XV: "So wake me up when it's all over"

Pov. Adrien
Quando la mattina del martedì 16 Ottobre mi alzai mi resi conto di essere ammalato.
A GENIUSSSS
Sai che non mi eri mancata?
Neanche tu se è per questo. Antipatico.

Ci sarai.

Ehm ehm... Dicevo...

Avevo la febbre alta e l'influenza, quindi, ovviamente, non andai a scuola. Mio padre era in viaggio per lavoro e Natalie stette tutto il giorno del suo uffucio a sbrigare delle faccende per Gabriel.

Avevo urgentemente bisogno di parlare con Vittoria, ma nelle ore del mattino lei sarebbe andata a scuola, quindi non potevo andarla a trovare.

Passai tutta la mattina a controllare l'orologio e all'ora di pranzo non riuscii a mangiare niente.

Quando finalmente fu l'ora di uscita da scuola, mi trasformai in Chat Noir e, aiutato dal mio bastone, atterrai sul balcone della stanza da letto di Vittoria. Purtroppo non la trovai né nella sua stanza né in casa.
Decisi di fare un giretto per la città, prendere un po' d'aria fresca non mi faceva male.
Senza volerlo mi ritrovai sulla terrazza di Marinette. Aprii la finestra sul tetto e vidi Vittoria, Alya e Marinette che parlavano.
Non volevo disturbarle e non potevo parlare con Vittoria, quindi mi limitati a salutarle e a restare fuori.
Bravo bravo origiglia pure le loro conversazioni.
Non puoi stare un po' zitta?
Sto solo commentando... In più ho il diritto di parlare, soprattutto se dico la verità😏
Uffff...
Ascoltai un po', ma non sentivo molto... A un certo punto Vittoria disse "MIPIACEKIM".
Dovetti allontanarmi velocemente dal balcone per non farmi sentire.
Scoppiai a ridere.
Kim??? Cosa ci trova in lui?!?!?
....
Nei giorni seguenti l'influenza aumentò e dovetti rinunciare al desiderio di incontrare Vittoria: avrei parlato con lei una volta tornato a scuola.

Finalmente venerdì potei svegliarmi e andare a scuola. Come ogni mattina la mia guardia del corpo mi accompagnò in macchina e, appena ne scesi vidi Nino venirmi in contro sorridente.
"Ehi amico! Ma che fine avevi fatto?" disse abbracciandolo.
"Influenza" risposi ridacchiando.
Ci avvicinammo al posto dove eravamo soliti a sederci e vidi Mary e Alya, che confabulavano a bassa voce. Dalle facce che avevano erano molto preoccupate. Non vidi Vitt e la cosa mi insospettì molto.

"Ciao ragazze, che succede?"

Marinette sobbalzò.

"Oh... C-ciao Adrien"

"Stai meglio, vedo" disse Alya.

"Sì... Ma, scusate, dov'è Vittoria?" chiesi.

"Speravo ce lo potessi dire tu..." rispose Mary preoccupata.

"Che cosa è successo???" insistei io.

"Vittoria... lei ci aveva detto che...."

"Le piace Kim"

"Come lo sai???"

"I-intuito"

"Allora... Il giorno dopo... Lei è andata con Sabrina non sappiamo dove... È tornata ed ha detto di stare male. È corsa a casa. Fin'oggi non s'è fatta sentire, non risponde ai messaggi e alle chiamate. Siamo molto preoccupate" spiegò Alya.

Ero davvero sconvolto... cosa le era potuto capitare?

"Se era con Sabrina, c'è di mezzo Chloè, su questo non ci piove" dissi io pensieroso.

"Già... Vorrei proprio sapere cos'ha combinato quella vipera!" disse Mary arrabbiata.

"Ora lo sapremo. Vado a dirgliene quattro a quella oca giuliva!" esclamai.

Mi avvicinai a grandi passi a l'altra parte della scalinata, dove Chloè rideva con Sabrina, leggendo un piccolo quaderno arancione e bianco.

Quando mi vide arrivare, la bionda sorrise.

"Oh Adrienuccio! Vedo che ti sei venuto a scusare... per quello che hai fatto dal tuo compleanno..." si avvicinò con uno sguardo malizioso.

Io la spinsi via, facendole sgranare gli occhi.

"Che cosa hai fatto a Vittoria?!" le dissi deciso.

"Le ho dato quello che merita, a quella maleducata!" rispose con una smorfia.

"'quella maleducata' è mia cugina! È COME SE FOSSE MIA SORELLA! Dimmi subito cosa le hai fatto, o te ne pentirai Burgeois!" le urlai.

"Non c'è bisogno che ti arrabbi tanto..." disse avvicinandosi nuovamente "Lei non è importante come il nostro... rapporto"

"LEI NON È IMPORTANTE? NON È IMPORTANTE!?!?!?!? MA TI SENTI CHLOÈ?! NON ABBIAMO NESSUN... RAPPORTO È CHIARO?! MI FAI RIBREZZO. ORA DIMMI COS'HAI FATTO!"

"Uff... che pesante che sei tesoruccio! Le ho solo fatto capire chi comanda qui, ecco tutto. Le ho fatto vedere che quell'idiota Kim non l'amerà mai e che in realtà è pazzo di me!"

"Sei una Strega! Non provare ad avvicinarti più a me! E DAMMI IL DIARIO DI VITTORIA!" gridai, vedendo che Sabrina lo nascondeva.

Lei lo tirò a terra, come se fosse uno straccio sporco.

"Tienilo pure, a me non serve più. E sì... Vai a salvare pure la tua amata cuginetta! Tanto quello che merita lo ha avuto"

Raccolsi il diario e la guardai infuriato.

"Tranquillo tesoruccio... Prima o poi ti renderai conto di quanto io sia fantastica e mi implorerai di stare con te... di baciarti..."

"Vai a quel paese, Boureois"

Mi girai e mi allontanai, ma la seniti sussurrare: "Prima o poi sarai mio, Adrienuccio"

"Continua a sognare, brutta vipera"

"Sei stato grande amico!" disse Nino appena tornai da loro.

"Avete sentito tutto?"

"Ogni cosa!" esclamarono Mary e Alya all'unisono, uscendo dal cespuglio dietro a Chloè.

"Siete grandi, ragazze!"

"Dopo tutto quello che ha fatto Chloè... mi viene voglia di darle un bel calico in..."

*DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN*

La campanella suonò e fummo costretti ad entrare in classe.

Pov. Marinette

Non potevo davvero credere quello che aveva fatto Chloè! Era disposta a prendere in giro il povero Kim, far soffrire Vittoria, solo per "vendetta".

Nonostante non la sopportassi già da molto tempo, non potei far a meno di stupirmi e odiarla ancora di più.

"Dopo scuola, andiamo da Vittoria, ok?" chiesi ad Alya durante la lezione di matematica.

"Ci puoi scommettere!"

"Cesaire, Dupain-Cheng! Smettetela di parlare e state attente! Pensate di avere una sufficienza in maatematica in questo modo?"

"No, professoressa..."

"Secondo me dovrebbe mettere loro una nota! O mandarle dal preside!" disse una voce squillante alle nostre spalle.

"Cara signorina Bourgeois, credo che oggi una nota se la prende lei"
"C-COSA?! E PERCHÉ?!"
"Ha recuperato tutto quello che non aveva fatto durante la sua assenza?"
"O-ovvio che s-si! Non deluderei mai una ehm... Professoressa... *coff* meravigliosa come lei.." rispose Chloè in preda al panico.
La professoressa la guardò acciagliata, non credendole fino in fondo.
"Mi dia il suo quaderno, voglio controllare personalmente. Inoltre dovrà risolvere ciò che scriverò alla lavagna, per vedere se ha studiato"
Chloè sbuffò rumorosamente e chiese a Sabrina di darle il suo quaderno, ma la professoressa la bloccò e le prese il suo quaderno dal banco.
Lo sfoglió un po' e alzò lo sguardo che tenne fisso su Chloè.
"Mi sta prendendo in giro, per caso?"
"Non so di cosa parla, prof"
La professoressa iniziò a urlare, dicendo quanto fosse sfacciata e impreparata Chloè ed altre cose.
Le mise una nota e fece una segnalazione al preside.

La giornata passò velocemente e, appena l'ultima campanella fu suonata, io e Alya ci fiondammo a casa di Vittoria.
Bussammo al citofono e il cancello nero si aprì automaticamente.
Ci aprì la porta di casa un uomo che noi avevamo già visto: capelli castani come Vittoria, occhi grigi, sorriso perfetto e occhiali color ebano.
"Salve signor McLee" dissi sorridendo.
"Signorine!  Che sorpresa!  Entrate pure, sono felice che siate venute, mia moglie vi vuole parlare"
Non avevamo mai visto la madre di Vittoria, perché ogni volta che eravamo andati a casa sua, era fuori per compere, a lavoro, o con "Cassie"... Non ci avevano mai detto chi fosse.
Entrammo nella grande casa e, una volta in cucina, ai fornelli vidi una donna.
Mi vennero i brividi: io l'avevo già vista... Ma dove?
Cercai di fare mente locale e finalmente ricordai quella foto che avevo vista trasformata da Ladybug, come sfondo del computer di Adrien. Quella era sua madre.
Si girò e ci sorrise. Aveva gli stessi occhi di Adrien ed era identica alla donna in foto.
"S-signora McLee"
"Buon pomeriggio ragazze, voi dovete essere Alya e Marinette... Ho bisogno di parlare con voi, sono molto preoccupata... Ho appena fatto delle crepes salate, volete favorire?"
"Si grazie signora, sono davvero affamatissima" rispose Alya con l'acquolina in bocca.
"Sediamoci"
Ci accomodammo ad un tavolo di legno al centro della stanza.
"Cosa ci doveva dire, signora?"
"Chiamatemi Emily, per favore... Comunque, vi devo parlare di una cosa seria: si tratta di Vittoria... Sono tre giorni che non esce dalla sua stanza! Non vuole mangiare, non vuole ascoltarmi... È tornata  a casa in lacrime e non penso abbia smesso di piangere!" Alya teneva i pugni stretti sul tavolo per non arrabbiarsi, ma la sentii comunque borbottare 'mannaggia Chloè' e cose simili.
"Tranquilla signora... Ehm... Emily, ci parliamo noi con Vittoria, vero Alya?"
La mia amica annuì e ci dirigemmo in camera di Vitty.
Bussammo ma nessuno rispose, quindi aprimmo la porta.
La prima cosa che notammo fu il buio che riempiva la stanza, poi, avanzando a tentoni, vedemmo che era sul letto, sotto le coperte, sdraiata a pancia sotto con le cuffie nelle orecchie.
Alya aprì la finestra e la tapparella, mentre io feci spazio tra le cose sparse per terra.
Non appena la luce inondó la stanza, la ragazza emise un Mugolio e mise la testa sotto al cuscino. Fece altri versi di lamento e sbarró gli occhi.
Io pensavo di farla ragionare e consolarla, tranquillamente e con calma, ma Alya aveva pensato ben altro.
Le staccò le cuffie e gliele tolse, mentre la mora protestava, lei incrociò le braccia al petto e disse:
"Ti sembra normale?! VITTORIA MCLEE, mi hai fatto spaventare di una maniera incredibile,  hai fatto un enorme casino!"
Di risposta lei si ritirò la coperta con sopra alla testa, ancora sotto al cuscino.
"Lasciatemi morire da sola" farfugliò da sotto l'ammasso di stoffe.
"Oh ma dai! Spero che tu stia scherzando?! Tutto questo... Per un ragazzo?  Sul serio?!"
Vitt scoppiò a piangere e Alya sospirò rumorosamente.
"C'è solo una cosa da fare. A mali estremi estremi rimedi"
Temevo che avesse trascinato Vitty fuori dal letto o che le avrebbe buttato un secchio d'acqua in testa, ma invece uscì dalla camera a grandi passi e tornò circa 10 minuti dopo.
Non si era più rilassata, anzi.
"Cos'hai fatto?" le chiesi titubante.
"Sono andata a chiedere rinforzi" rispose lasciando entrare Adrien Agreste in tutto il suo splendore.
Il biondo si avvicinò a Vittoria, con una strana espressione.
"Dai, Vitty!  Alzati, ci siamo noi!"
Lei face di no con la testa e ricominciò a piangere.
"Ho un ultimo asso nella manica"  disse andando verso kl piano che aveva Vitt in camera.
Iniziò a suonare e mi meravigliai di quanto fosse bravo.
La canzone l'avevo sicuramente sentita da qualche parte, ma non conoscevo sicuramente le parole.  Dopo una breve introduzione, adrien, iniziò a cantare.
"Feel my way to the darkness,
Guided by a beating heart,
I can't tell when the journey will end,
But I know when it starts..."
Era straordinariamente bravo e mano mano Vittoria cominciò ad alzarsi, stropicciarsi gli occhi e asciugarsi le lacrime.
Quando arrivò il ritornello, lei si unì a suo cugino, in un'armonia da brividi.
"So wake me up when it's all over,
When I'm wiser and I'm older...
All This time I was finding myself,
And I didn't know I was lost.."
Lei aveva una voce straordinaria e alla fine quella canzone era riuscita a ritirarla su.
Abbracciò Adrien, Alya e me, ringraziandoci e dicendoci che ci voleva bene.
"Ok tesoro ... Dobbiamo parlare... Ma prima..." Alya la prese da un braccio e la portò nel suo bagno in camera.
Aprì l'acqua fredda della doccia , ce la buttò sotto e chiuse la porta.
"Ah! Noi ti aspettiamo di sotto!"
Gridò mentre ci trascinava giù in cucina.
"Quella ragazza non la capirò mai" commentai.
"Neanche io...  E pensa che è mia cugina!"
...
ANGOLO PAZZA 😂👑❤
Beneeeee
Sono ancora viva genteh😂😂
Eh sì... Posto alle 00:15 perché io può.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Se è così mettete una bella stellina e lasciate un commentino se vi va 😊😏
Se vi va... *nasconde le padelle*.
Ammetto che se fossi stata Adrien avrei preso Chloè a padellate😂😂😂👍❤
...
Comungue.  
Buona notte 🌃 💎👑
(seguite  denjbell  e @gaian15💕)
⬆Hanno delle storie meravigliose😍👑
Vi voglio bene 😛
Elizabeth👑❤





Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top