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La mia umana sta passando un brutto periodo, dopo il fatto con quel ragazzo i genitori la disprezzano e la ignorano...e sono arrabbiati per colpa mia...perché sono qui...
Ogni giorno vedo Sonia aggiungere qualcosa a una grande borsa, la sta riempiendo rapidamente, non si arrabbia con me quando ci dormo dentro...è morbido, ci sono tanti vestiti e delle buste, credo che siano cose da mangiare, ma sono bravo e non le apro.
Ormai la borsa è piena piena e la sta chiudendo... «Tao, vieni, ce ne andiamo» ce ne andiamo!? Dove? Come? La vedo posare il borsone sulla finestra...mi sa che ce ne andiamo di lì, prendo tra i denti il mio giocattolo preferito, un topolino di gomma, e la seguo...è alto e per scendere la mia umana deve tenersi a un tubo scuro...fuori fa freddo, brrr...
Ora dove andiamo? Sonia sembra saperlo bene e io la seguo...però ho freddo...e inizia a piovere...per fortuna mi prende in braccio e mi mette nel suo cappotto...sono tutto bagnato!
Dopo abbastanza ci troviamo davanti a una porta e la mia umana bussa, apre una bambina biondissima«Sonia!che ci fai qui!?»ha un gran sorriso, mi sta simpatica, la mia umana le risponde gentile «ciao Mery, Annabel e la mamma hanno detto che mi ospitate per un po» entriamo in casa e esco dal giubbotto, mi arriva subito alle orecchie la voce della bambina «gattino!» Sonia ride «lui è Tao...» vedo una ragazza con i capelli rossi antrare, assomiglia tanto alla bambina e sorride come lei«ciao Sonia, ce l'hai fatta a lasciare quella gabbia di matti... come hai fatto a far passare inosservata la borsa e il gatto?» la mia umana fa un piccolo sorriso e dice una sola parola che spiega tutto «finestra».
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