12.
Non è possibile, non posso credere che anche il signor Lucio mi abbia nascosto le cose.
Ma ora basta.
Più nessuno deve permettersi di manovrare la mia vita, nessuno.
Mi alzo,facendo strisciare la sedia, e mi avvicino a lui.
<Ora sono due le cose,o mi dici tutto quello che sai, oppure me ne frego se sei stato un valido alleato per mio padre, ti posso sbattere fuori da qui in meno di un secondo e non sto scherzando.
Vi siete presi gioco di me, e continuate a farlo.
Forse vi sono sembrata troppo stupida e capricciosa, ma ora basta.>
Mi guarda, facendomi segnale con la mano di aspettare,e poi mi fa segno di stare zitta.
Ma che cavolo gli prende, forse è convinto che stia scherzando.
<Lucio...>
<Ascolta Federica, io non so di cosa stai parlando> mi dice cominciando a scrivere un bigliettino che poi mi passa.
< Non so chi sia Russo e non mi importa.
Sto cercando soltanto di portare avanti il lavoro di tuo padre.>
Mentre lui continua a parlare leggo il biglietto, che subito dopo mi toglie dalle mani e getta nel tritacarta e continua
< ma mentre sei qui, dovresti firmare questi >
Lo guardo, continuando a non capire,cerco di stare al suo gioco,ma non mi farò più fregare,da nessuno.
< Cosa sono?>
<È il materiale per il palazzetto, se il signor Ignazio Campo riesce ad avere il progetto, che avrà sicuramente.>
<Oh ok, comunque ero venuta per sapere altro...>
<E ti ripeto che non so nulla.
Ora Fede devo andare, ho una riunione, ma mi faccio sentire io.>
Un attimo di finto silenzio, perché mi sta parlando senza emettere alcun suono e fortuna che capisco il labiale.
"Fidati di me"
Si come no!
Saluto e vado via.
Il biglietto diceva che tra un'ora ci incontreremo al bar della superstrada per Catania,e sarò lì.
Mentre esco fuori, chiudo per un attimo gli occhi,sempre più confusa e soprattutto sempre più sola.
Non ho nessuno con cui confidarmi, nessuno di cui possa realmente fidarmi, solo qualche conoscenza.
Avevo Rosa,ma adesso non conosco nemmeno lei, vorrei poter parlare con Fabio, ma visto quello che sta succedendo, non mi fido più nemmeno di lui.
Bella merda.
Non mi accorgo che, persa tra i miei pensieri, sto attraversando una strada senza guardare.
< Federica> sento urlare il mio nome.
Ho il tempo di accorgermi che un'auto sta venendo dritta verso di me,senza nemmeno provare a franare,anzi sembra il contrario,quando un carrarmato si getta su di me,evitandomi l'impatto con la macchina.
Non sento nessun rumore di frenata,nessun dolore sul mio corpo,ma per la troppa paura rimango immobile e con gli occhi chiusi.
Sono pietrificata.
<Fede,stai bene? Rispondi cazzo!>
Apro prima un occhio,e quando mi accorgo che sono praticamente viva e su Toni,non ci penso due volte gettargli le braccia al collo e piangere.
Ed è strano,mi sarei aspettata un insulto da parte sua,invece si alza da terra con me ancorata su di lui, senza smettere di accarezzarmi la testa.
<Stai bene?> mi chiede,ma scoppio in un pianto disperato.
Non riesco più a gestire questo tornado di emozioni, tante forse troppe per una ragazza di diciotto anni.
Sono stata,nel giro di ventiquattro ore,catapultata in un mondo di cui non conosco nulla,in un mondo, che se vuole, ti uccide senza pensare.
Ed è proprio quello che stavano per fare.
Alzo il viso verso Toni e in un moto di rabbia, lo aggredisco senza pensare.
<Che cazzo vuoi da me? Cosa ti frega di come sto?
Che cazzo ti frega?
Sei stato abbastanza chiaro ieri sera.
Forza cos'altro vuoi dirmi adesso?
Che sono patetica? Che sono una bambina viziata?
Bene si sono patetica e viziata,mi stavano per investire,ho assistito ad una sparatoria dove ci stava un morto,ho scoperto che mi zia,il mio sangue,mi ha venduta e sono stanca,stanca di non avere nessuno con cui parlare, e sono stanca dei tuoi giudizi.>
E dicendogli queste ultime cose,mi tira tra le sue braccia, abbracciandomi come a volermi difendere.
< Puoi fidarti di me, e non ti odio Fede.
Odio il tuo modo di guardare il mondo, per te tutto rose e fiori, ma stai capendo che non è così.
Fuori devi stare con gli occhi ben aperti e mi dispiace che te ne sia accorta in modo così brusco e crudele.
Non ti mentirò Federica,quella macchina voleva farti fuori,ma scopriremo chi era alla guida.>
< No no no ti prego, non dire nulla a Fabio.>
Mi guarda ma non riesce a capire,o forse ho parlato troppo
< Non voglio che si preoccupi per me.
Ha già abbastanza casini in questo momento, non ha bisogno pure dei miei.>
<Ehi ehi, guardami. Non avevo intenzione di dire nulla a Fabio.
Lo farò per i fatti miei, ma devi fidarti di me>
<Fidarmi? E come, se non mi fido nemmeno della mia ombra?
Scusami se ti ho fatto perdere tempo,ma adesso devo andare.>
<Fabio sa che sei in giro?>
< No non ci siamo ancora sentiti e, se devo essere sincera, l'ho scordato.
Cazziata in arrivo.>
<Aspetta, ci penso io.>
Tira fuori il suo telefonino e chiama.
<Fratè, che fai?
No io sono in giro, ma senti un po una cosa con Federica che devo fare?
Ok dai ora vedo se la trovo e sto io con lei, però sono stanco di farle da babysitter.>
Babysitter a me? Lui?
È un grandissimo coglione.
Mi allontano da lui abbastanza offesa.
Ma riesco solo a fare pochi metri.
< Che cazzo fai? >
<Mi allontano da te idiota.
Non ho bisogno di un babysitter.>
<Cazzo Fede...>
<Federica per te>
<Senti ti ho salvato il culo prima, e te lo sto salvando anche ora.
Ascolta Federica capirai il perché del mio comportamento, ma non è ancora il momento.>
<Che bello,altri segreti del cazzo.
Senti grazie, ma me la sbrigo da sola. Non voglio avere accanto persone che mi nascondono le cose.>
Vado per allontanarmi da lui, e stavolta sto attenta ad attraversare.
Sembra tutto ok, ma una figura da lontano si avvicina a me quasi correndo.
Un movimento delle sue mani attira la mia attenzione e quello che tira fuori dopo mi fa urlare
<Toniii...>
Buonasera.
Chiedo scusa se ci sono errori
e soprattutto chiedo scusa se non ho letto i vostri aggiornamenti, ma mi trovo con 39.5 di febbre e gli occhi che fanno piciu piciu.
Federica può davvero fidarsi di Toni? E poi chi è davvero?
Buona serata e buona domenica,io spero di riprendermi.
Baci Chiara ( ˘ ³˘)❤
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