudicato lui allora... allora sarà meglio che mi trasferisca in Asia.-
"Beh? Mi dici che è successo?" Chiese Mike allegro quando entrammo nel nostro ufficio.
"Abbiamo fatto pace."
Si fermò un istante e mi guardò negli occhi, la sua espressione lasciava trapelare una nota di preoccupazione.
"Tutto ok?"
"Sì, certo..." forzai un sorriso, non ero mai stata brava a mentire riguardo ai miei sentimenti.
"Dal tuo tono della voce direi che vi siete appena lasciati..."
"Lo so, è che ho combinato un casino." Dissi di fretta. Mi passai una mano tra i capelli, nervosa.
"Magari posso aiutarti?" Chiese Mike
"Quando ho visto Matt baciare Emily me ne sono andata."
"Si beh, me ne sono accorto."
"Ho comperato una bottiglia di Vodka... o era birra? Beh, in ogni caso non reggo l'alcol..."
"Ok, inizio a preoccuparmi."
"Mi sono avviata verso il mio appartamento ma quando sono salita ho trovato Alex. Abbiamo iniziato a bere e..."
"E???" Chiese allarmato Michael.
"Eh..." sospirai abbassando lo sguardo.
"No no no no no!! Dimmi che non l'hai fatto ti prego!! Dimmi che non hai passato la notte con lui! Andy!!!" Urlò sussurrando per evitare di essere sentito.
"Si." Il mio sguardo era fisso a terra.
"Cazzo."
"E mi sono anche arrabbiata con lui per il bacio, ho paura Mike. Quando sei entrato stavo per raccontargli tutto. Ho paura di cosa possa dirmi, ho paura che pensi che sono una stronza e che non merito la sua attenzione, ho paura che pensi che non m'importi di lui..."
Mike aveva uno sguardo estremamente preoccupato, se qualcuno mi avesse detto che stavamo girando la scena di un film probabilmente ci avrei creduto.
"Non ho idea di cosa consigliarti. Ti sconsiglierei di parlargliene, ma sono il primo a dire che una relazione fondata sulle bugie non ha futuro. Se fossi nella sua posizione vorrei saperlo, ma conoscendolo non so se sia pronto a perdonare una cosa così."
"Devo parlargliene."
"Principessa?" Matthew bussò alla porta, sorridente.
"Hey." Dissi distogliendo lo sguardo dal computer.
"Posso farmi perdonare con una cena?" Chiese dolcemente avvicinandosi alla mia scrivania.
"Certo" affermai tentando di suonare convincente e allegra.
"Perfetto, allora ti passo a prendere alle 20:00."
Sorrisi. Il bello doveva ancora arrivare....
-preparati principessa, che qui c'è da combattere-
Ma da dove aveva preso tutto quel cinismo la mia vocina???
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Buona seraaaa!
Spero che perdonerete la mia assenza!! ❤ vi piace questo nuovo capitolo?
Come reagirà Matt secondo voi?
Buona lettura ;)
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