19.


Fabio è fuori che urla il mio nome ed io comincio a tremare.
Ho paura di ritrovarmi faccia a faccia con lui,ma devo farlo,lo devo ai miei genitori,a mio fratello e soprattutto al mio bambino.

<Non sei costretta a fare nulla.
Puoi benissimo rimanere nascosta,troveremo il modo di proteggerti.>

<Lo so Rosa,ma devo farlo.
Ho bisogno di guardarlo in faccia e dirgli quello che penso.>

Fuori continua ad esserci il finimondo e senza perdere altro tempo mi avvio verso la porta, ma Puglisi mi blocca.

<Aspetta,lo facciamo portare in una stanza,andrai da lui.
Se vuoi,possiamo anche mandare la registrazione.>

<Dovete mandarla,lui deve sapere che so tutto.>

<Ok,aspetta un attimo qui.
Ti vengo a chiamare io.>

Vado a sedermi sulla sedia,portando le mani in faccia,mentre fuori continua il putiferio.
Non riesco ad aspettare qui,quindi mi alzo e apro quella dannata porta.
Non faccio nemmeno fatica a trovarlo e nemmeno lui,visto che smette di urlare.

<Piccola ti giuro, non ho fatto niente, credimi!>

<Portatelo nella stanza!>

<No,no! Federica ascoltami ti prego.
Lasciatemi devo parlare con lei.>

<Fabio,ascoltami vai con loro io arrivo subito.>

<No,devi ascoltarmi. Tu...>

<Basta.> urlo facendo zittire tutti.
< Ti ho detto che arrivo,ma se continui così me ne vado.>

Abbassa la testa,ha capito che sono venuta a conoscenza di tutto,ma senza fiatare e senza più fare resistenza,si lascia portare via.
Lo seguo trattenendo il respiro e fatico a credere che ci sia lui dietro a tutto questo.

Lui entra ma io rimango ancora fuori,cercando di raccogliere quanta più forza per riuscire ad affrontarlo e, prendendo un grande respiro entro e mi siedo davanti a lui, che continua a rimanere a testa bassa.
Aspetto che escono tutti fuori

< Perché?> solo questo riesco a dire per il momento e la voce mi esce pure strozzata.

Finalmente alza lo sguardo puntandolo sul mio.

< Non ho fatto niente Federica,almeno tu credimi!>

<Crederti? E come?
In una settimana è stata stravolta la mia vita,cominciando da quel giorno a casa tua.
Mi hai nascosto che sei il figlio di Russo e dovrei crederti.>

<Non ho nascosto di essere il figlio di Russo,l'ho soltanto omesso.
Se mi avessi fatto domande sulla mia vita, ti avrei risposto.
Non ho un buon rapporto con lui, anzi dopo la morte di mia madre, non abbiamo piu avuto nessun tipo di rapporto e da lì la decisione di cambiare il mio cognome, ma non era un segreto, non lo è mai stato.>

Si ferma passandosi le mani sui capelli e continua.

<So che ci stanno ascoltando ma non ha importanza, non ho nulla da nascondere.
Mio padre mi ha fatto ritornare in Sicilia perché vuole la tua azienda, ed era convinto che sarei riuscito a fartela cedere.
Ma non ho mai fatto nulla di quello che lui voleva, ti ho conosciuta e mi sono davvero innamorato di te, non ti avrei mai fatto del male.>

<Me ne stai facendo adesso Fabio.>

<Cazzo Federica non ho fatto nulla.
Mi stanno accusando della morte dei tuoi genitori, ma io ero in America.>

Si ferma un attimo e poi sbatte i pugni sul tavolo facendomi saltare sulla sedia.
Le manette che porta ai polsi, si sono conficcate nella carne, che comincia a sanguinare.

< Mi hanno fottuto> urla
<Federica mi vogliono fregare.
Nel periodo dell'incidente io sono venuto in Sicilia, ma giuro che non ho fatto nulla.>

Comincia a piangere e sembra davvero sincero,ma non posso più permettergli di prendermi per il culo.

<Quindi eri in Italia in quel periodo.>

<Si>

<Io non so più cosa pensare Fabio.
In casa ci sta una stanza segreta,
io l'ho vista.
Io ho visto cosa ci sta la dentro,perché continui a mentirmi?
Ci sono un casino di fascicoli col mio nome sopra,che vuol dire?>

<Quale stanza Federica?>

<Si va bene,continua così Fabio.>

<Non so di quale cazzo di stanza stai parlando.
Ci sta solo una specie di sottotetto, ma non c'è niente li.
Nemmeno ci vado.>

<Vuoi dire che mi sto immaginando tutto?
Che tra le tante disgrazie, sto diventando pure pazza?
Fabio hai messo quell'enorme vaso davanti la porta,riempito le stanze di cimici o come cazzo si chiamano,per quale motivo?
Se non hai nulla da nascondere,per quale assurdo motivo fare tutto questo?>

Mi guarda come se mi fossero spuntate due teste,come se quello che sto dicendo per lui è una novità.

<Ma che stai dicendo?
Io non ho piazzato proprio una emerita minchia Federica.>

<Davvero?>
Appena finisco di dire questa parola parte la registrazione.
Sentirla fa un male assurdo.

In cuor mio avevo sperato che si fossero sbagliati,ma non è così.
È proprio lui che parla.

In modo confusionario, dice di aver ucciso i miei genitori, come se fosse stato un gioco da ragazzi, per lui.
Mi guarda spalancando gli occhi e facendo di no con la testa,ma ormai è palese la cosa.

È stato lui!

Mi alzo dalla sedia avviandomi verso la porta, non ha più senso rimanere qui, ma lui si alza venendomi a bloccare.

<Non sono stato io,non ho mai fatto quella telefonata o quel discorso.>

<Allontanati da me.> lo spingo con tutta la forza che ho
< Come fai a negare pure l' evidenza?
Come cazzo fai?
È finita Fabio, non hai più nessuna scusa.
Per me sei morto, anzi non sei mai esistito.
Mi fai schifo!>

Esco da quella stanza chiudendomi la porta alle spalle.
Una volta fuori mi lascio scivolare lungo la parete,dando sfogo al mio dolore,mentre lo sento urlare il mio nome e la sua innocenza.






Buongiorno ❤❤❤❤
Tra una scatola ed un altra sono riuscita a scrivere.
Grazie per essere sempre presenti❤
Bacioni Chiara😘

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