La fanciulla e lo spaventapasseri di Halloween
C' era una volta, in Transilvania, un ragazzo bellissimo di origini mezze rumene e mezze italiane. Il suo nome era Alecu. Suo padre si occupava del turismo in Romania e, specialmente, di quello presente nella notte di Halloween.
Per questo motivo e, per mantenere fede al suo cognome, il giovane viveva il 31 ottobre in pieno sfarzo; fra balli grotteschi, maschere costosissime e ragazze bellissime. Tuttavia Alecu era viziato, ricco, arrogante; e, soprattutto, non aveva mai avuto una ragazza. Le invitava alla sua festa, della quale entravano a far parte anche numerose vip; ma non concedeva le sue grazie a nessuna.
Tutte le volte che i genitori o dei giornalisti gli chiedevano perché lui non riusciva a trovare una fidanzata, egli rispondeva sempre "Perché io sono un giglio di bosco e voglio una ragazza che sia un giglio di bosco come me".
Una sera, però, durante uno dei suoi sfarzosi balli di Halloween, comparve dal nulla una ragazza vestita da strega. Chiese di entrare alla festa, in cambio di una zucca di Halloween. Il ragazzo la guardò e notò che tutto poteva essere tranne che una stella di Hollywood o una giovane bellissima, e così le disse "Madame, non so proprio da dove proviene; ma alla sua età dovrebbe far parte di un club per le vecchie donne e non di certo partecipare a una festa di Halloween, specialmente in casa mia. La sua presenza infastidirebbe sia la mia natura italiana che quella rumena e voi sapete che io non posso inclinare minimamente il cognome di mio padre; specialmente in questo periodo, che gestisce tutto il turismo qui in Transilvania", successivamente, ripreso fiato, aggiunse "Quindi, mia cara signora, si prenda un po dei miei soldi e sparisca da qui immediatamente, con la sua vecchia e rovinata zucca". E chiamò il suo manager per farsi portare dei soldi in cambio della sua richiesta.
Ma la donna rifiutò "Ho semplicemente chiesto di partecipare a una festa di Halloween" ripeté "sono anche vestita da strega. Non disturberò nessuno, mi metterò in un angolo e mi godrò la festa. Ti prego, fammi partecipare; anche solo per un quarto d' ora, poi me ne andrò. Io... Perché ho un negozio di zucche e quella che ti ho portato è la più bella di tutte" supplicò "Te la consegno gratis in cambio di poter partecipare alla tua festa"
"Se quello che indossa è un vestito da strega" ribatté "invece che da povera contadina; io, messo a confronto con lei, potrei fare uno spaventapasseri vero con in mano una zucca! Le streghe, intanto, hanno il cappello a punta e non uno squallido mantello in testa; e poi sono truccate da bellissime donne, secondo gli standard che ci sono oggi nella moda! Non mi faccia ridere, altrimenti divento veramente uno spaventapasseri come il mio costume e dovrò cacciarla via come un vero spaventapasseri scaccia i piccioni che vogliono avvicinarsi al suo campo!".
Alecu, infatti, aveva addosso uno dei costumi di Halloween più costosi che esistevano, così tanto che i suoi amici dicevano che avrebbe fatto invidia a uno dei protagonisti del 'Mago di Oz'. La donna, invece, effettivamente aveva un costume vecchio e poco raffinato. Guardò il giovane una seconda volta e ne vide l' anima sotto i suoi occhi azzurri con sfumature verde chiaro "Non hai mai avuto una ragazza vera e vuoi cacciare via me da questa festa? Devi stare attento, giovane Alecu, o ti ritroverai veramente ad essere solo un sinistro spaventapasseri con in mano una zucca! Poi nessuno si fermerà più da te, neanche per assaggiare i tuoi biscotti a tema!" Piegò la testa di lato e alzò le spalle "D' altro canto, lo spaventapasseri è il re delle zucche e, dunque, anche di Halloween. Ottima scelta, non c'è che dire... Ma in questa stanza vedo che manca proprio una zucca vera! Dunque, ti ripeto la richiesta".
Il ragazzo si mise a ridere "Non mi serve la sua zucca, ne ho una dieci volte più grossa e più luminosa in cucina! E' anche circondata dai dolci più buoni mai assaggiati. Non la teniamo in sala perché dobbiamo accenderla a mezzanotte, né prima né dopo". Detto ciò, le chiuse il portone in faccia.
Tuttavia, quello che Alecu non sapeva era che quella donna era davvero una strega e che la notte di Halloween, per mezzo della sua zucca, poteva davvero fare sortilegi a chi aveva un cuore freddo o era troppo viziato per accorgersi dell' importanza di una festa come quella del 31 ottobre. E così, finito il party, Alecu si fece accompagnare alla sua seconda casa, una villa situata a poca distanza della Transilvania e si addormentò con addosso ancora il vestito da spaventapasseri.
Così, all' alba del giorno dopo, si ritrovò trasformato nel suo stesso costume; con solo gli occhi rimasti umani. Preso, veramente, per uno dei tanti scherzi che faceva sempre ai suoi manager o ai suoi genitori, venne gettato fuori dalla villa; dove fu raccolto dalla strega del giorno prima.
Solo allora si accorse di essere stato punito da lei per non averla fatta passare alla festa popolare di Halloween che aveva fatto a distanza di poche ore.
Ella aveva visto che nel suo cuore c' era troppa freddezza e lo aveva reso proprio una maschera da mostro. Alecu non poteva parlare, non poteva muoversi; e solo le sue palpebre potevano chiudersi, aprirsi e piangere.
Venne portato a Bucarest, al negozio di zucche che lei possedeva; e gli fu affidata una zucca, non magica ma in vendita.
Intanto che la strega lo posizionava dove voleva e lo conficcava nel terreno come un vero spaventapasseri, gli parlava "Oh! Non guardarmi così, giovanotto! Sì, lo so che non ti piace essere conficcato nel terreno e che senti molto dolore; ma purtroppo ho bisogno di un bamboccio che faccia da guardia alle mie zucche; altrimenti, se me le rovinano o me le mangiano gli animali, come faccio a metterle in vendita? Chi le comprerebbe? Mi dispiace vedere i tuoi occhi lucidi di pianto, ma ti conviene abituarti a questa condizione; visto che rimarrai così finché una ragazza pura e innocente, come tu la sogni, non comprerà la zucca che ti ho dato in affidamento". Poi aggiunse, ridendo "Se entro il 31 ottobre dell anno prossimo quella zucca che ti ho affidato non sarà ancora stata venduta, rimarrai uno spaventapasseri per sempre e, dal quel momento, mi apparterrai. Se invece, i tuoi occhioni chiarissimi e rigati dal pianto avranno fatto breccia nel cuore di suddetta fanciulla entro il termine prestabilito, tornerai ad essere umano".
Passarono i mesi e il nuovo Halloween si avvicinava; dunque le persone cominciarono nuovamente a ricomprare arredi dolcetti e zucche per la festa imminente. Molte giovani passarono al negozio della strega e molte giovani videro Alecu trasformato in spaventapasseri. Ma quegli occhi umani, che guardavano e osservavano, incastonati in quel corpo di legno con degli stracci sopra, mettevano più soggezione che voglia di comprare la zucca che custodiva. E così arrivò il 30 ottobre e ancora nessuno aveva comprato l' ortaggio.
Eppure esso si mostrava bene, non era costoso ed emanava un buon profumo; ma le persone avevano paura di avvicinarsi. Solo alle 23 di notte, mentre la maga era impegnata ad inghiottire biscotti, un ultima giovane passò di lì. Era Veronica, una ragazza venuta dall' Italia che, dopo un anno di servizio civile, aveva deciso di passare un Halloween diverso in Romania.
Tuttavia, durante la giornata, aveva avuto così tante cose da fare che si era dimenticata proprio di comprare la zucca per la festa. Le era stato detto in inglese che c' era un solo negozio, a Bucarest, aperto fino alle 24; ed era quello che teneva prigioniero Alecu.
Non appena si avvicinò a lui, i suoi occhi si chiusero e si aprirono, come al solito; ma la sua vista, ormai, si stava offuscando; e le sue pupille, un anno prima accese, giovani e bellissime, stavano cominciando a chiudersi per sempre. Vide appena il volto di lei e gli cadde una lacrima calda dall' occhio destro; perché si stava quasi arrendendo all' evidenza di non vedere mai più un volto così puro e innocente come il suo; visto che, se fosse passata un altra ora senza che lei avesse comprato la zucca, i suoi occhi si sarebbero chiusi per sempre e sarebbe diventato uno spaventapasseri senza anima, come tutti gli altri.
Veronica però, appena vide quella lacrima scendere e cadere sulla zucca, capì che c' era qualcosa che non andava in quella losca e immobile figura innanzi a lei. Guardò i suoi occhi di nuovo, che si facevano sempre più sottili e più piccoli, e capì tutto.
Comprò subito l' ortaggio, in modo tale da liberare Alecu dall incantesimo.
La strega la guardò e vide che Veronica era pura, innocente e non aveva mai avuto un vero rapporto fisico con un altro uomo. Appena in tempo le consegnò la zucca e il giovane tornò umano; vestito ancora con il costume dell' anno prima, ma umano.
Prese il mantello della strega e si tolse il suo costume da spaventapasseri. Quindi, lo lasciò a lei e, coperto dal mantello e dal vestito da stregone che l' anno prima aveva disdegnato, invitò Veronica alla sua villa, dove suo padre li accolse; sebbene castigò fisicamente il figlio per la sua assenza di un anno.
Poco dopo, quella notte, il manager disse "E questa volta? Nessuna festa di Halloween?". Il giovane guardò la sua fidanzata e rispose "Certo che sì! Ma lasciamo anche un piccolo spazio al romanticismo e alla gentilezza. Ho trovato la mia sposa e vorrei che i cuochi preparassero tanti biscotti a forma di zucca, da dare ai bambini che non possono permetterseli. Io e lei li aiuteremo a distribuirli".
"Quindi hai trovato un giglio di bosco come te?"
"Non solo" rispose lui "È come me anche nel cuore".
E questa è la storia di Alecu e Veronica; diversissimi fra di loro, ma con un unico valore, il più importante di tutti, in comune.
Alecu era viziato, ricco, forse troppo presuntuoso per accettare una donna vestita da strega che gli offriva in dono una zucca; ma nel suo cuore c' era un sogno comunque: una ragazza pura che lo avrebbe salvato da sé stesso. E Veronica, la sola giovane venuta dall' Italia, aveva riconosciuto, nel corpo di uno spaventapasseri, gli occhi bellissimi di un uomo. Le cose non sempre sono quello che sembrano, a volte sono più complicate e altre lo sono di meno. Quello che conta è unirsi con qualcuno che ci somiglia più di quanto pensiamo; anche se, magari, può sembrare difficile incontrare una persona che sogna il nostro volto più di quello di tutti gli altri...
Con questa favola ho intenzione di partecipare al contest di Halloween citato nel mio commento.
Grazie per avermi dato ispirazione con la vostra immagine ☺️
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