XIV: Nuove conoscenze e cuori infranti

-quella nella foto è Lila, ma immaginatela come Vittoria. Le caratteristiche fisiche sono uguali: A parte che per le lentiggini e che Vitty è un po' più bassina.-

Pov. Marinette
"M-marinette?"

Oh shit

Ma devi rompere le scatole proprio nei momenti traumatici????!

È proprio nei momenti traumatici che si ha bisogno di qualcuno traumatico che ti rompe le scatole.

Non ti ci mettere con le frasi Tumblr, perché ti picchio.

Che catteeva.

Posso continuare? Grazie.

"M-marinette?"

Rimase immobile. Nell'ombra del vicolo riuscivo a distinguere solo due grandi occhi verdi, allora mi avvicinai.

Che mi venga un colpo!

"Marinette???" Ripeté.

Io, per proteggere il mio segreto, mi girai.

"Qui non c'è Marinette, perché la stai chiamando?"

"N-non è vero! Tu sei Marinette!!!"

Sgranai gli occhi.

"Io..."

"Oddio!!! Oh mio Dio!!! Cioè tu sei Ladybug!!!!"

Se il suo tono di voce prima era impaurito, ora era del tutto euforico.

"No... Cioè, io.."

"Dai Marinette!!! Tu ho visto! Ti ho visto mentre ti trasformavi!!! Che bello!!!"

"Senti, Vittoria, non devi dirlo ASSOLUTAMENTE a nessuno, siamo intesi???"

Lei annuì sorridendo, era estremamente felice.

In quel momento un raggio quasi la colpì, ma io mi misi davanti a lei facendo girare il mio yo-yo, in modo da respingerlo.

Ne arrivarono altri, ed io non potevo più allontanarli tutti, proteggere Vitty e cercare di prendere l'Akuma.

Dove si è cacciato quel gatto!!!?

"My lady, sono qui!" Gridò una figura nera da dietro il cattivo.

Parli del diavolo...

Si avvicinò con un salto e combattemmo insieme, sotto gli occhi ammirati di Vittoria.

"Mio Dio!!! Ladybug e Chat Noir mi stanno salvando!"

Chat Noir, che non si era ancora accorto della presenza della mia amica, si girò.

"E... Lei?"

"Beh... Quella cosa della matematica mi inseguiva e Ladybug mi ha salvato!"

"Oh. Ok"

Usai il Lucky Charm e distrussi la calcolatrice. Purificai l'akuma e tutto tornò alla normalità.

Chat Noir, che aveva usato il Cataclisma prima di me, era piuttosto di fretta.

"Devo scappare! Ci vediamo My Lady! Alla prossima, Vittoria"

"Aspetta, come fai a sapere il mio nome???"

Ma, prima che potesse rispondere, era già sparito.

I miei orecchini suonarono.

"Ehm... Vitty... Io devo andare. Ricordati: NON DIRLO ASSOLUTAMENTE A NESSUNO, CHIARO?"

"Parola mia, non lo dirò neanche a un sasso!"

Se parli coi sassi allora sei strana forte 

"Ok"

E così tornai a casa.

************

La sveglia suonò alla solita ora e la spensi con un pugno: non avevo dormito quasi per niente.

"Buongiorno Mary"

"'Giorno Tikki"

Dopo la scoperta di Vittoria, Tikki era abbastanza nervosa: aveva passato tutta la notte a borbottare cose strane, tipo 'Non va bene per niente' o 'non doveva capitare'.

Io non la capivo, insomma, mi fidavo di Vittoria. Sapevo che non l'avrebbe mai detto a nessuno.

Mi vestii con una camicia Bianca, un maglioncino nero e dei jeans scuri. Mi infilai gli stivaletti neri e scesi in cucina.

I miei genitori non c'erano perchè stavano aprendo il negozio, quindi li raggiunsi.

"Buongiorno Tesoro" dissero all'unisono.

"Ciao mamma, ciao papa"

Mio padre aveva già il grembiule e mia mamma stava mettendo una croce rossa sul giorno di oggi sul calendario, come faceva di solito.

Martedì 16 ottobre.

Oh no

Me ne ero completamente dimenticata: dopo il compleanno di Adrien, Chloè era partita per un viaggio con il suo paparino in jet privato a Las Vegas. Il 16 Ottobre sarebbe tornata. Contemporaneamente sarebbe ritornata a scuola Sabrina, che, per motivi familiari si era saltata un mese di scuola.  

Vuol dire che oggi tornano Chloè e Sabrina. Poveri noi.

Presi una brioche dal bancone e uscii diretta a scuola.

Arrivai in tempo, anche in anticipo, e mi avvicinai a Vitt e Alya.

"Dov'è Adrien?" chiesi notando l'assenza del biondo.

"Sta male. Febbre e raffreddore. Sembra che giri un virus" rispose Vittoria.

"oh"

Notai che aveva I lunghi e lisci capelli legati in una coda alta; indossava una tuta azzurra e un paio di scarpe da ginnastica. Da quando la avevo conosciuta, aveva sempre indossato vestiti più "eleganti", come gonne, vestiti, tipche cose comprate nei negozi parigini.

"Ehm... Vit? Perchè questo cambio di look?"

"Oh. I vestiti? Ah! Giusto! Beh... Durante il trasloco, sai... La mia scatola di vestiti si era "persa", quindi ho dovuto comprare qui I miei vestiti... Ora però è arrivata!" esclamò tutta felice.

"Beh, non ha migliorato molto le cose" disse una voce stridula alle nostre spalle.

"Chiudi quella fogna, Chloè!" ringhiò Alya.

"Ma come siamo sgarbate!" urlò lei di Rimando.

"Senti chi parla di garbatezza" dissi io.

Lei sbuffò e si allontanò segiuta a ruota da Sabrina.

"Ciao Sabrina"

Lei mi rispose con un cenno del capo.

"Chi era quella?" chiese Vittoria leggermente nauseata dall'eccesso di profumo di Chloè (a cui noi eravamo abituate).

"Chloè Bourgeois " rispose Alya come se si trattasse di un insetto vomitevole "la più stupida, viziata, antipatica, lagnosa, insopportabile persona della Terra. Niente meno che la figlia del sindaco"

"Wow"

"Ti consiglierei di starle alla larga, hai visto come tratta le sue 'amiche'" dissi io indicando Sabrina.

"Già... Credimi Mary: non ci tengo neanche per sogno a fare amicizia con quella là"

La campanella suonò ed entrammo in classe. Quando furono tutti seduti, compresa la Prof. Bustier, Chloè disse:

"Mi scusi professoressa, ma non ho potuto fare nessun compito, mentre ero in viaggio: avevo tutti I libri qui! Mi disipiace tanto!!!"

E scoppiò in un pianto estremamente finto.

 "Ok, ok... Cerca di rimetterti in sesto con il programma, oppure avrai una nota sul registro"

"UNA NOTA???!" urlò alzandosi in piedi e sbattendo I pugni sul banco, facendo sobbalzare Sabrina "LO SA CHI È MIO PADRE?!"

"Certo. Andrè Bourgeois."

"Beh, si da il caso che sia IL SINADCO"

"Mia cara signorina, questo non ti esonera certo dai tuoi doveri di studentessa! Dovrà chiedere ai suoi compagni le regole nuove. Dovrà avere tutto in regola entro una settimana"

"UNA SETTIMANA!?!!?!?!?!?!? NON CE LA FARÒ MAI!"

"Allora è meglio se inizia fin da subito! Chi si incarica di aggiornare Chloè?"

La classe era silenziosissima.

"Io" disse improvvisamente Vittoria.

"Ma sei matta?" le sussurrai io girandomi.

Lei liquidò la mia domanda.

"Non voglio aiuto da te "

"Allora beccati una nota, brutta figlia di papà" rispose Vitty.

 "TU COME TI PERMETTI!!!! PROOOOOOF! L'HA SENTITA!?!?!?!?!?!?"

"La signorina McLee ha ragione. Non è stata educata. Ora dovrà trovare  un'altro modo per non prendere una nota. Si arrangi, e se vengo a sapere che ha fatto fare  I suoi compiti da Sabrina  bisognerà prendere provvedimenti seri: una sospensione di una o più settimane andrà bene"

"MA COSA!?!?!?!?!?!??"

"L'ultima parola è la mia, Bourgeois. Ora si sieda, prima che chiami il preside"

Lei sbuffò ancora più forte di prima e si sedette borbottando.

*

Quando la campanella suonò, tutta la classe uscì velocemente. Io e Alya prendemmo le nostre merende e ci sedemmo su una panchina. Vitt era sparita. Ci chiedemmo dove fosse: magari stava parlando di nuovo con la professoressa Bustier.

Pov. Vittoria  

 Stavo uscendo dall'aula, quando sentii qualcuno tirarmi il braccio. Mi voltai e vidi la Bourgeois fissarmi con un ghigno.

"Allora" iniziò "si può sapere chi ti credi di essere?"

"Vittoria McLee, perchè?" chiesi ingenuamente.

"Non fare la finta tonta con me, non sono stupida"

"Ah sì? Pensavo il contrario"

Tra di noi c'era così tanta tensione che temevo che le lampade fossero esplose da un momento all'altro.

"Ti credi importante, eh? La nuova arrivata!"
"Se qui c'è qualcuno che si crede importante, quella sei tu" risposi.

"Pensi di venire qui è di poter fare quello che ti pare,  non è così? Beh si da il caso che mio padre..."
"Si, si, lo so. È il sindaco, ma a me, credimi, non me ne può importare di meno. In più,  sono libera di fare quello che mi pare e piace, sempre che rispetti le regole.  Rispettare le regole non vuol dire far fare a Sabrina tutti i tuoi compiti. Poi ci credo che non hai amici"
"Oh, guarda!  Un'altra paladina della giustizia! Immagino che tu sia amica di quelle due"
"Quelle due sono mie amiche. Sono due ragazze meravigliose.  Non come te!"
Chloè aprì e chiuse più volte la bocca, ma senza dire niente.  Dopo qualche minuto se ne uscì con:
"Tanto è inutile che ci provi!  Adrien è mio."
Scoppiai inevitabilmente a ridere.
"Tutti con questa storia???  Siamo cugini, razza di babbuino preistorico"
"COME OSI?!"
"Sai che ti dico, Bourgeois? Mi fai ribrezzo. Ogni minuto di più. Sei solo una viziata, antipatica, stupida, figlia di papà, egocentrica ed egoista. Ti auguro tante cose brutte. Addio"
E così mi girai.
Mentre camminavo, lei mi urlò Dietro:
"Come ti permetti?!?!?!?!"
Di rimando, le feci un gesto con la mano che mia madre non avrebbe sicuramente accettato.

Pov. Chloè
Poco dopo, all'uscita...
"Che insolente!" gridai a Sabrina mentre tornavamo a casa mia.
"Già" rispose lei sistemandosi gli occhiali.
"Dobbiamo fargliela pagare"
"C-cosa?"
"Dobbiamo dare una lezione a quella maleducata"
"Uh... Va bene..."
"Allora... Bisogna scoprire qual'è il suo punto debole... Magari..."
"Seguendola"
"Nah... Troppo noioso. Ci serve qualcosa di più personale"
"il diario segreto!" gridammo all'unisono.
L'autista quasi sbandò.
"Stai più attento!!!  O dovrò chiedere a papino di licenziarti!!!!"
"Mi scusi signorina Bourgeois"
"Come dicevo... Ah sì!  Tu, Sabrina, glielo sfilerai dallo zaino, mentre è distratta. Poi lo porterai a me e... Ci penserò io"
"Perfetto..."

Pov. Marinette
Dopo la fine della scuola, Vittoria e Alya, vennero a pranzare a casa mia, per poi restare a studiare il pomeriggio.
Dopo aver fatto tutti i compiti ci mettemmo a parlare un po'.
"In Canada giocavo a hockey, sapete. Lo adoro.  Sono anche molto brava... In più mi piace la musica, soprattutto quella da discoteca.  Adoro il dj Avicii"
"Che bello!"  esclamò Alya " ho sempre voluto provare l' hockey!"
"È davvero un bel gioco, soprattutto quello sul ghiaccio"
"Io non sono tanto... Portata per lo sport. Sono troppo maldestra" dissi io ridendo incerta.
"O forse perché fai sport con qualcuno che ti fa essere maldestra"  rispose Vittoria con un sorrisetto malizioso.
Le tirai un cuscino in faccia e così iniziò una movimentata lotta di cuscini.
Dopo un po' ci buttammo sul letto, sfinite.
"Tu cosa vuoi fare da grande?" chiesi a Vitt.
"Io... Io vorrei giocare a Hockey, magari formare una squadra. Vorrei soprattutto integrare le ragazze nelle squadre. Sono più abili e sveglie dei maschi, quindi in porta sono più brave. Vorrei che ci fossero squadre miste o femminili al livello nazionale. Poi nel tempo libero... Bè, creare musica,  come Avicii. Tu?"
"Io vorrei essere una stilista, disegnare capi d'abbigliamento e magari lavorare con famosi tipo Gabriel Agreste..."
"Lavorare con Gabriel, o stare con mio cugino?"
Alya scoppiò a ridere, mentre cercavo di stare seria. Purtroppo dopo poco risi anch'io, contagiando Vitty.
"Tu, Alya?"
"Io vorrei diventare giornalista... Non è importante come i vostri, ma..."
"Cosa dici!" urlò Vittoria "È un lavoro bellissimo. In più una cosa è importante solo se per noi lo è. Se il tuo sogno è di fare lo spazzacamini... Perfetto!  Per te sarà importante"
"Che frase significativa" disse una voce alle nostre spalle.
"Chat Noir!!!"  urlò Alya.
"Hey Chat..." disse Vittoria con tono soave.
"Ehm... Ciao"
"Cosa fai qui?" chiesi.
"Oh... Niente... Sai com'è: gironzolavo qui e. .."
"Oh bene"
"Cosa c'è principessa, parlavano di cose segrete? Comunque me ne stavo andando..."
Così balzò via.
"Non riuscirò mai a capire quel gatto"
"Già" disse Alya, comprensiva.
"Per me è molto attraente"
Io e Alya ci girammo di scatto, sconcertante, ma lei rise.
"Scherzavo"
Sospirammo.
"Ora, a parte gli scherzi... C'è qualcuno che ti piace?"  domandò Alya.
"Ehm.. Ecco... MIPIACEKIM"
"Cosa????"
Era diventata tua rossa.
"Ti piace Kim???"
Lei annuì.
"ooooh che dolci" esclamò Alya abbracciandola.
'"Sono fortunata ad avere delle amiche fantastiche come voi!!!"

Pov. Chloè
Il giorno dopo
"Dai Sabrina! Dammelo!!!"
Era riuscita a prendere il diario di Vittoria, il piano andava a Meraviglia.
"Aprilo, aprilo, Chloè!"
Aprii il diario in una pagina delle prime e vidi tre parole scritte in caratteri corsivi:
I love Kim.

Pov. Vittoria
Durante la ricreazione del giorno dopo la mia litigata con Chloè, Sabrina mi venne incontro correndo.
"Vieni con me, presto! Veloce!!!"
Esitai, ma lei mi prese la mano.
Corremmo fino alle aule, dove lei rallentò.
Passammo davanti ad un aula socchiusa, dove c'erano delle persone,  o meglio, due persone.
"Chissà chi c'è... Vediamo, dai" mi sussurrò Sabrina.
Mi chiesi perché si fosse fermata, se era così di fretta.
Mi sporsi per vedere dentro l'aula e rimasi spiazzata.
C'era Chloè, che si baciava con Kim.
Mi sentii pervadere da una tristezza infinita e da una rabbia terribile.
Cominciai a piangere e corsi. Volevo solo allontanarmi da loro. Uscii da scuola, andai a casa.  Stavo troppo male.
Sperai che Marinette o Alya avessero detto ai prof che non stavo bene,  dopo che mi avevano visto andare via.
Avevo il cuore infranto.
Mi chiusi in camera e piansi ancora di più.
Mi rifugiai sotto le coperte, con la mia musica nelle orecchie, dove nessun' altro avrebbe potuto farmi del male...

ANGOLO PAZZA.
Macciao personcine!!!
Come va?
Ebbene, dopo tante incitazioni, ho aggiornato.
Volevo ringraziare tutti quelli che hanno commentato e votato.
Grazie grazie grazie grazie grazie grazie 😘😘😘💙😘💕💎
Siete fantastici!!!!
Spero che voi, a differenza di me, stiate passando una bella domenica.
Elizabeth😊👑😘

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